L’Italia nel Piatto, 2 Maggio: Tratto da un libro. Una ricetta presa da un libro di cucina regionale. Per l’appuntamento di questo mese vi presento un piatti tipico della cucina contadina calabrese, che si è soliti preparare a Catanzaro il giorno della Santa Pasqua. La ricetta che di solito seguo, seppure con delle varianti, si Continua a leggere..
FOOD BLOGGER: barbara froio
Vivo in una meravigliosa cittadina sul mar Ionio dove l' inverno è sempre primavera. Ho un marito molto sportivo e quattro bei ragazzi. Non sapevo nemmeno cuocere un uovo al tegamino, adesso la cucina è la mia grande passione.
Gli ultimi post di barbara froio
Tiana catanzarese, ricetta tratta dal libro "La cucina calabrese"
Liquore alle carrube

Per chi non le conoscesse le carrube sono il frutto di una pianta sempreverde imponente e molto longeva che riesce a vivere fino a 500 anni. I frutti sono a tutti gli effetti dei legumi, infatti sono dei baccelli che contengono dei semi durissimi, rotondi e appiattiti. Le carrube possono essere macinate ed essiccate Continua a leggere..
Sauza di fave calabrese

La sauza è il piatto più rappresentativo della cucina tradizionale calabrese, quella cucina definita a torto “povera” e i cui profumi si perdono nella notte dei tempi. E’ questa una ricetta che si prepara in primavera, quando si trovano le fave fresche. Però si utilizzano le bucce, secondo l’antico credo dei nostri nonni di Continua a leggere..
Pittattassima

A Luzzi, in provincia di Cosenza, in occasione della festa di sant’Aurelia Marcia la prima domenica di Settembre, si prepara la Pittattassima, un pane aromatico impastato con l’acqua di bollitura dei ceci, l’anice e la cannella. Questo pane, ormai in via di estinzione, è legato alla Santa di origine romana in quanto il pane Continua a leggere..
‘U sacchiettu di Longobucco

A Longobucco, un borgo medievale di origine normanna ubicato nella Sila Greca, si prepara ‘U sacchiettu, un prodotto tipico la cui tradizione rischia di perdersi. Per preparare ‘u sacchiettu, si prende la zampa anteriore del maiale, fra il piede e la coscia e si estrae tutto il muscolo lasciando intatta la cotenna; si taglia a Continua a leggere..
Mucceddatu calabrese, il pane della Caena Domini

‘U mucceddatu è un pane rituale dalla forma intrecciata che ricorda la corona di spine che cinge il capo di Cristo, tipico della Pasqua calabrese. A Stilo, dove prende il nome di gucciadatu, i fedeli lo portano in processione il sabato santo appeso a una croce di legno. Nel crotonese, dove prende il nome di Continua a leggere..
Sazizzu ‘ntra pitta

L’Italia nel Piatto, 2 Aprile: Gita fuori porta? Perche non organizzare una grigliata! La salsiccia è di maiale ed è condita con pepe nero, peperoncino possibilmente piccante e finocchietto. La pitta è un pane senza mollica che diventa un contenitore di sapori sapientamente miscelati fra loro. La tradizione non si cambia e così non c’è Continua a leggere..
Kulich Cruffin

Il Kulich Cruffin è il simbolo più goloso della pasqua ortodossa. Questo pane dolce preparato in occasione della Santa Pasqua per essere mangiato deve essere benedetto. In Russia di solito viene decorato con una glassa di zucchero e fiori colorati. Ma è così bello al naturale che basta una spolverata di zucchero a velo. L’aspetto Continua a leggere..
Treccia al siero di ricotta

Il siero è un concentrato di salute: contiene infatti aminoacidi, minerali, vitamine e proteine. Un integratore alimentare del tutto naturale, una delle bevande più antiche, conosciuta e utilizzata dai greci e romani come mezzo terapeutico e come prodotto di bellezza. Ippocrate lo consigliava per avere un’alimentazione sana e completa. E allora perchè non utilizzare Continua a leggere..
I viscottini cu lavatu di Guardavalle

Non sono le classiche cuzzupe che di solito prepariamo in Calabria per Pasqua anche se l’aspetto è simile. I viscottini cu lavatu in origine si preparavano tutto l’anno aggiungendo all’impasto del pane olio e zucchero e lasciandoli lievitare tutta la notte per poi infornarli nella mattinata. Non avendo uova nell’impasto le massaie guardavallesi li realizzavano Continua a leggere..
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