FOOD BLOGGER: sabrinafattorini

Gli ultimi post di sabrinafattorini

Petit beurre fatti in casa e sentirsi come Proust

I petit beurre, li ho sempre mangiati, in particolare da bambina, ovviamente quelli industriali, ma adesso, non sono una grande consumatrice di biscotti, i figli sono cresciuti, quindi in casa mia non ci sono mai.Recentemente però, durante un viaggio a Parigi, li ho visti in una boulangerie, erano stati appena sfornati ed ho deciso di Continua a leggere..

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Crostata cheese cake ai lamponi ispirata al maestro Stefano Laghi

Stare sempre in casa per l’emergenza corona virus, mi fa passare tantissime ore in cucina. Adesso anche insieme a mia figlia che è tornata a casa, perché anche la sua, come tutte le scuole, è chiusa. Però insieme facciamo davvero un sacco di cose buone da mangiare: come questa torta del maestro Stefano Laghi. In Continua a leggere..

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Torta con gli scarti dell’estrattore, perché il cibo non si butta

Chi ama i succhi di frutta freschi fatti con l’estrattore, prima o poi si pone la domanda di come usare gli scarti, in particolare quelli senza “difetti”. Ad esempio, se faccio un succo di mirtilli, gli scarti li passo più volte finché non restano solo i semini, che sono fastidiosissimi e ovviamente lo scarto lo Continua a leggere..

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Le pappardelle al ragù di nana, un piatto toscano da non perdere

Intanto, per favore non chiamatela “anatra” che qui in Toscana non si può sentire! Chiamare questo piatto “pappardelle al ragù di anatra”, fa venire in mente un piatto da gastrofighetti che tolgono il grasso al prosciutto di Cinta. Invece queste pappardelle, sono un piatto robusto e conviviale, per i giorni di festa, in particolare per Continua a leggere..

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Trippa alla fiorentina,

Talvolta piccoli eventi ti fanno amare o odiare un piatto e tra me e la trippa, c’è stato proprio questo. Da bambina, a casa mia la cucinavano davvero spesso, ma non mi faceva impazzire. La mangiavo un po’ controvoglia, ma non so neanche perché. Poi ho fatto l’Università a Firenze e naturalmente tra studenti, la Continua a leggere..

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Il fegato alla veneziana, diventa un finger food

Quando si affrontano i piatti della tradizione, ognuno ha la propria ricetta e spesso la convinzione che sia quella “giusta”. Ma poi cosa vuol dire “giusta”? In questa caso penso che sia sinonimo di “identitaria”, ma l’identità è in continua evoluzione e nella cucina questo si percepisce con facilità. Basti pensare che un piatto identitario Continua a leggere..

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Praline di cioccolato fondente e crema al Dulcey, piccoli momenti di estasi

Oggi leggendo questo titolo, starete pensando che esagero, ma questo è davvero uno dei cioccolatini più buoni che abbia mai mangiato e se parliamo di “piccoli momenti di estasi” ecco, assaporando una di queste praline, si comprende il senso della celeberrima scena di “Lezioni di cioccolato” dove Neri Marcorè, nel ruolo di un docente di Continua a leggere..

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La ribollita, uno dei piatti più amati della cucina toscana

La ribollita, altro non è che una zuppa di cavolo nero e fagioli con l’aggiunta di pane toscano raffermo, che il giorno successivo viene riscaldata con l’aggiunta di olio extra vergine di oliva. Infatti nella civiltà contadina era uso preparare piatti in quantità per risparmiare l’uso del fuoco e del tempo, quindi riscaldarli e mangiarli Continua a leggere..

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Pomodorino con buccia di pomodori secchi, polpa di pappa di pomodoro e cuore di acciuga e nocciole

Vi ricordate, qualche mese fa è stato presentato il libro “Io essicco – manuale paratico per l’essiccazione”, al quale ho contribuito con 3 ricette. Il manuale, sarà dato in dotazione con l’acquisto del nuovo essiccatore Atacama, ma le mie ricette potrete trovarle anche sul blog.Una ricetta, Maki di lamponi, fragole e pistacchi di Bronte, è già Continua a leggere..

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Cenci di Carnevale, ricetta toscana

I cenci di Carnevale, sono una variante toscana di dolci fritti che tradizionalmente invadono la nostra penisola in questo periodo, magari però li sentirete chiamare “chiacchere”, “lattughe”, “crostoli”, “frappe”, “sfrappole”, “cioffe”, “gale”, oppure “maraviglie” in Sardegna. Le differenze sono soprattutto negli aromi o nei liquori usati nella ricetta, oppure nella forma, ma la sostanza resta Continua a leggere..

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