FOOD BLOGGER: Gemma archeologa tra i fornelli.

Premesso che non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale, mi intrufolo sul blog per qualche minuto di pausa. Ottomila cose arretrate da fare, imprevisti imprevedibili, tipo l’iPhone che decide di ammutolirsi improvvisamente per poi scoprire che è tutta colpa dell’aggiornamento ad iOS 10.2 che lo ha mandato temporaneamente in confusione. Continua a leggere..

La vita è troppo breve per dire NO ai carboidrati! Verissimo, perché dopo un fine settimana al freddo, in cui ti sei sparata 10 ore di lavoro a 3 gradi con un’umidità pari al 2000%, dopo una terza giornata al freddo tra viaggi in treno e riscaldamenti che non funzionano, la sera torni a casa Continua a leggere..

Lo sapevo, era prevedibile: il mio articolo al vetriolo (nemmeno poi così tanto) sul Natale mi è costato un pugno di lettori. Beh, detto onestamente, detto proprio in confidenza tra di noi, non mi importa proprio nulla. Io sono così: sono schietta, chiara, diretta e parlo senza troppi peli sulla lingua. Detto proprio tra noi: Continua a leggere..

Tralasciando il fatto che, pur avendo infarinato bene i canditi, questi sono comunque precipitati sul fondo, sono soddisfatta del mio super plumcake natalizio. A proposito, Natale a casa mia? Mamma affetta il panettone, mio fratello se ne prende una fetta, scarta i canditi, mangia la pasta e l’uvetta. Io mi prendo una fetta, scarto la Continua a leggere..

Cosa ho combinato in questi ultimi due giorni? Beh, a parte lavorare come un mulo e correre dall’altra parte della città per andare in palestra a massacrarmi le ciàpet (chiappe), ho raccolto tutto ma proprio tutto il mio coraggio, tutto quel coraggio che un paio di volte l’anno una donna può sfoderare se ha voglia Continua a leggere..

Non so voi, ma a me, questo Natale, ha già stufato ancora prima di cominciare; sono già qui che ripeto per la centesima volta quanto vorrei che fossimo già al 7 gennaio. No, non sono un Grinch. No, non sono una persona priva di sentimenti. No, non ho un cuore di ghiaccio. Sono solo una Continua a leggere..

Oggi ho deciso di volare metaforicamente in Grecia; si, proprio in Grecia. Perché, una donna che scrivacchia di cucina toscana sul Magazine di un quotidiano nazionale non può prendersi una sbandata?! Certo che si, soprattutto se in Grecia c’è il richiamo di un nome e di un cognome, ma questa è tuuuuutta un’altra storia.

L’unico fatto incontrovertibile, indiscutibile, assodato, accertato [bla, bla, bla] è che io non sopporto la gente monotematica. Mi tengo eh, ma mi ci vedrei bene a sbottare con un: cioè proprio nun te reggo, mi hai veramente triturata! Che poi, non so nemmeno da dove esca questa vena romanista/romanaccia che si palesa sovente, ma ne prendo Continua a leggere..

Mi passo una seconda mano di smalto e torno a picchiettare sulla tastiera del pc. Penso tra me e me che l’artefice del mio destino debba aver puntato tutto sul finale, altrimenti non si spiega. No, non si spiega proprio. Come direbbe Montalbano, mi faccio persuaso del fatto che mi sto guadagnando il paradiso, oltre Continua a leggere..

Ad esempio, l’altro giorno ero a Firenze. Al bar. Alle 9 di mattina, provata psicologicamente da un’ora di viaggio in treno da pendolare sfigata quale sono, con i postumi di intere settimane (o meglio, mesi) di lavoro sulle spalle. Ecco, dicevo, stavo al bar, alle 9 di mattina. Volevo prendermi un caffè in santa pace Continua a leggere..