PORCA TROIA: un’offesa nata da una ricetta

Non sono solito dire “parolacce” e se a volte mi scappa è sempre quando mi trovo da solo davanti al volante….credimi…qui a Napoli sanno davvero farti imbestialire per strada.

Come potrai notare all’interno dell’articolo troverai più volte l’offesa oggetto di studio ed approfondimento. Ovviamente nel post ho cercato di ripetere il meno possibile la parola….”tu sai quale

Capita molte volte di usare delle offese ma di non conoscerne l’origine: è il caso dell’offesa TROIA o nella versione completa PORCA TROIA.
E’ una grande offesa, una vera e propria sentenza morale volgarissima che si rivolge in modo specifico ad una donna che molti credono semplice sinonimo di “donna di facili costumi” ……ma non è proprio così.

Ma perchè un blog che parla di enogastronomia dovrebbe pubblicare un aricolo simile?
TIENITI FORTE
(rullo di tamburi)

L’offesa “Pxrxa TxOxA” possiamo certamente affermare ha origine “gastronomica“.

Fino a qualche secolo fa la sola parola “Trxix” indicava la femmina del maiale ovvero la scrofa (in certe parti d’Italia è ancora d’uso così).
Approfondendone l’origine quello che leggerai tra poco sarà sorprendente.

LA RICETTA ROMANA
Gli antichi romani, gran mangiatori di carne, erano soliti consumare animali interi arrostendoli su braci ardenti (qualcuno oggi li chiamerebbe pit-masters).
Tra i tantissimi animali che cacciavano il cinghiale (in latino porcus) era tra i preferiti, preparato specialmente per sontuosi banchetti.

E tra le tante ricette che adottavano ce n’era una molto particolare ispirata alla grandiosa genialata del re di Itaca.
Dopo aver pulito il cinghiale, si incideva lungo la pancia prestando molta attenzione a non intaccare le interiora (altrimenti le carni si potevano rovinare contaminandosi con il contenuto delle interiora). Delicatamente si estraevano gli organi e poi, dopo aver fatto scolare bene tutto il sangue si procedeva ad imbottire l’animale con altri piccoli animali (cacciagione come lepri oppure volatili come anatre).

Fu così che a questo cinghiale imbottito e poi arrostito fu accostato troianus perchè ricordava il Cavallo di Troia, appunto, la macchina da guerra progettata da Ulisse per espugnare le mura della potente città.

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L’OFFESA OGGI
Porcus troianus venne utilizzato per indicare la femmina pregna del maiale per poi trasformarsi col passare dei secoli in un’offesa rivolta specialmente alle prostitute.

Inoltre da notare che solo in epoca moderna esistono i contraccettivi e che in epoca antica le “passeggiatrici” (chi si prostituiva) erano quasi sempre incinte….da lì credo, fù un attimo ad attribuire ad una donna la bruttezza fisica e morale di una scrofa* e tanto altro…….PORCUS TROIANUS…..ovvero POXXA TXOXA.
Il termine TXOXA è usato sia da uomini che da donne ed anche usato per offendere un uomo offedendone la madre. L’uomo diventa quindi FIGLIO DI TXOXA.

*il termine scrofa sembra derivare dal latino “scrobis” cioè la fossa dove i maiali domestici venivano messi a razzolare tutto il giorno.

e pensare che tutto nacque 
su un semplice girarrosto!!!!!

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