La colomba pasquale: storia tra mito e verità

Fantastico dolce che prepariamo solo noi italiani, esportandolo in tutto il mondo.
Che sia artiginale di pasticceria o presa dagli scaffali del supermercato, la colomba pasquale è un dolce tipico MADE IN ITALY che ciclicamente torna sulle tavole di noi italiani.
Nel post conoscerai la storia e capirai che la sua creazione è avvenuta molto tempo fa.

LE ORIGINI
Esistono numerose leggende sulla nascita di questo dolce, ma non tutte autorevoli.
Sul web  troverai numerose storie, molto affascinanti che però non sono sostenute da nessuna prova certa.
Come detto prima, sono solo tre le storie accertate da fonti scritte.
La battaglia di Legnano
Questa battaglia fu rapida e fulminea, fu improvvisa e non pianificata. Nella zona dell’Altomilanese (tra Legnano e Borsano) l’esercito di Federico Barbarossa all’improvviso si ritrovò davanti le truppe della Lega Lombarda. Il primo da qualche tempo stava combattendo contro il Sacro Romano Impero Germanico per riuscire a dominare l’Italia Settentrionale (…ma questa è un’altra storia).
La battaglia fu determinante per respingere Federico Barbarossa e per unire i comuni italiani (seppur brevemente) e venne vinta dall’esercito del Carroccio. La leggenda narra che durante la battaglia si posarono tre colombe bianche sopra i vessilli e le insegne lombarde; da sempre le colomba simbolo di fortuna e gloria  auspicarono il buon esito della battaglia.
Dipinto di Amos Cassioli conservato nella Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze
Curiosità: purtroppo molti italiani (me compreso) conoscono solo la prima strofa del nostro INNO NAZIONALE, scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847. Ebbene, nella seconda strofa si fa riferimento proprio a questa battaglia “Dall’Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano…..” proprio perché fu un momento storico di forte unione “italica”.
L’assedio di Pavia
Anno 572 d.c., alla vigilia della Santa Pasqua.
In numerosi testi scritti si parla dell’assedio della città fortezza di Pavia da parte del re Alboino, sovrano dei longobardi. Il sovrano era davvero intenzionato a devastare la città e massacrare i suoi abitanti perchè qualche tempo prima ostacolarono l’avanzare delle truppe longobarde. Fu un assedio lunghissimo che durò ben tre anni. La città rischiò di essere messa a ferro e fuoco ed alla  fine venne espugnata ed i longobardi entrarono. Davanti a tutti re Alboino: i pavesi cercarono in tutti i modi di placare l’ira del vittorioso sovrano ed alcuni fornai prepararono un dolce per l’occasione.
Una colomba di pane dolce, simbolo di pace; il gesto piacque tantissimo al re dei longobardi che decise di ritirare il suo esercito.
La figuraccia della regina Teodolinda
Esiste una terza storia, anch’essa corredata da fonti andiche.
Nel 600 San Colombano visitò la corte della regina longobarda Teodolinda. La moglie del re Agilulfo si convertì al cristianesimo proprio grazie alle predicazioni di Colombano e divenne nel tempo fervente praticante.
Un giorno organizzò un sontuoso banchetto pieno di ogni delizia. Ma c’era un problema: i monaci assieme a Colombano facevano voto di penitenza e quindi non potevano mangiare tutta quella carne.
Il santo, allora abate, per evitare che la regina potesse offendersi, avrebbe quindi trasformato le pietanze servite in pani bianchi e candidi, dalle tipiche forme della colomba. 
La mia teoria
Anche io ho la mia teoria, che porto da sempre con me.
Fin da piccolo mi sono sempre detto: “ma a me non sembra che la colomba abbia la forma di una colomba, mi sembra più simile ad una croce”. Ed ecco la mia teoria. Girovagando un po’ tra libri e web ho capito che l’origine di questo dolce va ricercata in un determinato periodo storico, precisamente nel periodo in cui in Italia regnavano i Longobardi.
Così ho sovrapposto la colomba alla croce longobarda……
Magari chissà….con il tempo quest’articolo potrebbe fare il giro del mondo fino ad arrivare ad Alberto Angela che potrebbe farne uno speciale.
LA “RINASCITA” A MILANO
Possiamo liberamente dire che la colomba come la conosciamo noi oggi ha una storia molto, molto recente.
Protagonista della “rinascita” e della riscoperta di questo dolce è la MOTTA, azienda leader nel mondo dolciario italiano (e non solo). Uno dei primi successi dell’azienda fu il panettone; il dolce deve il suo successo sia alla qualità ma soprattutto al periodo storico. Angelo Motta infatti, iniziò a produrrre su larga scala i panettoni durante il dopoguerra, un periodo di enorme povertà; scomponendo questo dolce ci accorgiamo che è composto da ingredienti molto economici…..ma non è facile da preparare.

una locandina originale 1940

Ritorniamo alla colomba: intorno agli anni ’30 tra i dipendenti della MOTTA c’era Dino Villani (direttore pubblicità) che un giorno pensò bene immettere sul mercato “qualcosa” di innovativo e che al tempo stesso permettesse di adoperare gli stessi macchinari ed ingredienti simili (già in deposito) che l’azienda usava per la produzione del panettone. Fu un colpo di genio: l’azienda infatti divenne ancora più celebre e la colomba di Angelo Motta è tra le colombe più consumate da noi italiani.

LE COLOMBE SICILIANE
Esistono altri dolci che si ispirano alla colomba. Sono preparati a in Sicilia, sopratutto a Ragusa. Si tratta di piccoli panini a forma di colomba…

..ma per maggiori dettagli mi riservo di scrivere un altro articolo.

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