Insegnare al tempo del Covid 19 – versione per docenti

Il Ministro dell’Istruzione insieme al Presidente del Consiglio ha confermato LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE per TUTTE le scuole e le università d’Italia (chiuderanno solo le scuole nelle zone rosse).

Cioè? Cosa sta accadendo?

L’accesso alle scuole ed alle università per gli studenti è momentaneamente sospeso dal 5 al 15 marzo (per ora).
L’accesso sarà consentito ai docenti ed a tutto il personale scolastico (eccetto le scuole nelle zone rosse).

Per molti questa sembra una decisione molto drastica ma non è così: serve per rallentare il contagio in tutto il Paese.

quest’articolo è scritto da un docente
per altri amici docenti.
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In quest’articolo non troverai nulla che riguardi direttamente il corona virus. Qui sono riportati solo pareri personali e consigli su come affrontare questo periodo.

 

AFFIDATI SEMPRE A SITI ATTENDIBILI,
MAI DA BLOG O SOCIAL NETWORK

 

Come faranno gli studenti a seguire le lezioni?

Il MIUR già da diverse settimane ha lanciato una serie di iniziative per adeguare tecnologicamente la didattica a distanza per renderla fruibile ed utilizzabile per tutti. Ogni istituto scolastico varerà in questi giorni, su istanza del Collegio dei docenti, la metodologia di trasmissione da utilizzare (piattaforme ad hoc, social media, google classroom o weschool..etc.etc.).


screenshot del portale MIUR

È online la pagina dedicata alle informazioni per Istituzioni scolastiche, Atenei, Istituzioni Afam (Alta formazione, artistica, Musicale e Coreutica), sulla gestione del coronavirus.

CLICCA QUI

Si tratta di una sezione interamente dedicata al mondo dell’insegnamento per supportare le scuole. All’interno notizie utili, AUTOREVOLI ed AFFIDABILI.
Inoltre c’è un’intera sezione dedicata alle scuole che vogliono attivare forme di didattica a distanza nel periodo di chiusura legato all’emergenza coronavirus (strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate, anche ai sensi delle norme di tutela della privacy, per la didattica a distanza).

Tutto per garantire il DIRITTO ALLO STUDIO dei nostri ragazzi.

 

Come funziona la didattica a distanza?

Ristorazione con Ruggi, online dal 2008, è un portale rivolto a studenti ed insegnanti della scuola secondaria di secondo grado. Nasce tra i banchi di un istituto alberghiero, in una veste grafica molto semplice con l’intento di creare un blog ricco di learning objects per i propri alunni e non solo.

In questo post, scritto da un docente per altri amici docenti, cercherò di chiarire numerose dinamiche legate al mondo della didattica a distanza.
Possiamo tranquillamente affermare che essa consente di coinvolgere gli studenti in un’ottica inclusiva e stimolante permettendo la diffusione del messaggio educativo oltre la classica attività in aula.
Le potenzialità sono infinite ed in quest’articolo potrai conoscere come orientarti alla scelta degli strumenti digitali più efficaci e performanti per la tua disciplina.

 

I LIBRI DIGITALI

Da diversi anni i libri di testo sono ricchi di oggetti didattici digitali (su CD-rom oppure su piattaforme attraverso link riportati nel testo stesso). Se ci soffermiamo a riflettere, da secoli l’informazione si è sempre servita delle tecnologie disponibili a seconda del momento storico: tavole d’argilla, papiri scritti a mano, carta prima scritta a mano e poi stampata, solo con testi, poi con immagini in bianco e nero, poi con immagini a colori, radio, cinema, televisione ed oggi web.
Sicuramente hai già tra le mani un libro di testo con numerosi contenuti digitali. Il mio consiglio è capire in che modo questi contenuti possono essere trasmessi e condivisi ai tuoi studenti: si tratta di pdf? si tratta di presentazioni in power point? si tratta di piattaforme digitali accessibili con password?
Il docente può pensare di condividere gli oggetti didattici attraverso il web (mail, chat, spazi personali) ma occorre tuttavia prestare molta attenzione ai DIRITTI D’AUTORE. Quindi mi raccomando, se non riportato sul testo, chiedete sempre all’editore fattibilità e modalità di condivisione degli oggetti didattici multimediali.

 

LE PIATTAFORME DIDATTICHE

Io personalmente utilizzo da tempo WESCHOOL e GOOGLE CLASSROOM, a mio avviso le migliori.
E ti dirò il perchè ma prima occorre chiarire il significato di PIATTAFORMA DIDATTICA.

Una piattaforma di didattica a distanza prende il nome di LMS. La sigla sta per Learning Management System ovvero piattaforma applicativa per l’erogazione dei corsi online. Sostanzialmente esistono per ora solo due strade: costruirsi un portale da soli oppure affidarsi a servizi online già esistenti. La scelta migliore a mio avviso? Ho utilizzato ed utilizzo oggi numerose piattaforme digitali e devo ammettere che per ora alcune sono davvero insuperabili.

Vuoi saperne di più?
Leggi il mio articolo:
GESTIRE UN CORSO A DISTANZA

Quando si parla di didattica le possibili implicazioni non possono permettersi di essere scontate e banali. Chi progetta, cura e propone corsi a distanza deve sempre mirare al successo didattico ovvero la completa trasmissione dei contenuti.
La didattica “MOOC” (Massive Open Online Courses) permette di entrare in modalità smart learning. Con le piattaforme digitali la frequenza rimane obbligatoria per tutti gli studenti, al pari di una comune giornata di scuola.

Le caratteristiche che deve avere una piattaforma e-learning?

  • sempre online e raggiungibile da tutti i dispositivi (fissi e mobili);
  • i contenuti devono essere visualizzabili solo dopo aver effettuato il login;
  • deve avere un url (indirizzo web) facilmente digitabile;
  • grafica chiara ed intuitiva;
  • niente fronzoli, niente gif animate, niente fonts strani;
  • niente pubblicità; deve memorizzare gli accessi e tutta l’attività dei diversi corsisti (cosa hanno visualizzato, cosa hanno scaricato…);
  • deve permettere ai docenti di visualizzare gli studenti online;
  • deve permettere ai docenti di visualizzare le statistiche per vedere dove sono arrivati gli allievi;
  • deve permettere la condivisione di link, testo, audio, video, files grafici, schemi; deve permettere agli studenti lo scambio di informazioni e pareri (tramite la funzione commenti);
  • deve permettere allo studente di poter effettuare l’autoverifica del processo d’apprendimento online;
  • deve essere in linea con le normative nazionali ed europee (esempio il GDPR);
  • deve funzionare in modo automatico inviando a docenti e studenti mail di notifica;
  • deve sempre garantire stabilità

Perchè usare GOOGLE CLASSROOM?

Google è Google, in tanti settori non si batte. E da diversi anni è entrato di prepotenza nelle aule di tutte le scuole del mondo con la sua famosissima G-Suite\Google for Education.
E tra i tanti strumenti ha anche ideato GOOGLE CLASSROOM, un portale dedicato alla didattica che permette la condivisione di contenuti in maniera rapida ed efficace. Basta avere un account GMAIL. Puoi usae tutti i tools di Google e numerose applicazioni didattiche sono progettate per interfacciarsi con questo portale. Ovviamente dispone di un app su tutti gli smartphone e tablet.
DIFETTI: Occorre per forza avere un account GMAIL. Il pannello di controllo per chi amministra i corsi non offre molte opzioni.

Perchè utilizzare WeSchool?

Definita dalla stampa LA PIATTAFORMA PER LA DIDATTICA DIGITALE in Italia.
Infatti è una piattaforma studiata e pensata per essere utilizzata nel mondo della scuola. Una piattaforma tutta italiana che oggi offre forse la migliore esperienza di e-learning. Grafica semplice ed intuitiva, offre tantissimi strumenti sia per studenti che per amministratori del corso. Occorre semplicemente una qualsiasi mail per accedere e su smarthphone e tablet è disponibile un’app dedicata. E’ un portale PRIVO DI PUBBLICITA’.
DIFETTI: Per ora, da insegnante, non riesco a trovarne.

Leggi il mio articolo:
PIATTAFORME DIDATTICHE A CONFRONTO

COOPERATIVE LEARNING

Esistono piattaforme già utilizzare da tempo da aziende private ma che trovano notevoli applicazioni anche nel mondo della scuola. Giusto per citarne due: G Suite e Microsoft Teams.
In entrambi i casi l’Istituto scolastico deve attivarle, profilare i propri studenti e poi avviare e permettere un vero e proprio lavoro cooperativo. Si costruisce davvero UNA CLASSE VIRTUALE, con possibilità di trasmettere video, scrivere commenti, rispondere alle domande, caricare documenti e slides e tanto, davvero tanto altro.

ARGO & Co. E REGISTRI ELETTRONICI

Quasi tutte le scuole d’Italia ormai utilizzano il famoso (e tanto criticato) REGISTRO ELETTRONICO. Ma non tutti sanno che software come ARGO (a mio avviso uno dei migliori registri digitali in circolazione) non si limita solo “a fare l’appello”. Esiste infatti la SEZIONE CONDIVIZIONE dove il docente può condividere dei file inerenti lezioni, test, esercitazioni e decidere di renderli visibili agli alunni (e rispettive famiglie, aspetto da non sottovalutare).
L’alunno, in risposta, può inviare al docente il proprio compito svolto, la propria ricerca, etc. E questo è solo uno dei modi per condividere e trasmettere dispense ed oggetti didattici.

 

I BLOG DIDATTICI

Molti insegnanti già da tempo hanno creato e gestiscono spazi personali; contenitori di conoscenza dove caricare materiali didattici, oggetti d’apprendimento, video e tanto altro. Nel 2012 si parlava giù di Cloud School ovvero SCUOLA NUVOLA, dove i muri delle aule venivano digitalmente abbattuti per facilitare la possibilità di poter aver accesso e di poter usufruire a molto materiale didattico sul web. Come creare un blog didattico? Se non hai passione, costanza, conoscenze base d’informatica e tante notti liberi……lascia perdere.
Se sei curioso contattami in privato e chiedimi di più.

 

I SOCIAL MEDIA

Personalmente sconsiglio di utilizzare esclusivamente i social per condividere oggetti didattici. Perchè?

  • non tutti i nostri studenti vogliono registrarsi su social come FACEBOOK;
  • coesistono all’interno della schermata molteplici distrattori (pubblicità, chat, video..etc.)
  • non è possibile registrare le presenze e visualizzare statistiche;
  • non permettono la condivisione ottimale di documenti in formati come powerpoint, ad esempio;
  • non sono sempre in linea con le normative nazionali ed europee (esempio il GDPR);
  • non garantiscono sempre stabilità

Perchè non usare esclusivamente i social nella didattica?
Perchè un docente non affigge manifesti ma diffonde cultura e verifica la trasmissione dei saperi. SEMPRE

L’unico SOCIAL MEDIA davvero affidabile per l’e-learning?
A mio parere non esiste.
Si avvicina davvero tanto YOUTUBE ma purtroppo le pubblicità e la funzione VIDEO CONSIGLIATI distraggono facilmente gli studenti dall’obiettivo primario: LO STUDIO.

 

 

Mi auguro che quest’articolo abbia chiarito le idee di tanti colleghi che in queste ore cercano la strada giusta con cui condividere esperienza e soprattutto tante idee.

Sei un docente che insegna
in un istituto Enogastornomico?

Un docente di Italiano, di Matematica, di Lingue, di Scienze e Cultura degli Alimenti, un ITP di Cucina o di Sala e Vendita?

Cerchi notizie, approfondimenti, curiosità e materiale per le tue lezioni?

Sei nel posto giusto. Oltre al mio blog, che cerco di curare ed aggiornare con costanza, sul quale trovi tante mappe concettuali e tanti approfondimenti, da qualche tempo è nato un gruppo FACEBOOK proprio per professori come te…..che si vogliono mettere in gioco e che vogliono condividere le proprie esperienze.

Nasce DOCENTI di Enogastronomia 2.0, il gruppo che vuole riunire i docenti che lavorano ed insegnano nelle scuole alberghiere e che sono interessati all’approccio digitale.

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L’articolo Insegnare al tempo del Covid 19 – versione per docenti proviene da Ristorazione con Ruggi.

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