Cos’è Eataly? Ecco la vera catena del gusto

C’è chi dice che Eataly sia una catena di punti vendita che tratta generi alimentari di lusso, altri che identificano in questo Brand il meglio della cultura enogastronomica italiana.
Io invece penso che Eataly sia uno straordinario mezzo d’informazione. Infatti grazie a questo brand fondato da Oscar Farinetti, è possibile immergersi nel fantastico mondo dei prodotti italiani.
La prima cosa che pensai appena entrai nel “mio” primo Eataly (a Genova) fu: “quanti prodotti italiani che non conosco“…..e credo fermamente che una delle mission di questa società sia proprio la conoscenza.
Conoscenza veicolata alla finalità dell’acquisto, è ben chiaro, ma per chi ama il  mondo del food italiano, Eataly resta una delle mete da raggiungere più volte..


Il made in Italy che vende
Il primo punto vendita nascque nel 2007 a Torino. Si trattava di un bellissimo store organizzato in aree ben distinte con ristoranti a tema, degustazioni e corsi.
Fu un successo e da allora  nulla è cambiato, solo ingrandito.
In basso trovi l’elenco dei punti vendita in Italia e nel mondo.
Nel 2014 Eataly ha fatturato 320 milioni di euro.


Qual’è la chiave del successo?
Il messaggio.
Eataly offre il meglio dell’enogastronomia italiana e lo sa fare in un modo unico (copiato oggi da tantissime altre catene analoghe e della grossa distribuzione).
Perchè funziona?
Perchè la cucina italiana, composta da materie prime eccellenti, vende tanto.

il nome dice tutto: Eat (cibo) che si fonde con Italy e mi racomando: si pronuncia “ITALY” non ”IT-ITALY”
Cosa si fa a Eataly?
Il cuore di Eataly è la vendita di prodotti. Vendita fatta in maniera davvero suggestiva perchè i prodotti sono suddivisi in aree ben distinte: panificazione, pesce, carne, formaggi, salumi, ortofrutta, confetture e marmellate, olii, vino, e tanto altro..
Inoltre sul web il portale www.eataly.net puoi fare spesa online. Il portale è davvero ben fatto e le spedizioni sono anche internazionali.
Inoltre all’interno ci sono ristoranti a tema diversi in ogni punto vendita in Italia e nel mondo; alcuni ristoranti fanno invidia ai migliori ristoranti. A Milano ad esempio, c’è il ristorante stellato Alice, della chef patron Viviana Varese. Oltre i ristoranti ci sono pizzerie, fish-bar, coffee-bar, cioccolaterie, pasticcerie e creperie…..e la forma ed i brand all’interno cambiano di città in città. Ti giri attorno e non sei più in un negozio, ma in una fiera del gusto.
Oltre alla vendita ed ai ristoranti poi ci sono i corsi.
Corsi tenuti da esperti del settore, diversificati per tipologia e prezzo (prezzi molto accessibili) in cui puoi imparare come utilizzare determinati prodotti (che trovi da Eataly), come degustarli ed abbinarli.
Inoltre in base al sede ci sono corsi di cucina regionale (cucina lombarda a Milano, cucina Triestina a Trieste..e così via….)
Il fondatore OSCAR FARINETTI


Oscar Farinetti, classe ’54, è sempre stato un grande imprenditore. Ex proprietario della catena UniEuro, vendendo la società progettò e fondò nel 2007 una vera rivoluzione del business del food italiano.
Figlio di un imprenditore\pastaio e nipote di un mugnaio, Oscar (il nome vero è Natale) ha sempre avuto una fortissima attrazione verso il food, quello buono.
La polemica su Eataly
Si sa, quando un’idea vende tanto le polemiche nascono ed aumentano vertiginosamente.
Tra le tante la forte discussione sulla paternità del marchio. Celestino Ciocca, di professione manager ha scritto addirittura un libro dal titolo “Eataly mi piace, ma preferisco gli Eatalians“. 
Si tratta di una vera e propria spy-story, in cui si racconta di come Oscar Farinetti si sia appropriato del marchio, gettando nel dimenticatoio il vero padre, Ciocca appunto.
Verità o menzogna? Si tratta di una storia reale o solo di un modo per pubblicizzare il progetto imprenditoriale di Ciocca (che si chiama Eatalians…..).
Altre polemiche?
  • un’accesa discussione sui salari dei dipendenti Eataly, ritenuti molto bassi;
  • una etichettatura dei prodotti non sempre corretta (qualche tempo fa ci fu uno scandalo sulla ri-etichettatura per modificare la data di scadenza);
  • il ritardo nella quotazione in borsa della società (ritardo dovuto ad innumerevoli fattori, burocratici e finaziari);
  • Eataly ha partecipato ad Expo con un enorme padiglione senza partecipare ad alcuna gara d’appalto;
  • in alcuni store (e soprattutto in quello temporaneo di ExpoMilano2015) c’è la forte presenza di pasta industriale e cibo in scatola, prodotti non identificabili nel paniere delle materie prime d’eccellenza;

La verità verrà a galla, forse, ma io, personalmente, penso che nel mondo economico non è importante che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli….e di Eataly parla tutto il mondo.
I punti italiani
  • Bari;
  • Bologna;
  • Firenze;
  • Forlì;
  • Genova;
  • Smeraldo – Milano;
  • Monticello d’Alba;
  • Piacenza;
  • Pinerolo;
  • Roma;
  • Lingotto – Torino;
  • Lagrange – Torino;
  • Mole Antonelliana – Torino;
  • Trieste;
  • Chieri;
  • San Damiano d’Asti;

I punti nel mondo
  • Manhattan – New York;
  • Chicago;
  • World Trade Center – New York;
  • Boston;
  • Brasile;
  • San Paolo;
  • Germania;
  • Monaco di Baviera;
  • Danimarca;
  • Copenhagen;
  • Turchia;
  • Istanbul;
  • Giappone;
  • Tokyo;
  • Osaka;
  • Corea del Sud Corea del Sud;
  • Seoul;
  • Seongnam;
  • Emirati Arabi Uniti;
  • Dubai – Dubai Mall;
  • Qatar;
  • Doha;
  • Riyadh;

I punti sulle navi da Crociera
  • a bordo di MSC Preziosa;
  • a bordo di MSC Divina;
Distribuzione e gestione pasti
  • treni di NTV;
  • ristoranti della catena alberghiera Starhotels;

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