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Come lavare e asciugare il piumone senza rovinarlo

Poiché nella stragrande maggioranza dei casi è possibile lavare e asciugare il piumone da letto in casa, ora ti spiego come fare per ottenerlo perfettamente pulito senza rischiare di danneggiarlo o di guastare la lavatrice.

Infatti, igienizzare a dovere il caldo e confortevole alleato nelle notti invernali non è affatto difficile, ma è necessario avere determinati accorgimenti se si vuole che non diventi duro e perda la sofficità e la capacità di mantenere costante la temperatura corporea di chi lo usa.

Vediamo, quindi, come è meglio effettuarne la pulizia ad acqua per mantenerlo come nuovo, voluminoso e funzionale il più a lungo possibile.

Quando e ogni quanto lavare il piumone

Ci sono persone che igienizzano a fondo il piumone prima di metterlo via alla fine dell’inverno e altre che lo fanno all’inizio della stagione fredda.

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Io preferisco effettuarne il lavaggio durante le classiche pulizie di primavera per evitare che eventuali macchie si fissino nel tessuto e diventino indelebili col passare del tempo e perché nella buona stagione è possibile lasciare la copertura imbottita all’aperto ad arieggiare.

Sebbene sia vero che, se lo si lava al termine dell’inverno, il piumone perderà inevitabilmente il tipico “ profumo di pulito ” prima del successivo riutilizzo, non lo è altrettanto il fatto che si debba per forza riempire di polvere e rischi la formazione di puntini di muffa sulla sua superficie nei mesi in cui non lo si usa.

Bustine di silica gel igroscopico

Basta, infatti, assicurarsi che sia asciutto del tutto prima di metterlo via in una scatola chiusa o fasciato in un lenzuolo con una bustina di sali igroscopici per preservarlo da umidità e polvere.

Pertanto ti consiglio di non rimandare e di lavarlo in primavera per poi ritrovartelo pulito e pronto all’uso quando ti servirà.

Per quel che riguarda la frequenza del lavaggio, la stessa dipende fondamentalmente dall’uso che si fa del piumone.

Tuttavia, sebbene le aziende produttrici consiglino di effettuarlo ogni 3-4 anni, io preferisco farlo dopo 2 inverni di utilizzo, poiché, anche se ne si cambia il saccone spesso, ritengo che sia fondamentale dormire tra coltri pulite .

Ovviamente, se si è allergici agli acari, bisognerà non solo lavarlo almeno 2 volte a stagione, ma anche dotarlo di un saccone specifico.

Come e con cosa lavare il piumone correttamente

Mentre i copripiumoni si lavano come le normali lenzuola, nel lavaggio dell’ “ imbottitura nuda ” è necessario tener conto del materiale in cui è fatta se non si vuole combinare guai.

Dato che i piumoni non sono tutti uguali e possono essere in piume d’oca, d’anatra o di edredone, in fibre naturali o sintetici, la prima cosa da fare è consultarne l’etichetta per capire di che cosa sono fatti, se possono essere trattati ad acqua e a che temperatura effettuarne il lavaggio.

Simbolo che indica che un tessuto non è lavabile ad acqua

Qualora l’etichetta riporti una X o una P sul simbolo della bacinella, vuol dire che il piumone deve essere lavato esclusivamente a secco e che, di conseguenza, sarà necessario portarlo in una lavanderia professionale di fiducia.

In tale evenienza, non tentare di farne la pulizia a secco con il fai da te, poiché, oltre ad ottenere risultati poco soddisfacenti, rischieresti di comprometterne funzionalità ed estetica.

Negli altri casi, utilizza sapone di Marsiglia liquido o, se la copertura da letto imbottita è in piume, un prodotto specifico apposito (come quello della tedesca Heitmann che uso io) ed evita di:

  • impiegare acqua dalla temperatura superiore a 30°;
  • esagerare con la quantità di detersivo;
  • usare candeggina, cloro e sbiancanti;
  • adoperare l’ammorbidente.

Lavaggio in lavatrice

Se hai una lavatrice dalla capienza adeguata, la cosa più pratica e conveniente da fare è effettuare il lavaggio del piumone nella stessa.

Tieni presente che il peso e il volume di un capo imbottito bagnato aumentano di molto rispetto a quando è asciutto.

Per tale ragione un piumone che da asciutto pesa 4 kg circa, dovrà essere lavato in una lavatrice dalla capienza di almeno 14 kg se si vuole avere la certezza che il risciacquo riesca bene, di non rovinare il tessuto con un eccessivo sfregamento e di non correre il rischio che il cestello ceda e si rompa.

Dopo aver verificato che il carico massimo del tuo elettrodomestico (riportato sul libretto di servizio e accanto alla pulsantiera) sia adeguato, elimina dal piumone la polvere superficiale, sbattendolo e senza usare né aspirapolvere né battipanni se è in piumino d’oca o di altro volatile.

Metti, quindi, il piumone nel cestello assieme ad una pallina da tennis pulita, che, rotolando durante il funzionamento della lavatrice, aiuterà l’imbottitura a rimanere omogenea e soffice.

Gatto domestico infilatosi sotto a piumino da letto

Nel caso che il piumone sia “ territorio ” dei nostri pelosetti e sia pieno di peli degli animali domestici, aggiungi al cestello anche una sferetta cattura peli in modo che possa rimuoverli nel corso del lavaggio.

Poi chiudi lo sportello, versa una piccola quantità di un detergente apposito o di sapone di Marsiglia liquido nel cassetto del detersivo, aggiungendo allo stesso 1/2 tazza di bicarbonato se il capo è bianco.

Imposta il programma  “ cotone e fibre sintetiche ” (o quello “ lavaggio a mano ” nel caso che l’imbottito sia particolarmente delicato), regola la temperatura a 30° e la centrifuga a 900 giri.

Avvia la lavatrice, e, una volta che avrà terminato il ciclo, fagliene fare un altro, stavolta con solo acqua tiepida e senza detersivo, affinché il risciacquo avvenga alla perfezione e riesca a fare sparire anche eventuali tracce di sapone rimaste all’interno dell’imbottitura.

Volendo, puoi aggiungere all’acqua del risciacquo extra 1/2 tazza di aceto bianco, che ammorbidisca il piumone senza appesantirne piume o fibre.

Non saltare la centrifuga, poiché se lo facessi, il piumone rimarrebbe fradicio di acqua, sarebbe faticoso tirarlo fuori dalla lavatrice e, impiegando poi troppo tempo ad asciugare, rimarrebbe piatto, duro e talvolta pure maleodorante.

Lavaggio manuale

Poiché capire come lavare un piumone nella vasca manualmente ti può essere d’aiuto se non hai una lavatrice abbastanza capiente, ti spiego come procedere in tal caso.

Tuttavia va da sé che effettuare il lavaggio nella vasca del bagno richiede parecchio tempo, impiego di notevole sugo di gomiti e non consente di usare la centrifuga per eliminare l’acqua in eccesso meccanicamente e senza fatica.

Se proprio vuoi “ cimentarti ” in tale faticoso lavoro, sprimaccia energicamente il piumone per rimuovere dallo stesso la polvere e tratta eventuali macchie con uno smacchiatore delicato prima di adagiarlo nella vasca da bagno.

Aggiungi, quindi, abbondante acqua tiepida e qualche misurino di un detergente liquido per capi delicati.

Sottoponi il piumone a un ammollo di almeno 3 ore, smuovendolo di tanto in tanto con le mani e strofinandolo spesso con una spazzola dalle setole morbide se è necessario.

Poi sciacqualo, strizzalo e ripeti l’intero procedimento per 2-3 volte fino a quando l’acqua dell’ultimo risciacquo risulterà limpida.

Sappi, però, che il lavaggio manuale non costituisce l’unica alternativa a quello a secco nel caso la propria lavabiancheria non sia adeguata.

Prendi in considerazione, pertanto, la possibilità di recarti ad effettuare il lavaggio e l’asciugatura self service di un piumone troppo pesante per la tua lavatrice in una delle tante lavanderie a gettone dotate di macchine della giusta capienza.

Tale soluzione “ intelligente ”  permette di svolgere l’intero lavoro in circa 50 minuti e al costo complessivo di 10-15 euro al massimo contro la spesa di 25-30 euro che comporta mediamente il lavaggio a secco  di un piumone matrimoniale.

Piumone lavato ad acqua, asciugato in asciugatrice e piegato manualmente

Come fare asciugare il piumone

Dato che l’asciugatura è la fase più delicata della pulizia di una copertura imbottita da letto, è importante sapere come effettuarla adeguatamente e senza commettere errori sia che la si possa fare nell’asciugabiancheria sia che debba avvenire all’aria.

In entrambi i casi è bene iniziare con lo sbattere il capo e sprimacciarlo con le mani in modo da distribuire l’imbottitura omogeneamente prima di passare all’asciugatura.

Se sull’etichetta è riportato il simbolo del quadrato con un cerchio, puoi tranquillamente utilizzare l’asciugatrice, impostando i programma per i capi imbottiti, o, in mancanza, quello per delicati.

Fai asciugare il piumone da solo (e utilizzando pure in questo caso la pallina da tennis che lo mantiene soffice) per una ventina di minuti a temperatura media se è di materiale sintetico o per 30-40 minuti a basso calore se è in piume naturali.

Qualora il piumone sia matrimoniale e particolarmente voluminoso, è opportuno arrestare l’elettrodomestico di tanto in tanto, tirare fuori l’imbottito, sbatterlo delicatamente in modo che si gonfi per poi rimetterlo nell’asciugabiancheria e far ripartire il programma interrotto.

In tal caso è pure consigliabile regolare l’asciugabiancheria ad una temperatura medio-bassa ed impostarne il timer a 90 minuti, in modo che il capo si possa asciugare perfettamente senza che si consumi troppa energia.

Simbolo del non usare l'asciugatrice

Se, invece, sull’etichetta dell’imbottito il simbolo dell’asciugatrice è barrato, dovrai per forza effettuarne l’asciugatura all’aria stendendolo orizzontalmente in piano su uno stendino completamente aperto e bilanciandone i pesi.

Evita di stenderlo in verticale e di esporlo al sole (cosa che invece si può fare per rendere più bianche le lenzuola non trattate con candeggina) e, trascorse 24 ore, giralo all’altro lato.

Calcola che durante la buona stagione per fare asciugare all’aria un piumone matrimoniale bastano 2-3 giorni, ma tieni anche presente che, se dovesse prendere la pioggia, l’imbottitura se ne inzupperebbe e dovresti rifare il lavoro daccapo.

In ogni caso, assicurati che sia del tutto asciutto prima di piegarlo e metterlo via in un sacco sottovuoto se è sintetico o, se è in piuma o fibre naturali, in una scatola di cartone chiusa o in una custodia di stoffa in cui possa essere protetto da polvere ed umidità e “ respirare ” allo stesso tempo.

Anche se un piumone correttamente lavato e asciugato è igienico se gli si cambia il saccone con regolarità, è bene, mentre lo si usa, arieggiarlo 2 volte alla settimana per rinfrescarlo e spruzzarlo ogni 60 giorni con una miscela realizzata con il 90% di acqua e il 10 % di olio di Malaleuca per disinfettarlo e renderlo antisettico.

 

Altri consigli a cui dare un’ occhiata:

Credito foto in evidenza: wayhomestudio per Freepik.com

Credito foto bustine di gel igroscopico: Pxhere.com

Credito foto gatto nel piumino: Beckie per Flickr.com

Credito foto piumone lavato, asciugato e piegato: Rawpixel.com

Credito foto simbolo no asciugatrice: criptipinapa 0 per Pixabay.com

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