Chiacchiere e sanguinaccio

Ciao!!! Ti va di divertirti con me in cucina? Oggi prepareremo insieme chiacchiere e sanguinaccio, goloso abbinamento del Carnevale a Napoli!
Il croccante delle chiacchiere incontra la scioglievolezza del sanguinaccio in un vortice di sapori,
Dai, spostiamoci in cucina! Jamme jà, allaccia il grembiule e va a cucinà!


Ecco la video ricetta passo passo

 

Chiacchiere e sanguinaccio

 

INGREDIENTI

▪️ per le chiacchiere
– 400 g di farina
– un pizzico di sale
– 40 g di zucchero
– 40 g di strutto (o burro)
– 2 uova
– 40 ml di succo d’arancia “Il Sicano di Ribera”  
– 20 ml di grappa (o altro liquore)
– scorzetta di arancia e limone “Il Sicano di Ribera”  
– 1 cucchiaino di lievito per dolci
– 1/2 cucchiaino di bicarbonato
– 1 cucchiaino di succo di limone “Il Sicano di Ribera”  

▪️ per il sanguinaccio
– 500 ml di latte
– 120 g di cacao amaro
– 180 g di zucchero
– 150 g di cioccolato fondente
– 30 g di farina
– a gusto cannella, pepe bianco e noce moscata
– 1 cucchiaio di rhum

 

ALLACCIA IL GREMBIULE!

Prima di mettermi ai fornelli, voglio raccontarti in breve le origini delle chiacchiere.

Le prime chiacchiere risalgono alla Roma Antica, dove gli antichi romani erano soliti preparare dolci fritti per festeggiare i saturnali (festività corrispondenti all’odierno carnevale). Tali dolci prendevano il nome generico di frictilia e durante i festeggiamenti venivano distribuiti alla folla che in massa si riversava per le strade.

Le chiacchiere che conosciamo noi oggi hanno origini napoletane, ai tempi della Regina di Savoia, la quale nel conversare coi suoi ospiti ad un certo punto le venne fame e chiamò il cuoco di corte Raffaele Esposito per farsi fare un dolce che potesse allietare lei e i suoi ospiti. Il cuoco prese spunto dalla chiacchierata della Regina coi suoi ospiti e battezzò questi dolci fritti con il nome di chiacchiere.

Che siano chiacchiere, cenci, cróstoli, frappe, galàni, lattughe, sfrappole, bugìe…sono super buone e vi assicuro che resteranno belle asciutte e croccanti…andiamo a prepararle!

All’interno della ciotola della planetaria aggiungo la farina e a seguire tutti gli ingredienti. Aziono poi la planetaria e formo un bel panetto. Ovviamente questo passaggio è possibile farlo anche a mano.
Pronto l’impasto lo lavoro ancora un attimino a mano e poi lo lascio riposare coperto per una mezz’ora o anche un’oretta.

Trascorso il tempo, divido l’impasto in porzioni più piccole e facilmente lavorabili.
La stesura è uno dei due momenti importantissimi per la buona riuscita delle chiacchiere croccanti e bollose.
Per avere delle belle chiacchiere croccanti e bollose, bisogna stendere la pasta a massimo 2 o 3 millimetri ed io mi aiuto con la sfogliatrice (la nonna papera).
Stendo la pasta prima con lo spessore più grosso, che mi permetterà di dare una forma più regolare al panetto; passo poi alla misura media ed infine a quella più sottile.
Dopodichè taglio le chiacchiere in triangolini o quadrati. Ovviamente voi date la forma che preferite!

Il secondo momento importante per la riuscita delle chiacchiere è la cottura: io utilizzo la friggitrice. Se non la possiedi, usa una padella piccola dai bordi alti, perchè la frittura deve avvenire per immersione.
Man mano che le chiacchiere cuociono, le scolo in un vassoio con della carta assorbente.
Una volta fritte tutte le chiacchiere le lascio raffreddare ben bene e poi le spolverizzo con dello zucchero a velo.

Sono ottime gustate così da sole, ma sono eccezionali accompagnate dal sanguinaccio, abbinamento tipico del Carnevale.

Il sanguinaccio è un dolce tipico partenopeo dalle origini molto antiche. Originariamente veniva preparato con il sangue del maiale: raccolto durante la macellazione, il sangue veniva continuamente mescolato per evitarne la coagulazione; filtrato veniva poi unito alla crema di cacao cotta in pentoloni di rame su fuochi a legna.

Dal 1992 per motivi igienici, in Italia fu vietata la vendita e l’utilizzo del sangue di maiale, per scongiurare il pericolo di infezioni. I pasticcieri partenopei per questo motivo hanno elaborato una ricetta golosissima, una crema al doppio cioccolato, che non ha nulla da invidiare a quella che fu la ricetta antica.

Dai ora prepariamo il sanguinaccio, su su…

In una pentola verso tutti gli ingredienti in polvere e li mescolo brevemente.
Aggiungo il latte a temperatura ambiente e amalgamo bene fino a creare una cremina vellutata e priva di grumi.
Porto la pentola sul fuoco e continuo a mescolare fino a che raggiunge il bollore: mi raccomando dovete farlo andare a fiamma bassissima.
Quando raggiunge il bollore, aggiungo il rhum e il cioccolato fondente a pezzettini e continuo a mescolare sempre tenendo la fiamma bassa, fino a che il cioccolato si sia completamente sciolto.

Una volta sciolto ci vorranno altri dieci minuti di cottura, a fiamma bassissima, sempre mescolando: a fine cottura ti sembrerà un po’ liquida, ma non preoccuparti, perchè raffreddandosi si addenserà e diventerà una bella cremina.
Una volta pronto, lascio raffreddare prima di servire!

Hmm è comm è buon sto Carnevale, che to dico a fà!

***CONSIGLI E CURIOSITA’ ***
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✔Come servire nel migliore dei modi questa combinazione super golosa?
Il sanguinaccio lo porzioni a ciascun golosone che siede alla tua tavola, versandolo in una bella coppa, io ho scelto questa in vetro, che mi è stata omaggiata da “Medri Store” e le chiacchiere invece le metti in centrotavola, così ognuno si servirà da sè!

✔ Le chiacchiere si conservano bene in un sacchetto o contenitore ben chiuso, anche per più giorni.

✔ Il sanguinaccio va conservato in frigorifero in un contenitore chiuso e va consumato entro una settimana.