Burger di fagioli dall’occhio con pico de gallo

Quando si parla di burger di fagioli o comunque burger vegani, la maggior parte di noi storce il naso, è scettica, pensa quanto sappia di poco, oppure come potrebbe avere la consistenza ‘cartonata’ del cibo salutare rispetto al grasso che cola del classico hamburger di carne. E invece, se avete dell’ottimo pane, usate un’ottima ricetta come questa tratta da Moder Flexitarian edito da DK (Lucy Gwendoline Taylor collaboratore), e aggiungete un condimento come il pico de gallo, fresco e saporito, otterrete un panino di tutto rispetto che non vi farà rimpiangere proprio nulla…garantito.

I fagioli dall’occhio sono una varietà di fagiolo che magari si trova difficilmente. A livello organolettico sono molto simili ai fagioli borlotti, quindi, nel caso non li troviate, sostituiteli con quelli.

Ingredienti per 8 persone

  • 1 cucchiaio più 1 cucchiaino di olio d’oliva
  • 2 cipolle piccole, tagliate a dadini
  • 1 spicchio d’aglio tritato finemente
  • 2 piccoli jalapeños, privati dei semi e tagliati a dadini
  • 1⁄2 cucchiaino di peperoncino chipotle in polvere
  • 1⁄2 cucchiaino di cumino macinato
  • 450 g di fagioli con gli occhi neri cotti
  • 2 uova grandi, sbattute
  • 20 g di pangrattato panko
  • 1 pomodoro grande, privato dei semi e tagliato a dadini
  • 10 g di foglie di coriandolo tritate
  • succo di 1 lime grande
  • 8 panini per hamburger a forma rotonda

Preriscaldate il forno a 150°C.

In una larga padella antiaderente, scaldate l’olio a fuoco medio-basso e fate cuocere una delle cipolle previste finché non saranno morbide. Aggiungete l’aglio e metà jalapeno, cuocete per 2 minuti e trasferite, con una schiumarola, in una ciotola capiente e lasciate da parte.

Mettete da parte la padella, lasciandovi l’olio residuo.

Nella ciotola con la cipolla cotta, aggiungete la polvere di peperoncino chipotle, il cumino, i fagioli dall’occhio, le uova e il pangrattato. Con uno schiacciapatate, mescolate tutti gli ingredienti cercando di rompere e schiacciare grossolanamente i fagioli.

Rimettete la padella sul fornello e scaldate a fuoco medio. Dividete il composto in 8 porzioni uguali e con le mani formate dei burger vegetali. Pochi alla volta, fateli cuocere per 3-4 minuti su ciascun lato, premendo leggermente con una spatola per farli rosolare bene su ciascun lato e trasferiteli su una teglia. Ripetete per tutti i burger, aggiungendo 1⁄2 cucchiaino di olio nella padella se necessario. Trasferite la teglia nel forno e infornare per 8-10 minuti fino a cottura completa.

Nel frattempo, per fare il pico de gallo, in una ciotolina unite il pomodoro, la rimanente cipolla a dadini, il restante jalapeño, il coriandolo tritato e il succo di lime.

Per assemblare, tagliate a metà i burger buns e posizionate su ogni parte inferiore un burger di fagioli, guarnite con 1 cucchiaio abbondante di pico de gallo, chiudete con la parte superiore del panino e servite subito.

Il pico de gallo aggiunge una meravigliosa consistenza e umidità, oltre a molta freschezza, a questi cremosi hamburger di fagioli dall’occhio.

Per dare a questi burger vegetariani una parte croccante in più, potete aggiungere un’insalatina di cavolo cappuccio verde o rosso tagliato molto fine.

Oppure per dare una nota maggiormente affumicata, in una versione non prettamente vegetariana, potete aggiungere una fetta di pancetta affumicata o bacon, tagliata a dadini e fatta arrostire in padella con l’aglio e l’ jalapeño, al passaggio iniziale, da aggiungere poi ai fagioli.

Ricetta realizzata per Cook_my_Books

Nota bene: se volete ottenere un panino totalmente vegetariano, fate attenzione ai burger buns che scegliete. Quelli che si trovano normalmente in commercio, sono ricchi di grassi animali e quindi non adatti ad una dieta vegetariana. Qui trovate una ricetta molto valida https://www.cominciamodaqua.com/lachmacun-veggie-burger-di-nina-olsson/.

Qui sotto vedete una sequenza di foto della realizzazione dei buns. La ‘spia’ è un grande aiuto per capire il punto di lievitazione, e non farli andare ‘oltre’, per mantenerli ben gonfi.

 

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