Il gazpacho andaluso, simbolo estivo per eccellenza della cucina iberica e apprezzato in tutto il mondo, è un’ assai appetitosa, rinfrescante e sana zuppa fredda dalla consistenza liscia e morbida a base di pomodori, cetrioli, cipolle peperoni, e pane raffermo da consumare come primo piatto o antipasto nelle più svariate occasioni.
L’ antica specialità spagnola, il cui nome deriva da “ kasâpu ” ( “ frantumare ” in accadico) e che significa “ zuppa ” in senso generale, veniva preparata inizialmente nelle campagne con solo olio, mollica di pane e aceto, a cui i contadini andalusi aggiunsero le verdure nel tardo Medioevo e i pomodori nel XIX secolo.
Col tempo furono create numerose varianti del piatto ( oggi lo si prepara pure in bianco, con uova o frutta ed in versioni per bambini e invernali) ed attualmente è di gran moda servirlo anche come aperitivo analcolico con cubetti di ghiaccio o, in piccoli bicchierini, in accompagnamento a cocktail vari.
In ogni caso e in qualsiasi portata tu lo voglia servire, ti consiglio di fare il classico “ gazpacho andaluz ”, se hai ospiti a tavola di cui non conosci i gusti, poiché oltre ad essere adatto a tutti, compresi vegani e celiaci, non suscita le critiche che i “ puristi ” del piatto immancabilmente fanno quando ne assaggiano versioni fatte con ingredienti diversi.
La facile e veloce ricetta tipica di Siviglia senza cottura non presenta difficoltà di sorta anche per chi non sa cucinare, ma assicurati di filtrare accuratamente il succo di ortaggi per ottenere un risultato finale dalla texture morbida senza pellicine “ affioranti ” in superficie.
Abbi l’accortezza, inoltre, di lasciare riposare il gazpacho in frigorifero per il tempo necessario a farlo insaporire e raffreddare a dovere.
Sebbene i San Marzano ed i ramati siano i pomodori più indicati alla preparazione del gazpacho, puoi benissimo utilizzarne di altre varietà a seconda delle tue preferenze personali: l’importante è usare pomodori tassativamente di stagione, maturi, sodi, dalla buccia sottile e possibilmente profumati.
Anche se è possibile fare in anticipo questo particolare e salutare “ smoothie di ortaggi ” particolarmente adatto a chi non vuole ingrassare (1 porzione di gazpacho andaluso apporta solo circa 182 kcal), è bene non far passare troppo tempo prima di consumarlo per evitare che l’ossidazione degli ortaggi ne renda il colore via via sempre meno brillante.
Solitamente si usa accompagnare il gazpacho classico con dadini ricavati dalle stesse verdure impiegate nella sua preparazione, ma, se preferisci, puoi servirlo in tavola con a parte crostini abbrustoliti o fritti, uova sode tagliate a spicchi o code di gamberi lessate e sgusciate.
Nel caso che l’aglio ti sia indigesto, puoi rimuoverne il germoglio verde interno per digerirlo meglio o ometterne del tutto l’impiego se proprio non te ne sopporti il gusto.
Sia le foglie di sedano sia quelle di basilico sono opzionali, ma è consigliabile impiegarle, perché esaltano il sapore degli ortaggi e conferiscono aroma al piatto.
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 15 minuti
Costo: basso
Ingredienti per 4 persone:
per il gazpacho
650 g di pomodori di stagione sodi e maturi
120 g di peperoni rossi
60 g di peperoni verdi
80 g di cetrioli
80 g di cipolla rossa (o di cipollotti rossi)
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di aceto di vino bianco
180 g di mollica di pane raffermo
3 cucchiai di olio extravergine di oliva q.b
qualche foglia di sedano (facoltativo)
qualche foglia di basilico (facoltativo)
sale e pepe q.b
per l’accompagnamento
1-2 pomodori (a seconda della grandezza) della stessa varietà di quelli impiegati nella ricetta
1/2 peperone rosso
1/2 peperone verde
1 grossa fetta di pane casereccio (facoltativo)
Procedimento
Per prima cosa, metti a bagno la mollica di pane raffermo in 1 bicchiere di acqua mischiata con i 2 cucchiai di aceto e, nel mentre che la stessa si ammorbidisce, monda gli ortaggi ancora freddi di frigo.
Togli la pelle al cetriolo, rimuovi le estremità e la buccia della cipolla e dello spicchio di aglio ed elimina picciolo, filamenti bianchi e semini dei peperoni.
Dopo averle pulite, lava le verdure sotto il getto di acqua corrente fredda, scolale, asciugale, tagliale a tocchetti e trasferiscile in un contenitore alto e stretto assieme alla cipolla affettata e allo spicchio di aglio fatto a pezzi.
Unisci la mollica di pane ammollata, l’olio EVO, un pizzico di sale e una presa di pepe e frulla il tutto con il minipimer fino ad ottenere un composto privo di grumi ed omogeneo.
Qualora il gazpacho dovesse risultare eccessivamente consistente, aggiungi poca acqua per fluidificarlo e renderlo meno denso.
Dopo averne eliminato i semini e le pellicine contenuti con l’aiuto di in colino cinese o passandola al setaccio, metti la purea di verdure raw in una ciotola.
Poi mescolala, assaggiala per capire se è il caso o no di condirla ulteriormente con sale e pepe e coprila con la pellicola da cucina per evitare che il pomodoro si ossidi.
Trasferiscila, quindi, in frigorifero e lasciala riposare al fresco per 1 ora in modo che si raffreddi e s’insaporisca a dovere.
Trascorso questo tempo, dai una mescolata al composto in modo che la parte acquoso si riunisca alla polpa ed assuma una densità vellutata ed omogenea prima di trasferirlo nelle ciotole (o in bicchieri) individuali.
Irrora ogni porzione, infine, con un filo di olio EVO a crudo, spolvera, se vuoi, con le foglie di sedano e di basilico tritate e servi subito in tavola lo stuzzicante piatto ben freddo e accompagnato con dadini di pomodoro, cetriolo e peperone o con tocchetti di pane abbrustoliti o fritti.
Benché sia possibile conservare il carpaccio andaluso di verdure e pane, chiuso dentro ad un contenitore ermetico, in frigorifero per 2-3 giorni, ti consiglio di non farlo, dato che più il tempo passa e più si ossida, perdendo inevitabilmente le sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali.
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- Credito foto intestazione: Marco Verch su licenza Creative Commons
Credito foto ingredienti: Sherri Barras per Flickr.com
Credito foto frullatore a immersione: Sherri Barras per Flickr.com
Credito foto pomodori San Marzano: Jim Lukach per Flickr.com