Il brigidino di Lamporecchio è entrato a tutti gli effetti nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della Toscana. Il brigidino si consacra tra i 464 prodotti tipici che testimoniano la storia gastronomica dell’alimentazione toscana.
Il Brigidino di Lamporecchio è una cialda rotonda, del diametro di circa 7 cm, fine come un’ostia ed arricciata ai bordi. Ha colore giallo-arancio, sapore di anice e consistenza molto friabile e croccante. Viene confezionato in particolari buste trasparenti, alte e strette, chiuse con un laccio. I brigidini sono confezionati anche in scatole di cartone o buste di carta.
Sicuramente avrete trovato tante volte il venditore di brigidini alle fiere e feste di paese. Almeno in Toscana è onnipresente in qualsiasi manifestazione e lo riconosci subito dalle decine di buste piene di questa specie di patatine (esteticamente assomigliano alle patatine pringles) che penzolano dal banchetto. E sicuramente vi ha incuriosito la particolare macchina con cui vengono “sfornati“.
Adesso le ditte produttrici e i brigidinai che hanno lavorato per il riconoscimento PAT oltre a dar conto del nome del prodotto e della sua storia, hanno stilato la ricetta originale, che, in modo univoco, individua il vero e inimitabile Brigidino di Lamporecchio.
Preparazione del brigidino di Lamporecchio
Il brigidino classico si prepara a macchina, con la cosiddetta “giostra” che è una particolare impianto che ruota durante la cottura, dotato di una tramoggia fatta ad imbuto e di un dosatore.
L’impasto è fatto di farina tipo “0” o “00”, uova, aroma di anice (in passato si usavano i semi) e zucchero.
Alla fine del giro (e quindi della cottura), la piastra superiore si alza e lascia il brigidino schiacciato.
Il brigidino viene staccato dalla piastra con l’aiuto di una spatola. Si fa raffreddare e poi viene confezionato nel sacchetto per la vendita.
Il brigidino si può fare anche a mano: l’impasto ha i soliti ingredienti.
Su un tavolo di legno si forma un piccolo bozzoletto che si taglia in tanti bocconcini che poi si stendono su una piastra a pinza calda o su una piastra preriscaldata.
Sul fuoco, la pinza, viene girata dopo 50 secondi.