HomeSaluteDiete e AlimentiPerché e come utilizzare l'acqua di cottura degli asparagi

Perché e come utilizzare l’acqua di cottura degli asparagi

Oggi ti spiego come usare l’acqua di cottura degli asparagi, che la maggior parte delle persone fa finire nello scarico del lavello perché non sa che farlo  costituisce un inutile spreco di sostanze preziose per l’organismo umano e per il benessere delle piante.

Se fino ad ora hai eliminato l’acqua in cui hai lessato o sbollentato i buonissimi e piuttosto costosi germogli dell’Asparagus officinalis L, leggi questo post in cui troverai le ragioni per le quali è bene non farlo e come la si può riciclare, usandola nella preparazione di un infuso curativo, (come facevano gli antichi Egizi che  la consideravano una vera e propria medicina naturale) o nellinnaffiatura delle piante.

Perché non si deve buttare via l’acqua di cottura degli asparagi

Aspetto dei turioni di asparagi verdi

L’acqua in cui si cuociono gli asparagi, dal colore scuro e poco gradevole a vedersi, è ricca della stesse sostanze contenute nei turioni (si chiamano così i grossi germogli commestibili della pianta rizomatosa) dell’ortaggio che gli stessi rilasciano nel liquido bollente ad eccezione delle fibre.

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Gli asparagi, vegetali tipici della primavera a zero grassi e ipocalorici (100 g dell’alimento apportano solo 25 kcal),  sono un concentrato di vitamine ( specie la A, la B, la C e la E ) di fibre e di sali minerali( tra cui il cromo e il potassio) e contengono glutatione, saponine ( come la protodiogenina e la protodioscina, inibenti del cancro del colon) asparagina, carotenoidi, aminoacidi e acido folico e sono:

  • diuretici
  • depurativi
  • antiossidanti
  • digestivi
  • antiflogistici
  • antidepressivi
  • drenanti

Il loro consumo favorisce anche le funzioni dell’intestino e aiuta a prevenire l’insorgenza del diabete, le malattie cardiocircolatorie e alcune di quelle oncologiche.

Anche se oggi si privilegia mangiare i germogli degli asparagi e l’assunzione della loro acqua di cottura e del decotto delle radici degli stessi è caduta nel dimenticatoio, la medicina popolare e le nonne utilizzavano comunemente entrambe per:

Se consideri che nel liquido di cottura è dispersa buona parte delle benefiche sostanze idrofile contenute nell’ortaggio, capisci bene che riutilizzarlo consente non solo di limitare il consumo idrico, ma anche di trarne non pochi benefici per l’organismo, specie se usi asparagi selvatici, nei quali la concentrazione di  nutraceutici è molto più elevata rispetto a quelli coltivati.

Utilizzi dell’acqua di cottura degli asparagi

Ora che sai perché è bene non sprecarla, ti spiego quali sono i 2 modi per servirti dell’acqua che hai usato per cuocere i germogli della pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee alla a vantaggio del tuo organismo e delle tue piante.

Tisana disintossicante e drenante

Aspetto della tisana ottenuta dall'acqua di cottura degli asparagi

Anche se il suo sapore “ pungente ” e il suo aspetto scuro non sono invitanti, il sistema più pratico e benefico per utilizzare l’acqua di cottura degli asparagi è quello di scaldarla, filtrarla e berne una tazza a piccoli sorsi e possibilmente lontano dai pasti, come si fa con gli infusi di erbe curative.

Limita l’uso di sale al minimo (se gli asparagi risultassero insipidi, puoi sempre aggiungerne dell’altro dopo averli tirati fuori dall’acqua) e non usare zucchero e dolcificanti, ma aggiungi all’infuso di asparagi un po’ di succo di limone o un pezzetto di radice di zenzero privata della buccia e grattugiata.

Io, che grazie  all’assunzione di questa bevanda detox e diuretica “ sgonfio” di una taglia e recupero la “ pancia piatta ” e la snellezza delle gambe quando l’assumo per 15 giorni continuativi, non uso mai il limone e adopero solo lo zenzero (perché è anch’esso drenante e favorisce il dimagrimento) aggiunto all’ultimo momento per fare in modo che il calore non possa fargli perdere le sue proprietà.

Se la tua pipì assume un odore maleodorante e un colore verdognolo dopo l’assunzione dell’infuso, cosa che succede in seguito al consumo di asparagi, non devi preoccuparti, perché la puzza dell’urina è dovuta unicamente alla scomposizione dell’acido asparagusico in zolfo volatile mentre è nello stomaco e non è provocata da altre cause.

Le nonne usavano questa tisana anche come ricostituente del tutto naturale e, fredda e con l’aggiunta di 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere, come efficace rimedio ai postumi di una sbronza e per ridurre gli spiacevoli sintomi provocati da “ peccati di gola ” occasionali.

Controindicazioni

Anche se gli asparagi e la loro acqua di cottura sono un toccasana per la salute della maggioranza delle persone, bisogna non farne un eccessivo consumo per non affaticare i reni e usare una particolare cautela se si è ipersensibili a vegetali appartenenti alla famiglia delle Liliacee ( tra cui  aglio, mughetto, cipolla, scaogno e porro).

È, invece, necessario astenersi del tutto dal consumo dell’ortaggio e della tisana di asparagi se si è allergici all’alimento e se si soffre di iperuricemia, nefrite, insufficienza e calcolosi renale e bisogna fare la stessa cosa in presenza di anuria,  albumina nelle urine e cistite.

Annaffiare le piante

Gerani fioriti con annaffiatoio vicino

Anche se non puoi assumere l’acqua di cottura degli asparagi o non ti va l’idea di ingerirla per il suo sapore poco piacevole, non buttarla via lo stesso, perché la puoi usare, come quella di altri ortaggi ad eccezione delle patate, per dare da bere alle piante.

Infatti, secondo gli esperti, l’acqua di cui si sono lessate o sbianchite le verdure è un “ elisir di lunga vita ” per i vegetali, perché, essendo ricca di nutrienti e di minerali, costituisce un ottimo fertilizzate a costo zero e sostenibile ambientalmente.

Se decidi di usarla per annaffiare le piante, assicurati che l’acqua sia priva di sale nel modo più assoluto e, ovviamente, aspetta che si sia raffreddata del tutto prima di adoperarla.

Io, su consiglio del mio giardiniere, riempio  di volta in volta un apposito innaffiatoio con l’acqua di cottura degli ortaggi e la impiego nell’irrigazione delle piante in vaso che posseggo con grande beneficio per le mie orchidee, stelle di Natale ed erbe aromatiche che in questo modo ricevono il nutrimento necessario a farle crescere sane e rigogliose.

Ho letto su Internet che alcuni utilizzano l’acqua di cottura degli asparagi nella preparazione di brodi, zuppe e risotti e per lessare la pasta senza sprechi idrici e in modo salutare, ma io sconsiglio di farlo, perché il suo sapore amarognolo, peraltro migliorabile se la si beve con l’aggiunta di limone o di zenzero, potrebbe modificare quello dei cibi e rovinarlo.

Non sprecare questo liquido “ di recupero ” dal gusto non proprio gradevole per berlo a vantaggio della propria salute e per irrigare piante ha senso, mentre non ne ha affatto il volerla utilizzare in cucina a tutti i costi con il rischio di compromettere il sapore e la buona riuscita dei piatti in cui la si impiega.

 

Credito foto intestazione: aka CJ per Flickr,com

Credito foto asparagi verdi: Pikist.com

Credito foto tisana di asparagi: 305 Seahill per Flickr.com

Credito foto gerani in vaso e annaffiatoio: Georgi Teodorov per Flickr.com

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