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Camogli

 

Un Week end al mare,  in autunno, può essere incredibilmente piacevole. Senza il caos estivo, senza la calca in spiaggia,  senza le code nei negozi e senza attese al ristorante.

Profumi inconfondibili nell’aria frizzantina, mare mosso, colori stupendi da cartolina.

Camogli è un borgo marinaro medievale in provincia di Genova, raggiungibile in auto uscendo al casello autostradale della limitrofa Recco. Un borgo che si affaccia sul golfo Paradiso, nella riviera ligure di Levante, caratterizzato da case alte e variopinte, ornate da tipici trompe l’oeil raffiguranti elementi architettonici quali cornicioni, balconi, fiori e persiane chiuse, che ingannano e incantano la vista. Un luogo romantico, immerso in una magnifica cornice naturale, che da secoli richiama i turisti di tutto il mondo.

Il suo centro si sviluppa intorno al porticciolo, dove attraccano i battelli turistici e i pescherecci.

Il Castello della Dragonara è l’antico castello sul mare, che domina il borgo ergendosi su di uno sperone roccioso a picco sul mare. Risale al XII secolo e fu costruito a difesa del paese dagli attacchi dei pirati, turchi e saraceni. Lungo i secoli venne poi utilizzato come prigione e in seguito come magazzino per le provviste.

Il cuore storico di Camogli, è l’antica isola medioevale su cui sorge la Basilica di Santa Maria Assunta, proprio sotto al Castello. La famosa passeggiata di Camogli si snoda per la maggior parte sul lungomare, e si sviluppa verso il centro a cui si collega con ripide scalinate.

La Spiaggia di ciottoli è perfetta per passare un po’ di tempo, respirando a pieni polmoni. Noi abbiamo preso l’aperitivo in un bar nei pressi e ce lo siamo gustato in riva al mare mentre i piccoli giocavano.

Da Camogli partono numerosi sentieri per escursioni nei dintorni, in particolare nel promontorio di Portofino. In un’ora di cammino, passando per la frazione di San Rocco si può raggiungere la vetta del Monte Portofino per godere della vista del Golfo di Genova. Sempre da San Rocco, si può scendere a Punta Chiappa, una lingua di pietra sul mare, su cui sorge il complesso difensivo, costruito verso la fine degli anni trenta e concepito come sistema antinave a protezione del golfo di Genova. Un sentiero scosceso collega Camogli alla baia di San Fruttuoso di Capodimonte, raggiungibile proprio soltanto a piedi o via mare.

Noi con i bimbi ancora un po’ piccoli abbiamo scelto un mezzo di trasporto che ci portasse fino a San Fruttuoso senza fatica…

abbiamo preso il battello e in circa 30 minuti abbiamo raggiunto la baia di S. Fruttuoso, che ospita una magica Abbazia risalente all’anno mille, incastonata in una profonda insenatura. Il chiostro superiore fu ricostruito nel XVI secolo per volontà di Andrea Doria, mentre nel 1562 fu costruito il torrione di avvistamento quadrato che tuttora domina la baia. L’abbazia fu in seguito abbandonata e utilizzata come abitazione. Nel 1933 fu restaurata dallo Stato Italiano e nel 1983 la famiglia dei Doria Pamphili donarono gli edifici e i terreni al Fondo Ambiente Italiano, che attualmente sta seguendo la ristrutturazione. Per questo motivo non abbiamo fotografie decenti e non ci siamo soffermati troppo sulla visita del complesso.

Nel 1954 sul fondale della baia è stata posizionata la statua del Cristo degli Abissi, alla profondità di 15 metri, meta imperdibile per chi ama le immersioni. Per questa sua caratteristica, a fine luglio si è  celebrato il gemellaggio di Camogli e Gressoney-La-Trinité, Comune valdostano devoto al Cristo delle Vette posto a 4167 mt di quota sul massiccio del Monte Rosa.

 

La cucina di Camogli è una cucina tipicamente Ligure. Piatti tradizionali, oltre all’inimitabile focaccia al formaggio, sono la Pizzata (una focaccia travestita da pizza, estremamente succulenta), la farinata di ceci, le “trofie al pesto”, i “Pansotti in salsa di noci”, le acciughe salate, e i Camogliesi, dei grossi bignè al cioccolato e rum.

Per chi si trova da queste parti nel mese di maggio, non può perdersi la famosa sagra del pesce, in cui per la frittura si fa uso di una leggendaria e gigantesca padella.

La sera, è rilassante passeggiare ascoltando le onde, alla luce flebile dei lampioni, cercando un posticino adatto per la cena. Un bel piatto di pesce fresco è il nostro obiettivo.

Noi alloggiamo all’hotel Cenobio dei Dogi perché la sua posizione è comodissima, proprio all’inizio della passeggiata, e offre ai suoi clienti un parcheggio interno privato che a a Camogli è un servizio  da non sottovalutare. L’accoglienza é premurosa, ma discreta.

La location è classica, curata e pulita. La vista dalle camere fronte mare è davvero suggestiva, soprattutto la sera.

Oltre alla magnifica vista dul mare, uno dei motivi che ci fa scegliere questo albergo è il buffet della colazione. È un dovere assaggiare tutto.

Quello che vedete è stato sfornato dalla cucina dell’albergo. Focacce , torte, biscotti, brioche, piccola pasticceria della tradizione…

Alzatevi presto perché non sarà una colazione mordi e fuggi.

 

Spero che questo nostro Week end non vi abbia annoiato, ma che vi abbia fatto venire voglia di fare un saltino in questo posto bellissimo, dove il mare è un’attrattiva anche fuori stagione.

Personalmente non vediamo l’ora di tornare, possibilmente in primavera…

A presto!

 

 

 

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