La Fabbrica delle Bontà a Frattamaggiore (Na): torroni, biscotteria e dintorni!

Alla Fabbrica delle Bontà di Frattamaggiore (Na) in questo periodo il prodotto di punta è sicuramente il torrone,  il dolce festaiolo per eccellenza, dal Natale alle feste di piazza: il  goloso dolce  di miele o zucchero e frutta secca e/o albumi dalla lunga cottura, anche fino a otto ore e oltre per la versione croccante, poco meno della metà per la versione morbida, spesso avvolto da fogli di ostia, la cui tradizione in Campania  è particolarmente radicata (famosi i torroncini prodotti nel Beneventano) fin dal tempo dei Romani.
Nel periodo della commemorazione dei defunti, nelle pasticcerie di  Napoli e dintorni, è in bella mostra un ulteriore tipo di torrone, il cosi detto "Torrone dei morti" o "'e murticiell" (I morticelli).
Non un torrone  classico, ma è un dolce di consistenza morbida (spesso data dalla  crema "alba" di produzione industriale a base di latte, zucchero e grassi vegetali non meglio identificati) venduto anche a fette e a base di nocciole, cioccolato, marzapane, castagne  o frutta candita, quasi sempre ricoperto di cioccolato scuro o bianco, con la forma di parallelepipedo o semicircolare, che può ricordare vagamente la forma di una bara.
                                                                          

Milena Bellomo, pasticciera, figlia e nipote di produttori artigianali di torrone, in questi giorni è indaffaratissima con la produzione di entrambi le versioni, in tanti gusti diversi, classici o più innovativi con cui fornisce anche altre attività,  ma trova qualche momento per permettermi di visitare il piccolo laboratorio annesso al grazioso negozio in cui vende i prodotti che produce e nel contempo mi racconta i suoi ricordi,  del nonno, che girava col suo furgoncino, non solo per le feste di piazza ma anche, a suo tempo, nei posti in cui arrivavano le tappe del giro d'Italia: lui stazionava anzitempo dove era previsto l'arrivo della tappa e coi suoi dolciumi, deliziava il pubblico in attesa.
Oggi le tecnica di lavorazione del torrone è per Milena è rimasta pressoché identica a quella dei tempi del nonno, tranne piccoli ammodernamenti tecnologici e miglioramento della qualità degli ingredienti, dalla frutta secca selezionata, al miele, al cioccolato.
                                                                              
La lunga cottura della massa di frutta secca e zucchero o miele (Milena usa miele di Brezzo) avviene ancora  nel paiolo di rame e viene poi stesa in apposite forme rivestite di fogli di ostie e  tagliata nella classica forma a lingotto.
Per il torrone dei morti, ha ridotto drasticamente la quantità di prodotto industriale in favore delle pasta pura di nocciola o pistacchio, ottenendo comunque un prodotto deliziosamente a morbido e scioglievole, che spesso  per scelta non ricopre di cioccolato, proprio per esaltare il gusto del prodotto di base, ma produce comunque anche il torrone dei morti classico, che è quello ricoperto di cioccolato.
                                                                               
Creano dipendenza i gusti alla nocciola, cioccolato castagne e rum, zuppa inglese; ma vale la pena di assaggiarli tutti, anche quello al pepe... sarà difficile poi capire quale sarà il preferito!
In produzione anche torroncini e pralineria di vari gusti, e biscotteria da the e da colazione (esclusivamente al burro, Corman nello specifico).
                                                                              
In altri periodi dell'anno non mancano la pasticceria secca della tradizione e sempre, anche una buona scelta di the, tisane e confetture.                                                                                 
Il tutto a prezzi più che concorrenziali, e per un'idea regalo dolce dolce, anche in eleganti confezioni da comporre a piacimento.
qui l'album completo.
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