Parigina

La parigina è una pizza rustica preparata con due basi, l’impasto della pizza e la pasta sfoglia. All’interno un caldo ripieno di prosciutto cotto, formaggio filante e passata di pomodoro. Una ricetta sfiziosa che si adatta ad essere servita come antipasto o piatto unico, dipende dalle quantità! L’origine del nome non è chiara, ma pare che questa ricetta sia stata inventata negli anni ’70 da una piccola rosticceria alle porte di Napoli. In realtà sembra che l’origine di questa particolare pizza sia molto più antico, e sarebbe da far risalire al tempo dei monsù. Ed esattamente come la pizza margherita, anche la pizza parigina è nata in onore di una sovrana. Il nome all’epoca era “p’ ‘a riggina” cioè “per la regina” . Il passo a “Parigina” fu breve!!!

La parigina è un piatto unico sfizioso e particolare, perché realizzata con due tipi diversi di pasta. La base, infatti, è impasto della pizza mentre la parte superiore, che ricopre il ripieno, consiste in uno strato di pasta sfoglia. All’interno dei due strati di pasta, un caldo ripieno composto da passata di pomodoro, prosciutto cotto e provola dolce filante.

Potete preparare questa pizza rustica in alternativa alla pizza, ma la parigina è buona anche fredda, sempre che avanzi, a merenda o a colazione, se preferite una colazione salata.

Un’idea sfiziosa per una pizza diversa dal solito? I pizza muffin, perfetti per la merenda.
  • DifficoltàMedio
  • CostoBasso
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura35 Minuti
  • Porzioni6 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti per la parigina

Per la base lievitata

  • 400 gFarina
  • 255 gAcqua
  • 10 gSale
  • 2 gLievito di birra fresco

Per la farcitura

  • 300 gPassata di pomodoro
  • 100 gProsciutto cotto (a fette)
  • 150 gScamorza (provola) (a fette)
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale

Per la finitura

  • 1 rotoloPasta Sfoglia (rettangolare)
  • 1tuorlo
  • 1 cucchiaioLatte

Preparazione della parigina

  1. Sciogliete il lievito di birra in un pochino d’acqua, prelevandolo dal totale. Versate la farina in una ciotola e fate la fontana. Aggiungete il lievito sciolto al centro e il sale sul bordo.

  2. Iniziate ad incorporare la farina e mano a mano aggiungete l’acqua. Lavorate alcuni minuti poi passate l’impasto sul tagliere di legno e impastate il composto per 10 minuti. Durante questa fase, ripiegate l’impasto su se stesso spingendo con il palmo della mano, non lo stiracchiate ne strappate. Il movimento deve essere quasi rotatorio, spingendo e ripiegando più volte. Alla fine dovrete ottenere un impasto liscio e morbido.
    Ungete leggermente una ciotola di vetro, sistemate l’impasto e copritelo con la pellicola trasparente.
    Lasciate lievitare per 1 ora a temperatura ambiente.

  3. Trascorso questo tempo, trasferite l’impasto in frigorifero per almeno 8-10 ore.
    Togliete la pasta dal frigorifero e lasciatela lievitare almeno 2 ore a temperatura ambiente.

  4. Stendete la pasta lievitata direttamente nella teglia leggermente unta d’olio extravergine di oliva, stendendola delicatamente fino a occupare l’intera superficie.

  5. Versate la passata di pomodoro in una ciotola, aggiungete un pizzico di sale e un filo d’olio extra vergine di oliva. Mescolate e versate in modo uniforme sulla base lievitata.

  6. Distribuite in modo uniforme le fette di prosciutto cotto e le fette di scamorza. Srotolate la pasta sfoglia e appoggiatela delicatamente sulla base farcita. Rimboccate i bordi, in questo modo durante la cottura il ripieno non uscirà. Mescolate il tuorlo con il latte e spennellate la superficie della parigina.

  7. Cuocete nel forno caldo a 180° per circa 40 minuti, se vedete che la superficie si scurisce troppo potete coprire la parigina con un foglio di alluminio. Una volta pronta, toglietela dal forno e lasciatela riposare alcuni minuti prima di servirla calda.

  8. La parigina si conserva alcuni giorni in frigorifero chiusa in un contenitore ermetico. Può essere anche congelata e passata in forno per renderla più fragrante prima di essere consumata. Io la conservo, già tagliata a pezzi avvolta nella stagnola, nel congelatore. Quando voglio mangiarne un pezzetto lo lascio scongelare e lo passo in forno alcuni minuti.

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Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.

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