Torta paesana brianzola a modo mio, senza latte, grassi, zuccheri aggiunti

Ad Ottobre sono food blogger ospite di Quidanoi  il blog delle Cooperative Agricole Nazionali, un network di negozi cooperativi che praticano la vendita diretta di prodotti agroalimentari. Il tema che mi è stato proposto per la ricetta del mese è “La cucina della tradizione”. Quale occasione migliore per proporre la mia torta in assoluto preferita?

La torta paesana è un tipico dolce della Brianza e dell’alto milanese, in alcune zone è conosciuta anche come torta di latte, torta di pane o torta nera. E’ un dolce “povero”, di origini contadine che serviva per smaltire il pane raffermo aggiungendo ciò che si aveva in casa. La ricetta spesso varia in base alle consuetudini della famiglia e molti uniscono scorze di cedro o arancia, biscotti, pan d’anice o altro.

Questa torta non può mancare nelle sagre di paese della zona della Brianza, in particolare quelle che si svolgono nel mese di ottobre ed in autunno.

Io ho messo a punto una mia versione personale sulla base della ricetta della nonna, ma in versione salutista.  Dalla sua la torta paesana ha l’innegabile vantaggio di essere a bassissimo contenuto di grassi perchè non contiene né olio né burro, Ho, inoltre, sostituito alcuni ingredienti con altri più salutari: il pane con il pane integrale (ma credo che in origine si usasse proprio quello!) e il latte vaccino con quello di mandorle in modo da renderla adatta anche agli intolleranti al lattosio e a chi, come me, preferisce evitare il latte. Ho inoltre completamente omesso lo zucchero perché secondo il mio palato questa torta è già dolce a sufficienza grazie agli amaretti e all’uvetta. Ai palati abituati al dolce, però, consiglio di aggiungere una piccola quantità di zucchero (rigorosamente integrale!), altrimenti potrebbe risultare non gradita. Teniamo però presente che ai fini della nostra salute dovremmo abituarci a dolci meno zuccherini e sfruttare la dolcezza naturale di alcuni alimenti. Un consiglio: assaggiate l’impasto prima di infornarlo!

Va detto che esiste anche una versione della torta paesana senza uova, ma io non la consiglio perché il risultato è un dolce estremamente “umido” e, se non si è abilissimi, si potrebbe anche correre il rischio di avere un dolce non perfettamente compatto.

 

torta paesana

Torta paesana brianzola (ricetta rivisitata) senza latte né zuccheri aggiunti

Torta paesana brianzola a modo mio, ricetta rivisitata senza latte né zuccheri aggiunti
 
Preparazione
Cottura
Tempo totale
 
Porzioni: 8
Cosa serve:
  • Pane casereccio semi-integrale raffermo, 280 g
  • Latte di mandorla, 1 lt
  • Amaretti di buona qualità, 140 g
  • Uova bio, 2
  • Cacao amaro in polvere 50 g
  • Uvetta, 60 g
  • Pinoli, 50 g + alcuni per decorare
  • Zucchero integrale di cocco o canna 50 g (facoltativo)
Come fare:
  1. Spezzate grossolanamente il pane e lasciatelo in ammollo per un'intera notte nel latte di mandorla.
  2. La mattina seguente mettete a bagno l'uvetta nell'acqua, mescolate il pane nel latte di ammollo fino ad ottenere una poltiglia completamente liscia senza agglomerati di pane e senza residui di latte (deve essere completamente assorbito dal pane).
  3. Accendete il forno e portatelo a 180°
  4. Con le mani sbriciolate gli amaretti nel pane ammollato, quindi amalgamate e aggiungete il cacao setacciato.
  5. Strizzate l'uvetta dall'acqua di ammollo e unitela all'impasto, aggiungete quindi i pinoli tenendone da parte qualcuno per decorare.
  6. In ultimo unite le uova (insieme allo zucchero se lo gradite).
  7. Mescolate nuovamente per amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti, quindi versate l'impasto nello stampo foderato di carta da forno.
  8. Decorate con i pinoli rimanenti, infornate e cuocete per 60 minuti in forno statico a 180°. Controllate la cottura con uno stuzzicadenti perchè in base al tipo di forno potrebbe essere necessario qualche minuto in più di cottura
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Pubblicato da Silvia

Sono Silvia, naturopata e, da sempre, appassionata di cucina. Questo blog nasce dalla volontà di dimostrare che una alimentazione sana non deve necessariamente penalizzare il gusto. Alimentarsi correttamente e secondo natura è una necessità e anche i buongustai saranno felici di scoprirlo.

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