Minestra di trippa e varzol (silene vulgaris)

Le erbe dei prati rappresentano vere e proprie “chicche culinarie” che i nostri nonni custodivano gelosamente. Io ho convinto mia zia Teresa a lasciarmi “in eredità” la ricetta della Minestra di trippa e varzol nel nostro dialetto, che in altri paesi chiamano anche “Sciupit”, o “fiori che scoppiano”, mentre loro nome in realtà è Silene Vulgaris, di cui si usano i germogli che spuntano all’inizio della primavera nei prati.
Conoscete e cucinate con le erbe dei prati?

Cucinare con le erbe spontanee:

Minestra di trippa e varzol (Silene Vulgaris)
  • Preparazione: 1 Ora
  • Cottura: 4-5 Ore
  • Porzioni: 6-8
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 1,5 kg Trippa di bovino
  • 500 g Verza
  • 100 g Lardo
  • 100 g Fagioli borlotti
  • 3 Coste di sedano
  • 3 Carote medie
  • 3 Patate medie
  • 2 spicchi Aglio
  • 1 Cipolle (grossa)
  • 2-3 Croste di Parmigiano
  • 3 Porri
  • 4 mazzetti Varzol o Sciupit (Silene Vulgaris)
  • 4 mazzetti Tarassaco
  • 1 ciuffo Biete da costa
  • 1 cucchiaio Doppio concentrato di pomodoro
  • 4 foglie Salvia
  • 1 mazzetto Prezzemolo
  • 1 rametto Rosmarino
  • q.b. Acqua
  • q.b. Chiodi di garofano
  • q.b. Cannella in stecche
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe

Preparazione

    1. Preparate un trito con lardo, cipolla, aglio, rosmarino e salvia. Soffriggete il tutto in una grossa pentola.
    2. Aggiungete la trippa e fatela rosolare appena con il soffritto. Unite i porri a fettine e continuate la cottura ” a secco”. A questo punto aggiungete il sedano, le coste, la verza e le carote tagliati a pezzetti, poi tocca a fagioli borlotti, varzol, tarassaco, prezzemolo e un cucchiaio di conserva di pomodoro
    3. Versate abbondante acqua  e aggiungete le spezie: 2-3 chiodi di garofano, una stecca piccola di cannella, sale e pepe. Non dimenticatevi le croste di formaggio grattugiato, doneranno un gusto speciale (grattate bene la superficie con un coltello e lavatele).
    4. Fate cuocere la minestra di trippa e varzol per 4-5 ore. Grazie Zia Teresa!

Note

Una cena a base di erbe spontanee

Pensate di dover organizzare una cena a base di erbe spontanee. Divertente vero? Iniziamo dall’aperitivo: torta salata con ortiche e cicoria, frittelle di borragine e timo, crostini con paté di melanzane e mentuccia. Passiamo ai primi, risotto ai fiori, ravioli di borragine e ricotta, tagliolini zafferano e asparagi selvatici. E il secondo? Rotolo di frittata alle erbe e formaggio, polpettone ripieno di borragine e spinaci. Come può mancare il dolce? Torta al cioccolato fondente, lavanda  e timo, crostata con marmellata di more e malva o lavanda, macedonia di frutta e fiori.

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Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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