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Come pulire la bigiotteria in modo corretto per farla splendere e durare a lungo

Credo che sia quasi impossibile trovarne una donna che non ami i bijoux e al giorno d’oggi è diventata una consuetudine per le persone di sesso femminile acquistare collane, braccialetti, orecchini, spille e anelli in materiali e metalli non preziosi, accessori moda indispensabili per poter completare il proprio abbigliamento e valorizzare il look di ognuna ad un costo contenuto.

Ma anche i gioielli fantasia possono sporcarsi e perdere l’originaria brillantezza e necessitano di cure per non farli rovinare rapidamente: vediamo oggi come si deve pulire la bigiotteria nel modo corretto in modo da evitarne l’ossidazione e il deterioramento precoce e mantenerla  come nuova il più a lungo possibile.

Col tempo, purtroppo, l’ossidazione, causata da umidità e fenomeni di condensa in casa, è inevitabile, ma facendo una corretta manutenzione e una periodica pulizia dei tuoi bijoux, potrai evitare che scuriscano presto e indossarli per anni e anni fino ad arrivare…..a stufartene. 😉

Devo premettere che la bigiotteria al giorno d’oggi  viene realizzata nei materiali più disparati (purtroppo alcuni non sono lavabili) e proprio per questo è necessario sapere quali sono quelli presenti nel monile che vuoi trattare ed attenerti alle indicazioni per produttore o del negoziante (io, quando compro questi accessori, mi comporto come quando acquisto capi di abbigliamento e chiedo sempre come si devono pulire).

Infatti i vari trattamenti che ti consiglio in questo post hanno efficacia in linea generale, ma non sono adatti a tutti i materiali in cui sono costruiti gli accessori di abbigliamento.

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Ti consiglio pertanto di valutare attentamente l’idoneità di ogni rimedio caso per caso e, nel dubbio, fai una prova su una parte nascosta del gioiello per assicurarti di non danneggiarlo.

Se noti anche piccole alterazioni sulla superficie della parte non visibile trattata, desisti dal fai da te e non rischiare di rendere inutilizzabile il tuo gioiello fantasia.

Come pulire la bigiotteria nei modi appropriati

Vediamo i rimedi della nonna più efficaci per trattare e pulire i bijoux al meglio e senza l’uso di detergenti aggressivi che potrebbero renderli opachi o far perdere loro la patina originale e l’eventuale strato di protezione.

Per prima cosa occorre spolverare accuratamente l’accessorio, passandolo con un pennello a setole morbide (io uso quello per la cipria con le setole di tasso per la superficie intera e uno da trucco più piccolo per pulire bene interstizi, cavità e pieghe) e, una volta tolta bene la polvere i i residui di sporcizia, puoi passare alla pulizia vera e propria.

Il sapone di Marsiglia, il detergente neutro per bambini e la saponaria (io adopero quella della Use per lavaggi a mano, più delicata del prodotto da usare in lavatrice) non sono prodotti aggressivi e li preferisco agli altri per pulire in tutta sicurezza la bigiotteria e gli accessori di abbigliamento in genere, sempre che  siano lavabili.

Fai sciogliere un po’ di uno dei detergenti in acqua tiepida e immergerci dentro l’oggetto (se è resistente  all’acqua) e lasciarlo in ammollo per qualche minuto prima di sciacquarlo con cura.

Puoi anche bagnare un panno pulito di microfibra con la soluzione, passarlo bene e delicatamente sull’oggetto e poi asportare il sapone con uno straccio morbido inumidito e strizzato.

Perle finte di tipi diversiPer pulire le perle finte (sono molto delicate ed è facile scheggiane la vernice e provocare la formazione di piccole crepe se non si usa cautela) spesso presenti nei gioielli fantasia, usa sapone delicato o shampoo neutro diluito in acqua e passalo molto leggermente su ogni sferetta con un panno di daino.

Poi asciugale con uno straccio ricavato da un tessuto di lana che non rilasci pelucchi o con la stoffa morbida impiegata per costruire le custodie delle scarpe di pregio.

Un prodotto eccezionale per igienizzare, smacchiare e lucidare i metalli in genere ed altri materiali (ed utilissimo in parecchie faccende  di casa) è il dentifricio, particolarmente efficace nel pulire non solo le superfici piane dei gioielli, ma anche gli intarsi presenti su anelli, bracciali, ed altri bijoux fantasia diventati neri.

Metti un po’ di dentifricio bianco e privo di microgranuli ( i minuscoli granelli potrebbero graffiare le superfici si cui li applica) su un vecchio spazzolino da denti a setole morbide e strofinalo delicatamente sull’oggetto, insistendo su eventuali macchioline, piccole ossidazioni, parti annerite e facendo attenzione a non graffiarne la superficie.

Lascialo agire, se ti sembra il caso, pochi minuti e poi sciacqualo sotto il getto d’acqua fredda e lucida l’articolo di bigiotteria con un panno pulito e morbido.

Anche il bicarbonato di sodio, efficace e sicuro pure sull’alluminio verniciato assai usato attualmente nei pendenti degli orecchini per renderli leggeri,  è una sostanza valida per pulire la bigiotteria ossidata, diventata scura e macchiata.

Sciogline un cucchiaio in una ciotola di acqua tiepida, immergici dentro l’oggetto (sempre che il materiale in cui è fatto lo consenta), lascialo in ammollo per 5 minuti e poi sciacqualo e asciugalo bene.

Con l’ammollo si ottengono i migliori risultati: quasi sempre si riescono a mandare via chiazze e patine di sporco (dovute anche al contatto col sebo cutaneo di chi indossa i bijoux) e la bigiotteria trattata in questo modo riacquista luminosità e ritorna all’antico splendore.

Ma, se hai dei dubbi e temi che la permanenza nella soluzione possa in qualche modo provocare danni, adoperalo sullo spazzolino da denti alla stessa maniera del dentifricio come indicato sopra.

In ogni caso il bicarbonato non va usato sul legno e sulla plastica.

L’aceto bianco è un ottimo rimedio naturale fai da te e, oltre a rimuovere efficacemente lo sporco, igienizza e fa brillare la bigiotteria: aggiungine un cucchiaio in una ciotola di acqua tiepida, bagna con la soluzione un panno di microfibra o cotone, strizzalo e strofina con delicatezza l’oggetto che vuoi pulire prima di asciugarlo e lucidarlo.

L’aceto non diluito è particolarmente indicato per eliminare la ruggine dai monili, ma devi avere l’accortezza di passarlo molto rapidamente e con delicatezza (non usare, invece, la Coca Cola, efficacissima nel combattere le ossidazioni favorite dalla presenza di acqua e ossigeno, ma corrosiva e non adatta a questo tipo di articoli).

Dico subito che cerco sempre di evitare sostanze aggressive nella pulizia periodica dei bijoux in genere, ma devo ammettere che  il succo di limone e l’alcol denaturato hanno una certa efficacia, specie se si tratta di pulire oggetti in ottone e di rame.

Fai, comunque, sempre una prova su una parte nascosta prima di usarli (mai insieme e sempre diluiti in acqua) come indicato sopra e poi sciacqua molto accuratamente il monile prima di passare alla lucidatura.
Collana e braccialetto in pietra dura agata blu striata

E’ bene evitare l’uso del limone e dell’alcol in presenza di pietre dure: per fare risplendere i gioielli con pietre incastonate, infilate o incollate, puoi passare ripetutamente la polpa cruda di pomodoro (senza i semini) sull’oggetto.

Poi, come al solito, sciacqualo, asciugalo bene e lucidalo.

Alcune persone adoperano anche una pastetta di acqua e sale fino, ma io evito di farlo, perché il sale è una sostanza troppo aggressiva e potrebbe rigare la superficie dei metalli, lasciando degli antiestetici segnetti, pressoché impossibili da mandare via in seguito.

Per i bijoux d’argento o argentati, segui le istruzioni dei post su come pulire argento, Sheffield e Silver Plated e i suggerimenti per la pulizia dell’argentone e dell’alpacca.

Nel caso dei gioielli fantasia non serve usare appositi prodotti chimici inquinanti e costosi e puoi benissimo adottare i rimedi che ti ho indicato, ma trovo che in certi casi sia piuttosto utile adoperare il pulitore a ultrasuoni per gioielli, efficace e molto pratico (ce ne sono vari modelli in commercio e i prezzi di un apparecchio non professionale variano dai 10 ai 60 euro).

Dopo la pulizia, è importante fare asciugare completamente i bijoux, prima di riporli, assieme a bustine di gel di silice (il sale igroscopico serve a eliminare l’umidità e a prevenire la muffa nei piccoli luoghi chiusi), in portagioie e contenitori adatti, come le scatole delle scarpe con coperchio  che io riciclo, rivestendole e abbellendole con carte fantasia, per renderle piacevoli a vedersi e adatte a tale uso.

Per fare in modo che i metalli non si scuriscano in breve tempo, puoi spennellarli con dello smalto trasparente per unghie o, meglio ancora, con un top coat, che, una volta asciutto, formi un film protettivo sulla loro superficie.

Ti devo, però, fari presente avvisare che bisogna fare molta attenzione ad applicarne solo uno strato sottilissimo, ricoprendo anche i più piccoli spazi in modo che la pellicola che creerà sia omogenea, invisibile e priva di antiestetiche increspature.

Ultimo ma basilare consiglio: non aspettare che la tua bigiotteria sia molto sporca per deciderti a pulirla, ma prenditene cura fin dal momento dell’acquisto per fare in modo che si mantenga  splendente e come nuova il più a lungo possibile.

 

Se vuoi sapere come fare la corretta manutenzione di gioie e oggetti di casa in metalli diversi, dai un’ occhiata anche a:

Credit photo intestazione: cjnzja for Flickr.com

Credit photo perle: Werbe Fabrik for Pixabay

Credit photo agata: babylass for Pixabay

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