Coppette yogurt greco e frutti di bosco

Per la rubrica Gustolight

 

Adoro lo yogurt greco e se devo fare dei dolci lo uso spesso. Specialmente quello con 0%, almeno posso ogni tanto concedermi uno strappo alla regola light.. Oggi vi racconto come ho fatto queste coppette ai frutti di bosco e yogurt greco, un dessert al cucchiaio semplice, ma light che ho adorato. Io ho aggiunto 4 cucchiai di zucchero di canna, ma se valutate poco dolce questa crema allora mettetene uno o due in più. Provate e fatemi sapere cosa ne pensate

 

coppa yogurt greco e frutti di bosco
coppa yogurt greco e frutti di bosco

 

Ingredienti:

  • 250g di frutti di bosco (freschi o surgelati)
  • 300g di yogurt greco 0% di grassi
  • 200 ml di latte
  • 2 cucchiaini di agar agar o 3 fogli di colla di pesce
  • 4 cucchiai di zucchero di canna
  • 200g di oro saiwa

 

Procedimento:

  1. Lavate in acqua corrente i frutti di bosco (se usate quelli surgelati seguite le istruzioni per lo scongelamento).
  2. In un pentolino unite i frutti di bosco(lasciandone qualcuno per la guarnizione) con il latte e tritateli con il frullatore ad immersione, aggiungete lo zucchero e l’agar agar (se utilizzate la colla di pesce dovete tenerla a bagno in acqua fredda e aggiungerla in seguito).
  3. Ponete il pentolino sul fuoco e portate ad ebollizione il composto mescolandolo di continuo.
  4. Appena avrà raggiunto l’ebollizione toglietelo dal fuoco e lasciate intiepidire (se utilizzate la colla di pesce strizzatela dall’acqua fredda e unitela al composto caldo. Mescolate fino al completo scioglimento e poi fate intiepidire).
  5. Unite lo yogurt greco alla crema ai frutti di bosco. Amalgamate con una spatola.
  6. Sbriciolate i biscotti e distribuiteli nel fondo delle coppette, quindi versate sopra uno strato di crema ai frutti di bosco e sopra questa altri biscotti sbriciolati. Procedete a strati fino a colmare le coppe (io in questo caso i biscotti li ho messi solo nel fondo)
  7. Riponete in frigo per due ore circa. Decorate con il resto dei frutti di bosco che avete messo da parte.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.