Letture gustose parte 332

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Tutti sanno che cos’è, tutti l’hanno assaggiato e continuano a ripetere lo stesso rito ogni dicembre. Il panettone sembra non avere segreti: la sua massiccia diffusione da supermercato uccide quel senso di mistero dal quale di solito nasce la curiosità. Invece, il compagno fisso del Natale serba non poche sorprese per chi ama andare oltre il primo morso. L’autore si propone di saziare gli appetiti cultural-gastronomici sul dolce natalizio di Milano, facendo luce sulle sue origini, su che cosa queste hanno a che fare con un aiutante del cuoco di Ludovico il Moro, con un giovane falconiere della casata Atellani, con una suora di nome Ughetta. E, siccome le leggende sono interessanti, ma la storia è un’altra cosa, qui si svela anche quando è nata l’usanza del “pane grande”, quando ha cominciato a chiamarsi panettone e si enumerano le ipotesi sul perché. Anche il panettone di oggi, nonostante si mostri impudicamente agli sguardi in tutte le vetrine natalizie, ha i suoi lati misteriosi da indagare. Per esempio, perché, contrariamente ad altri dolci, non si prepara mai in casa; come funziona la sua produzione nelle grandi aziende; quali sono i suoi maestri indiscussi nell’ambito della pasticceria artigianale e come fanno a conferire alle loro creature quella lievitazione e quella morbidezza che ne sono la cifra inconfondibile.

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