Letture gustose parte 144

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“Ci sono molte ragioni per essere grati a Pino Cuttaia. Nell’attuale circo Barnum della cucina la sua relazione con il mondo appare nuova, autentica, cristallina. Una sorta di nuovo umanesimo, il suo, che da quell’estremo di terra sciliana, Licata, ha saputo raccontare una storia diversa, evocativa: tanto da fare del suo ritorante, La Madia, una destinazione immancabile. Da Cuttaia non si va solo per il piacere della buona cucina: attraverso i suoi piatti si entra in relazione con un sistema complesso di gesti, di memoria e di vicende umane che non può prescindere dal contesto. I suoi piatti volano alto, in tema di fantasia e creatività, ma ciò che li compone trae origine da percorsi, da ricordi, da sguardi e profumi che nascono all’interno del suo territorio. Anche questi sono ingredienti; e il cuoco, di tutto questo, è narratore”. (Dalla prefazione di Marco Bolasco)

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