Un arrosto speciale per iniziare il 2017!

Eccoci alla fine di un anno che se da un lato è stato molto pesante, dall’altro mi ha permesso di rinforzarmi e di sentirmi più sicura di me in qualsiasi situazione…. Quindi lo devo ringraziare questo 2016. Duro e inflessibile ma anche forgiante e ricco di spunti per temprarsi nella palestra della vita.

Un pochino per gioco ma anche molto per divertimento ho deciso di accogliere il nuovo anno con tutti gli accorgimenti propiziatori e beneaugurali che fanno parte delle tradizioni e delle culture popolari di vari paesi. E facendo una ricerca ho scoperto che molte delle tradizioni della mia famiglia si intrecciano con mondi, religioni, costumi le più diverse possibili. Questo mi fa porre una domanda… ma mia madre come faceva a saperle queste cose senza internet e senza altri strumenti social come ai giorni nostri? Resterà un mistero…

Allora cominciamo!

Come accogliere questo 2017? Poiché tutti noi vogliamo un anno dolce e ricco di doni preziosi il primo giorno dell’anno introduciamo cibi dolci sulle nostre tavole. In particolare datteri, fichi, uva fresca e uva passa ma anche verdure di quelle dolci come la zucca, i finocchi, le carote, i fagiolini e non trascuriamo i semi, di sesamo o di papavero o di zucca, a simboleggiare la fertilità e prosperità con cui vorremmo essere accompagnati nel nuovo anno.

Capodanno è il momento ideale per pensare e fare i collegamenti tra ciò che speriamo e ciò che… mangiamo. Mentre auspichiamo di andare incontro ad un anno felice, possiamo fare in modo di mangiare cibi “felici”. In questa nuovo giorno possiamo celebrare la creazione del mondo facendo del nostro meglio per aiutare a salvare il pianeta. Iniziare un nuovo anno assicurandosi di essere gentili con tutti gli esseri viventi ha già una marcia in più.

Una pietanza ricca sicuramente è l’arrosto… e allora perché non riproporre un buonissimo arrosto con del sugo ma totalmente cruelty-free?

Per l’arrosto di cavolfiore:

    1 intero cavolfiore (intero a simboleggiare l’inizio dell’anno)
    1 chilo di piccole patate rosse
    1 finocchio fresco
    1 grossa cipolla di Tropea + 1 mazzetto di cipollotti di Tropea o altro
    12/15 carote di vario colore (ho trovato le viola)
    2-3 rami di rosmarino
    1 mazzetto di prezzemolo
    2/3 spicchi di aglio tritato
    Sale
    Olio evo
    Paprika
    2/3 cucchiai di tahina

Per il sugo:

    1 cipolla bianca
    1 spicchio d’aglio
    8/9 funghi
    Olio evo
    Brodo vegetale
    1 manciata di lenticchie rosse
    2/3 manciate di anacardi sbucciati
    Rosmarino, basilico, prezzemolo tritati
    1 pizzico di noce moscata
    Sale e pepe

Per prima cosa dovete preriscaldare il forno al massimo.

Togliete le foglie dal cavolfiore e mettetelo in una grande teglia da forno lasciando la parte tonda in alto (il capo… d’anno)

Tagliate le patate a metà con tutta la buccia, il finocchio a fettine, i cipollotti di tropea in due, l’aglio sbucciato e tritato. Mescolate tutte le verdure con 2/3 cucchiai di olio evo, sale, pepe e le erbe che più avrete piacere di aggiungere. Versatele intorno alla “testa” di cavolfiore.

In una terrina a parte mescolate un cucchiaio di olio d’oliva, 1 altro spicchio di aglio tritato, la salsa tahin, e la paprika. Spennellate il composto sopra il cavolfiore e se vi avanza sulle restanti verdure.

Coprite con della carta argentata e mettete in forno a cuocere.

Le verdure saranno pronte quando saranno morbide, potete fare la prova della forchetta.

Mentre la vostra pentola di arrosto (VEGANO) si sta cuocendo in forno cominciate a preparare la salsa con cui accompagnerete l’arrosto. D’altronde, nessun arrosto non è accompagnato da una salsa… e noi non siamo da meno.

Fate bollire le lenticchie e gli anacardi nel brodo vegetale per circa 20 minuti.
In una padella, fate rosolare la cipolla in olio d’oliva per qualche minuto, aggiungete l’aglio e i funghi puliti (potete usare anche quelli surgelati), e cuocere per altri 2-3 minuti.
Unire infine tutti gli ingredienti e frullate sinchè non avrete un sugo a vostro piacimento più o meno liquido. Io lo preferisco molto denso, quasi una cremina che accompagnerà le fette del cavolfiore e le verdurine arrosto.

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