Trenette con caviale di salmone, aneto e scorza di kaffir lime

trenette con caviale di salmone, aneto e kaffir lime

Oliver Queen/FrecciaVerde (Justin Hartley): “Qualsiasi giornata pensi di aver avuto, credimi, la mia è stata peggio!” Tess Mercer (Cassidy Freeman): “Oh, cos’è successo? Il jet da Parigi ha tardato? Il caviale non era abbastanza rosso?” dalla serie televisiva Smallville, 9^ stagione episodio 17

      Credo che sia una delle paste più veloci da fare, con dispendio di energie al minimo sindacale. Ma è il gusto che sorprende! Il connubio fra l’aneto e la scorza di kaffir lime è assolutamente incredibile. Sono due elementi profumatissimi e molto aromatici, ma uno non esclude l’altro, anzi si amalgamano perfettamente.

      Dopo tanto tempo che lo rincorrevo sono finalmente riuscita a trovare il kaffir lime fresco, e non me lo sono fatto scappare. E non c’è nemmeno bisogno di fare giri strani, l’ho preso online e in Italia, in uno dei miei siti preferiti che vende frutta e verdura particolari.

     Per quanto riguarda il caviale di salmone, si trova tranquillamente anche al supermercato a prezzi più che abbordabili, non stiamo parlando di caviale Osetra o caviale Beluga del Mar Caspio! E ne basta veramente poco per due persone.

INGREDIENTI:

per 2 persone

  • 160 g di trenette
  • un vasetto di uova di salmone da 50 g
  • una noce di burro
  • una manciata di foglioline di aneto
  • 2 kaffir lime
abbinamento vino
  • Prosecco di Valdobbiadene

PROCEDIMENTO:

     Premessa: ma il kaffir lime, o combawa, cos’è? E’ un agrume, nome scientifico Citrus Hystrix dall’origine incerta, ma attualmente coltivato nel sud-est asiatico, principalmente in Thailandia e Vietnam. E’ un albero estremamente spinoso, per quello il nome Hystrix, cioè istrice. Ha un fogliame estremamente folto, infatti la parte dell’albero più utilizzata nei piatti Thai sono proprio le foglie, che essendo molto carnose o vengono pestate nel mortaio o tagliate a julienne sottilissima, oppure lasciate in infusione e poi eliminate. Si usano per lo più le foglie perché il frutto è un agrume estremamente acido, quindi si fa fatica a usarlo, anche se devo dire che ne ho messo qualche goccia su del pesce crudo e non mi ha dato assolutamente fastidio.

     Io che non amo i gusti troppo acidi l’ho mangiato tranquillamente. Ha un aroma molto marcato, sembra quasi un incrocio fra lime, cedro e bergamotto, non saprei nemmeno io come definirlo. Le foglie le compro già da qualche anno essiccate, e le uso spesso per le marinate, ho già messo molte ricette con questo ingrediente sul mio blog. Amo molto i frutti aromatici e profumati, mi danno un’impressione di immediata freschezza. Basti pensare che il suo olio essenziale è molto usato in profumeria. Un frutto molto potente, ma grande un terzo di un limone! Ho provato a metterlo vicino a uno dei miei limoni, che non erano certo giganteschi, ma a confronto col frutto sembrano giganti!

01-limone vs kaffir lime

     Ma è tempo di andare alla ricetta….

1° e unico step: cuociamo la pasta e serviamo

     Velocissima: pentola con acqua sul fuoco, quando bolle saliamo e mettiamo la pasta e aspettiamo che arrivi a cottura. Stiamo parchi col sale perché il caviale di salmone è molto saporito. Mentre aspettiamo che cuocia tagliamo sottilissimo l’aneto. Io l’ho piantato nel mio giardinetto degli aromi, e raccoglierlo fresco vuol dire godere appieno di sapore ma soprattutto profumo! Prendiamo una ciotola dove condiremo la pasta e ci mettiamo il burro in pezzettini piccoli per mantecarla. Si può tranquillamente sostituire il burro con un ottimo olio EVO.

     Una volta che la pasta è cotta, la scoliamo, la mettiamo nella ciotola col condimento, la cospargiamo di aneto e mescoliamo bene. Impiattiamo, e solo a questo punto aggiungiamo il caviale di salmone. Se lo aggiungiamo mentre mescoliamo rischieremmo di romperlo e ridurlo in pezzettini o poltiglia, è molto morbido. E adesso una grattata della profumatissima scorza del kaffir lime. Ovviamente si può sostituire col lime, di più facile reperibilità e più aromatico del limone, ma una volta nella vita questo particolare agrume va assaggiato perché davvero molto particolare.

     La prima cosa che colpisce è il profumo: fresco e piacevolissimo. E il sapore non è da meno. La prima forchettata che assaggiamo regala consistenze inusuali: la morbidezza e sapidità del caviale di salmone, la callosità della pasta, che va cotta rigorosamente al dente, la scivolosità del condimento, e i profumi intensi e particolari dell’aneto e del kaffir lime, che regalano anche gusti intensi ed esotici. E pensare che la base è una semplice pasta al burro!

02-trenette con caviale di salmone, aneto e kaffir lime

03-trenette con caviale di salmone, aneto e kaffir lime

04-trenette con caviale di salmone, aneto e kaffir lime

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