Tiramirouge, tiramisù rosso e nero del Moulin Rouge

La sfida MTC di questo mese è davvero speciale!
Si parla di Tiramisù, il dolce italiano più conosciuto e amato al mondo.
A proporre il tema è stata la mitica Susy, che essendo non solo un’ottima cuoca, ma anche un’appassionata di film ha proposto di legare la nostra produzione dolciaria al mondo del cinema e alle sue icone di sensualità. Stavo quindi iniziando a scervellarmi sul da farsi, quando la radio all’improvviso ha passato la canzone Lady Marmalade nella versione della grande Patti Labelle e mi si è accesa la lampadina: Moulin Rouge! Questo bellissimo musical che risale ormai al 2001, diretto dal grande regista Baz Lhurmann, non soltanto mi aveva lasciato a bocca aperta per la colonna sonora fatta di grandi successi pop reinterpretati per l’occasione, ma anche per le scenografie pazzesche della Parigi di inizio Novecento, dove gli artisti bohémien trascorrevano le giornate a scrivere poesie e a sorseggiare assenzio. E soprattutto per l’affascinante Satine interpretata da Nicole Kidman. Lei, il diamante splendente del Moulin Rouge, frivola e sofferente, maliziosa e ingenua, seduttrice e sfuggente, si meritava senza alcun dubbio di diventare la musa del mio tiramisù. Che per l’occasione è stato ribattezzato Tiramirouge.
Ho subito pensato ai colori dominanti, rosso e nero, quelli tipici del Moulin Rouge. Li ho ottenuti abbinando melagrana, frutto stagionale dalle sfumature deliziose, e cioccolato fondente. Ma non un fondente qualsiasi: quello al gusto di peperoncino, che dà quel pizzicorino magico in più. E chissà, magari anche un effetto afrodisiaco.
Sempre per rendere omaggio al film ho poi scelto di utilizzare l’assenzio, debitamente diluito (almeno 1:3) e di servire il tutto con la zolletta infuocata che richiama uno dei modi più tipici di berlo.
Una ciliegina sulla torta… davvero molto, molto difficile da fotografare.

Nota importante è l’uso della pate à bombe, in modo da pastorizzare le uova e rendere salubre questo tiramisù. Ho utilizzato la ricetta del chimico Dario Bressanini, che nel libro “La scienza della pasticceria” propone un metodo molto interessante e semplice da preparare: il rischio di salmonella nelle uova è tutt’altro che trascurabile, parola di biologa.
Insomma, parlare di questo non sarà sexy, ma è necessario, per il resto, ecco a voi la ricetta. E preparatevi per un can-can di sapori.


Ingredienti per 4 persone

10 savoiardi
500g di mascarpone
60g di tuorlo d’uovo (3 uova medie)
85g di zucchero
55g di acqua
100g di cioccolato fondente al peperoncino
2 melagrane
assenzio
zucchero in zollette
alcol 95°

Preparare la pate à bombe: pesare i tuorli in un recipiente d’acciaio, aggiungere acqua e zucchero semolato, mescolare gli ingredienti. Accendere il frullatore e iniziare a montare. Posizionare poi il contenitore su di una pentola riempita per 1/3 di acqua da portare a ebollizione.
La base del contenitore non deve toccare l’acqua bollente altrimenti i tuorli si scaldano troppo.
Continuare a montare controllando con termometro la temperatura, che deve arrivare a 85°C. A questo punto togliere il contenitore ed immergerlo in acqua e ghiaccio, così da raffreddare velocemente, sempre mantenendo il frullatore in azione per non smontare il composto. Portare a temperatura ambiente e mettere in frigo per almeno 2 ore.

Terminato il raffreddamento, sempre con le fruste elettriche montare il mascarpone, in modo da incorporare aria il più possibile, quindi aggiungere poco alla volta la pate à bombe.

Preparare la bagna: spremere 1 melagrana e mezza, in modo da ottenere più succo possibile.
Al succo, misurarlo e unire circa 1/3 di assenzio, per preparare la bagna.
Preparare delle ciotoline da servizio. Passare nella bagna i savoiardi, fare uno strato sotto.
Aggiungere qualche seme di melagrana (la mezza avanzata) e pezzetti di cioccolato al peperoncino, non troppo piccoli.
Coprire con abbondante crema al mascarpone, decorare con semi di melagrana e altri pezzetti di cioccolato al peperoncino.

È possibile servirlo con al centro una mezza zolletta bagnata nell’alcol a 95° e accesa con un accendino (per questa operazione utilizzare una pinza, per evitare di scottarsi).
Servire subito, prima che la fiamma si spenga.

Con questa ricetta patecipo alla 61esima sfida MTC

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