#TASTE2016 @LACUCINADIAZZURRA

Beh che dire…ogni volta che la data si avvicina dico a mio marito “no…andrò solo il sabato a fare un giro poi la domenica facciamo altro” e invece non verrei più via da tanto splendore!!! 
Quest’anno molti più espositori, circa 320, dove fino allo scorso anno c’era l’area ristorante hanno messo altri espositori, spostando il  bar fuori nell’area cultural-gastronomica presieduta da Davide Paolini cofondatore di Taste e conosciuto a molti come il Gastronauta. 
I temi di dibattito sono stati molti dal panino diventato ormai simbolo dei pranzi take-way riuscendo a conquistare la strada delle eccellenze, dal gourmet al vegan, poi il dibattito sull’olio ExtraVergineD’oliva con Vissani dove si è parlato di quanto questo prodotto sia attaccato da truffe e contraffazioni e quanto noi dovremmo proteggerlo cercando di far conoscere all’estero il nostro prodotto di estrema eccellenza.
Insomma molti temi sono stati trattati e tutti a sostegno del made in italy e delle eccellenze italiane che ci rendono sempre più fieri di essere italiani.

Nella prima foto un assaggio degli allestimenti, molte delle zone sono state addobbate con pezzi meravigliosi di Riccardo Barthel, come questo vecchio lavabo, arricchito dal verde delle piante aromatiche; sparse ovunque queste cassette in legno che ricordano le vecchie cassette dove venivano messe le mele dopo la raccolta addobbate con piantine varie, spaventapasseri a rappresentare la natura dei “campi”  all’interno del Taste!
E’ ormai un tema ricorrente, se vi ricordate anche ad Expo si è parlato tanto della valorizzazione del mondo che ci circonda e degli spazi che occupiamo, pensando addirittura ad orti in verticale, orti ovunque pur di seminare e mangiare ciò che la terra ci offre e anche a Taste il tema era questo, un po’ come un grido verso noi “Mondo” a dirci “Svegliatevi!!!! La Terra è vita non possiamo continuare a maltrattarla ma dovremmo farne tesoro”. 
Beh molti di questi produttori che esponevano a Taste la amano, e amano i prodotti che producono, gran parte dei salumi sono privi di additivi e conservanti, come i prodotti di “Mannori” la loro mortadella di Prato presidio Slow Food, ottenuta da animali alimentati con cereali non con OGM. L’artigianalità e il rispetto della tradizione permette di ottenere pasta di ottima qualità come nel caso del “Pastificio dei Campi Gragnano“, la filettatura a mano, la leggera salatura, la lenta maturazione dei filetti, l’asciugatura e la delicata affumicatura a la Ficelle sul fuoco di legno rendono il salmone di “Coda Nera” l’esclusivo sapore del tempo. Sono rimasta colpita dalle bottiglie di “Kohl” un’azienda del Sudtirol produttori di succhi di mela speciali, usando questa come base e variandoli ai gusti dell’Alto Adige, come ai fiori di sambuco, alla menta rotondifolia, al mirtillo nero, alla carota, alla pera per diventare dissetanti aperitivi analcolici dalla freschezza straordinaria. Ho assaggiato il gelato con l’olio, in realtà è un modo per esaltare il gusto di quest’ultimo, perché la freschezza del fiordilatte rende più nitido il sapore di tanta eccellenza. Sono stata poi rapita dal sapore pungente e deciso del Castelmagno, un formaggio prodotto seguendo la tradizione come l’utilizzo delle fascere di legno, la maturazione sotto siero e la stagionatura nelle antiche cantine di pietra come fa l’azienda “La Poiana“. Passeggiando nella nuova aerea il profumo di ricordi antichi mi ha attratta, l’azienda “Caccia e Corte” di Castefiorentino, artigianale, familiare, dove i sughi vengono fatti con 5 lunghe ore di cottura, facendo sudare lentamente il soffritto, questo è ciò che li rende differenti dai prodotti della grande distribuzione e posso garantirvi che si sente!
Ad un certo punto mi sento chiamare era Alessandra con lei siamo andate ad assaggiare il tanto decantato Gran Kinara (Le Fattorie Fiandino) l’unico formaggio al mondo a lunga stagionatura prodotto con caglio vegetale e non animale. L’altro loro prodotto che mi ha conquistata è stato il burro, sia neutro che salato, un burro spalmabile reso così pregiato per la bontà della materia prima e le fasi di lavorazioni controllate con la massima cura. Le panne ottenute per centrifuga dal loro prezioso latte piemontese vengono lasciate riposare ben 72 ore prima di diventare burro. Non potevo non assaggiare quel capolavoro che ogni anno fotografo dell’azienda “La Casearia” il formaggio erborinato ricoperto da mirtilli rossi essiccati dal nome “Ubriaco d’amore”,la dice lunga….Questo formaggio vaccino a latte crudo con evidenti infiltrazioni di vino, affinato in vino e vinaccia di Amarone della Valpicella DOC ha un sapore particolarmente intenso e avvolgente, decisamente divino!
Ho conosciuto un’azienda di riso “Zaccaria” di Biella dove fanno risi speciali e rigorosamente autoprodotti in tutte le fasi della filiera, rendendo ben 11 tipi differenti di riso. Per finire sono passata ad addolcirmi il palato da “La Molina“, dove è sempre un gran piacere soffermarsi, ho assaggiato solo due tipi di cioccolata, ma nel momento in cui il senso gusto ha dato l’input al cervello sono rimasta incantata 15 minuti!!! Il primo che ho sentito un cioccolatino alla salvia caramellata e pepe bianco che, vi giuro, dicendo così non ci si può credere, ma è una cosa stratosferica, il secondo che ho assaggiato è stato un cioccolatino fondente al vino, che ha al suo interno non il liquido odioso che ti cola ovunque, ma bensì una gelatina di vino….posso solo dirvi segnatevi il nome dell’azienda e correte a far scorte, perché qualunque cioccolatino proverete andrete sul sicuro, fidatevi!!!
Come non potevo non passare da Agricola del Sole, ogni anno vado a trovarli perché i taralli come li fanno loro, posso dirlo?, non ce n’è per nessuno, ma anche perché hanno sempre salse e vellutate nuove da sperimentare!!! Grazie Pasquale è sempre un piacere rivederti!!!
Questo è stato il mio Taste, sempre ricco di grandi incontri, nuovi contatti e degustazioni sempre piacevoli! 
Grazie Firenze e grazie a Davide Paolini fondatore di Taste, il salone delle eccellenze!

Ma….un grazie speciale va a Edoardo Nardin per i suoi “ritratti” a mano libera in quel quadro ci siamo anche noiiiiiii io e mio marito guardate un po’… riuscite a trovarci???
Vi lascio con questa foto che…parla da sola, grazie Alessandra Mannelli!!!

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