Tartufamisù

Tamara Tamara, tu lo sai che a me queste cose non le devi fare! Finché proponi quelle torte favolose da lasciarci sopra gli occhi, quelle che ti ci devi organizzare almeno una settimana prima, io sono tranquilla che tanto so che al massimo posso sbavare davanti alle foto sul computer, che solo l’idea di provare a farle mi fa salire l’ansia da prestazione.
Ma se mi proponi una delizia sciué sciué come questi tartufini di tiramisù, di quelle che, nel momento stesso in cui le pensi, le hai già fatte, tanto sono veloci, io non ho scampo… DEVO FARLE!!! 

Il guaio è che se le faccio, poi mi tocca pure mangiarle. Certo, non da sola, ma comunque sono ‘na botta da niente ai buoni propositi di mangiare in maniera bilanciata e morigerata… eeehhhh, come soffro!!! ;-P
Con queste dosi ce ne escono una ventina, dipende da quanto si fanno grandi e quanti se ne mangiano strada facendo :-D

I tempi lunghi di realizzazione dipendono solo dalla necessità di far riposare l’impasto in frigo, una prima volta per poter meglio lavorare le palline, e una seconda volta quando le palline sono formate, per poterle passare meglio nel cacao. Io ho trovato comodo preparare l’impasto la sera in modo da lasciarlo in frigo tutta la notte, riprenderlo la mattina dopo, formare le palline e poi far riposare i tartufini ancora un’oretta. Se si va di fretta, si può agire di freezer.
Piccola annotazione a margine, per quando li rifarò: non ci vedrei male un goccino di liquore, magari di rum ;-)

  • 250 g di mascarpone bio
  • 100 g di zucchero a velo
  • 2 cucchiaini di caffé solubile diluiti in un cucchiaio di latte tiepido (o 1/2 tazzina di caffé stretto stretto)
  • 1 cucchiaino di rum (facoltativo)
  • 10 savoiardi (o forse 11 o 12, dipende) di farro bio
  • cacao amaro in polvere q.b.

Sbriciolare finemente i savoiardi, o col mixer, o col metodo della nonna: mettendoli in un sacchetto di plastica alimentare e usando il mattarello come rullo compressore :-D Io ho usato il rullo compressore e li ho polverizzati piuttosto finemente. Tenere da parte.
Mescolare il mascarpone con lo zucchero. Ho usato le fruste elettriche, come suggerisce Tamara, e ho avuto un attimo di panico quando mi stavo rendendo conto che il mascarpone stava impazzendo, nel senso che ha rischiato di diventare burro, come quando si monta troppo a lungo la panna. Mi sono fermata in tempo, e ho concluso che, per non rischiare, in futuro userò il tradizionale cucchiaio di legno.

Aggiungere il caffé, eventualmente mescolato al rum se lo si volesse mettere, e amalgamare.
Aggiungere i savoiardi sbriciolati fini fini e amalgamare. Regolarsi dalla consistenza se non sia necessario aggiungere uno o due savoiardi in più. A me 10 sono bastati.
Livellare, coprire con pellicola a contatto, mettere in frigo alcune ore, meglio tutta la notte.

[CATSeggio mode: ON]
E tra una sbriciolata, un’impastata, un’attesa e un’arrotolata, capita che ti venga voglia di scrivere un’email alla musa ispiratrice della ricetta per farle sapere cosa stai facendo, ed è così che scopri che… opperdindirindina! pure lei sta facendo lo stesso!!! :-D

 
[CATSeggio mode: OFF]

Riprendere l’impasto ben solidificato e formare le palline, agendo piuttosto velocemente ché l’impasto si ammorbidisce facilmente, quindi rimettere le palline in frigo un’oretta.

Passarle nel cacao, metterle ognuna in un pirottino di carta e conservare in frigo fino al momento di servirle.
Sono semplicemente da URLO!!! 

E per restare in tema di tartufi, che ve ne pare di questo bel tartufino???

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