Scamporella: l’inimitabile picnic bucolico della collina Cesenate

Scrivo questo post ancora con gli occhi sognanti per la serata di giovedì 7 luglio trascorsa insieme a 4 carinissime food-bloggers di ifood: Giulia (Kappa in Cucina), Valentina (occhi ovunque), Chiara (la cucina dello stivale), Alice (RicetteVegolose).
Nata da un’idea di Andrea Cappelletti all’interno della proprietà di Enrico Giunchi, la Scamporella ha da subito avuto un enorme successo perché penso che porti con sé 3 caratteristiche vincenti: 

magia

rispetto per la tradizione 

profondo orgoglio romagnolo.

Se vi aspettate di parcheggiare la macchina a pochi metri dal vostro tavolo dove passerete la cena vi sbagliate. 
Innanzitutto perché a Scamporella ci si arriva con un trattore (e solo Dio sa quante risate vi farete lungo il tragitto in salita). 
Scesi dall’insolito mezzo di trasporto fili perpendicolari al cielo addobbati di mutande bianche che svolazzano al vento e simpatiche ragazze vestite ad hoc vi daranno ufficialmente il benvenuto e vi faranno catapultare in un’altra realtà.
Ma la cosa che vi lascerà senza fiato saranno i tantissimi cestini da pic-nic con palloncino bianco annesso che vi inviteranno a recarvi al vostro ulivo e a sedervi su di una coperta bianca stesa a terra. 
Quest’anno una ulteriore novità a Scamporella: lo sponsor ufficiale è l’affermata azienda Le conserve della nonna che, con il suo packaging speciale, impersonifica il tema del pic-nic in toto.
I cuscini a scacchi bianchi e rossi nei quali (sono stra-sicura) vi adagiarete comodamente per contemplare le stelle, riprendono la trama della tovaglietta all’interno del cestino di vimini. 
Le conserve della nonna ha indetto per l’occasione anche il concorso #ilmiopicnic: si partecipa caricando una foto a tema picnic direttamente sul sito ilmiopicnic.it. In palio ci sono 100 forniture composte da un mix di prodotti Le conserve della nonna!
 All’interno del vostro cestino troverete tutte le leccornie previsto dall’aperitivo:
uno spalmabile firmato Le conserve della nonna, salamini bio e formaggio, pane toscano tagliato a fette, muffins salati e spianatine, insalata di farro in barattolo con verdure di stagione, patatine vi faranno da ottima compagnia mentre sorseggiate un (due, tre, quattro…il bere è illimitato!) buon calice di vino Terre Giunchi.
Tra una chiacchiera e l’altra, l’atmosfera si farà sempre più onirica. All’imbrunire si accendono le lanterne sopra di voi e non vi resterà che proseguire la cena abbandonati al suono della musica che rilassa anche l’anima più tesa.
Le scamporelline senza alcuna invadenza vi serviranno una zuppa fredda al pomodoro,  una lasagnetta vegetariana al pesto, misticanza aromatica con fiori eduli, salsiccia alla brace con patate al forno e la crema dolce in vasetto.

Io quella sera ho capito il motivo per cui la Scamporella è il picnic a cui tutti si ispirano. 
Ma l’originale rimane l’originale.
Come in tutte le cose.
Grazie di cuore alle mie adorate Manuela Bonci  (che anche questa volta ha scattato foto S.P.E.T.T.A.C.O.L.A.R.I) e Barbara Maraldi per il gradito invito.
A Giulia, Chiara, Valentina, Alice per la compagnia. Senza di voi non sarebbe stata la stessa cosa. 
A Scamporella, MMS Agency a Le conserve della Nonna.
Un applauso speciale ad Enrico ed Andrea, che hanno saputo ideare una realtà magnifica, valorizzando un luogo di bellezze, delizie e sogni.
Io, grazie a voi, ho già vissuto il mio sogno di mezza estate!


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