Ricciarelli di Siena

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Fare, progettare. Idee che arrivano improvvise. Messaggi per tenersi compagnia, da un treno, alla fermata della metro. Quei “E se..?” che aprono possibilità come si aprono le mani che per troppo tempo sono state chiuse a pugno, come si aprono le braccia per accogliere chi si aspettava da tempo o solo per proteggere quando fuori fa troppa paura.

Rivedere il futuro come un foglio bianco su cui scrivere, ricordando di quante volte ti sei stranita di come si faccia a non desiderare qualcosa e lottare per averlo. Ripensare a quante volte ti sia chiesta che fine facciano le emozioni che non si vivono, gli attimi che non si colgono, i treni che si lasciano passare, gli aquiloni che si perdono nel cielo; chiedersi se toccheranno mai le stelle, se le vedranno, anche solo per un attimo, o se si perderanno tra le nuvole.

E farsi altre promesse, non scritte, non pronunciate, ma custodite in fondo al cuore, per non sciuparle.

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Comincio l’anno in dolcezza, ripartendo dal bianco, dal profumo delle mandorle e della vaniglia. Riparto con quel glicine che è il colore del bistrot dei miei sogni.

RICCIARELLI

INGREDIENTI per circa 20 ricciarelli (ricetta di Patrizia – Andante con gusto)

250 g farina di mandorle (io ho preferito macinare da sola le mandorle, per averle meno fini)

250 g zucchero semolato

50 g albumi a temperatura ambiente

zeste di mezza arancia e mezzo limone

semi di una bacca di vaniglia

150 g zucchero a velo per la finitura

 

Se utilizzate mandorle intere, passatele al mixer con parte dello zucchero, in più riprese per evitare che possano scaldarsi e cacciare l’olio. Se, invece, utilizzate la farina di mandorle, mettetela direttamente su una spianatoia, mescolandola allo zucchero semolato. Formare una fontana e al centro e aggiungere gli albumi, leggermente sbattuti, le zeste e i semini di vaniglia. Mescolare, raccogliendo, mano a mano, anche la farina di mandorle e lo zucchero. Mescolare il tutto fino ad ottenere un panetto ben amalgamato. Avvolgere con pellicola trasparente e far riposare in frigo almeno un’ora.

Accendere il forno a 200°C. Versare lo zucchero a velo in una ciotola. Riprendere il panetto dal frigo, ricavare delle piccole palline, appiattitele col palmo della mano, dando una forma leggermente ovale, e passatele nello zucchero a velo. Disporre su una teglia ricoperta di carta da forno e far cuocere per circa 6-8 minuti ( o 10 minuti, come nel mio caso).

Sfornare e lasciare raffreddare.

 

NOTE

  • Per la formazione dei ricciarelli, potete seguire le indicazioni di Patrizia, che lo spiega in maniera precisa.
  • Il riposo può andare da un’ora fino a qualche giorno. Io ho preparato l’impasto 4 giorni prima di formarli e cuocerli. Il riposo permetterà ai sapori di amalgamarsi meglio.

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