REFERTO GASTROSCOPIA: impariamo a leggerlo!

Avete dei problemi che vi possono ricondurre alla celiachia?

Avete fatto i classici esami del sangue e siete risultati positivi agli anticorpi della celiachia?

Parlando con il vostro medico di fiducia, Vi è stato probabilmente consigliato di eseguire la tanto odiata gastroscopia per confermare o meno la diagnosi di celiachia. Scavando dentro voi stessi/e, avete trovato tutto il coraggio possibile e siete andati a fare anche la gastroscopia.

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Andate a ritirare il referto e….NON CI CAPITE NULLA!

Beh, tutto nella norma.

Anche io quando sono andata a ritirare il mio referto, sono rimasta ferma immobile a fissare il foglio cercando di capire ed interpretare ciò che era scritto. Insomma, la cosa che più mi premeva, ovviamente, era capire “la sentenza finale”.

Quindi, niente paura: qui di seguito vi elenco la classificazione di Marsh, in modo da fare un po’ di chiarezza e imparare a leggere meglio il vostro referto.

Innanzitutto è bene sapere che la classificazione di Marsh si basa sul tessuto prelevato ed analizzato durante la biopsia intestinale.

La mucosa intestinale si può presentare:

  • normalevilli e microvilli non hanno subito alcun danno;
  • atrofia parziale di grado I: vi è la presenza di almeno 25 linfociti per 100 enterociti;
  • atrofia parziale di grado II: vi è la presenza di almeno 25 linfociti per 100 enterociti e una iperplasia delle cripte intestinali;
  • atrofia parziale di grado IIIvi è la presenza di almeno 25 linfociti per 100 enterociti, iperplasia delle cripte e atrofia dei villi. A sua volta il grado III si suddivide in:
    • IIIa: atrofia lieve dei villi;
    • IIIb: atrofia subtotale dei villi;
    • IIIc: atrofia totale dei villi.
  • atrofia totale dei villi di grado IV: atrofia totale dei villi, meno di 30 linfociti per 100 enterociti ed assenza dell’iperplasia delle cripte.

Questa classificazione è importante per capire fino a che punto il glutine abbia intaccato o meno il nostro intestino.

Ad ogni modo, qualunque sia il vostro grado di malattia, ad oggi l’unica soluzione è la terapia alimentare senza glutine. Basteranno infatti circa sei mesi (qualche mese in più o qualche mese in meno a seconda del grado di infiammazione) per poter tornare con una situazione di normalità, con i vostri villi belli arzilli e la vostra mucosa felice e contenta… ma soprattutto riuscirete a garantire l’assorbimento di tutti quei nutrienti che prima veniva a mancare.

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Vi consiglio, comunque, di farVi seguire sempre da uno specialista. In particolare, nella vostra città, vi consiglio di individuare il Centro Celiachia più vicino a voi, che sarà in grado di seguirvi al meglio.

Successivamente ai primi esami di follow-up, è consigliabile un controllo dietetico nutrizionale almeno una volta ogni sei mesi.

Gli esami di controllo sono importanti per capire se si sta seguendo correttamente la dieta senza glutine e, laddove ci sono delle lacune o delle complicanze, andarle a risolvere.

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Infatti, i primi sintomi che si possono ripresentare, se non si segue adeguatamente la dieta senza glutine, sono gonfiore, meteorismo, bruciore di stomaco, diarrea e stanchezza.

Se volete sapere il centro celiachia più vicino a Voi o se volete consigli, ecc… scrivetemi usando il form sottostante:

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