QUICHE DI SPINACI E SMERIGLIO {A META’ STRADA TRA LA FRANCIA E LA PUGLIA}

Correva l’anno 2012…

Christian aveva pochi mesi, era un bambino paffutello – non ho mai più avuto ricordo di Lui così in carne se non di quel periodo – e se ne stava buono buono nel passeggino con il cappellino rosso e la tutina a righe, una sorta di marinaretto in miniatura per intenderci. Giravamo nelle stradine di Alberobello, affascinati dai Trulli che dal loro candore emanavano una boccata di aria fresca in un’estate torrida; stare in spiaggia di mattino dopo le 11:00, con i bambini piccoli, era a dir poco impensabile, e così quel giorno bypassammo la spiaggia per una gita nell’entroterra. 
Eravamo circondati da una bellezza rurale senza eguali, ne restai estasiata. 
Ci fermammo a pranzo in uno dei tanti localini del posto. Ebbi il piacere di apprezzare una cucina di mare fusion agreste che mi lasciò esterrefatta. Mare e campagna che si fondevano in un tripudio di sapori eccezionali. Assaggiai uno smeriglio con gli spinaci che avrebbe potuto placare i desideri culinari del più esigente gourmet. 
Fu la ns prima vacanza familiare in Puglia, ne restammo affascinati. Location mozzafiato, gente affabile ed aperta, una genuinità indiscutibile sotto ogni punto di vista: la Sig.a Maria di Matera che sotto l’ombrellone portava i tarallini al finocchietto selvatico e li distribuiva a tutti i vicini di ombrellone e che a pranzo tirava fuori teglie di pasta al forno quasi fosse il pranzo della domenica, resterà per sempre uno dei ricordi più esilaranti di quella vacanza. Era una donna ruspante come non ne avevo mai conosciute prima di allora. Quando arrivammo in spiaggia il primo giorno, senza neppure conoscerci ci accolse con un “buongiorno” a gran voce che ancora mi rimbomba nelle orecchie. Io ero impicciata tra borse, passeggino, Christian che a malapena gattonava, Giada che dall’alto dei suoi 4 anni e mezzo voleva mostrare subito al mondo intero le sue doti di tuffatrice…insomma, il delirio più totale. La Sig.a Maria dopo 20 secondi al massimo prese Christian in braccio e Giada per mano:
Signora li porto a fare una passeggiata a riva, sistemateVi pure che noi torniamo tra 10 minuti.

Inutile dire che mi prese un panico senza precedenti, una perfetta sconosciuta mi aveva preso i bambini e se li stava portando con se…e loro, i miei bambini, che di solito non volevano stare con nessun altro al di fuori dei familiari, stavano andando con la Sig.a sconosciuta senza batter ciglio, Giada con la manina stretta a Lei manco la conoscesse da quando era nata e Christian che sfoderava i suoi miglior sorrisi…fui sul punto di gettare tutto in terra e corrergli dietro, ma arrivò mio marito che mi fermò, mi disse che da quelle parti “è così che si fa”, che le Signore di una certa età aiutano le ragazze più giovani, che non dovevo preoccuparmi perché data l’età prima che potesse scappar via con entrambi i bambini Lui ci avrebbe messo poco a raggiungerla…l’altra vicina di ombrellone, la Sig.a Olga di Milano, si intrufolò nel discorso (molto meno ruspante di Maria), si alzò, si presentò, mi rassicurò dicendomi che erano 20 anni che andava in vacanza in Puglia e che aveva conosciuto Maria nei primi anni di soggiorno su quella spiaggia:

Credo che al mondo non esista persona più pacifica della Maria. Stia tranquilla…che dice, ci diamo del Tu?!…quì Ti daranno tutti del Voi anche se sei giovanissima, ma il fatto che Tu abbia dei figli Ti annovera il diritto di esser trattata con un certo riguardo, anche se sei una trentenne il Voi è doveroso, sei già una Donna con marito e figli e quindi intoccabile!…chì non siam mica a Milan!

Mi tranquillizzai…la Sig.a Maria diventò un punto fermo di quei giorni in Puglia. Una sorta di spalla su cui contare in quella prima vacanza estiva da mamma bis.

Insieme a mio marito restammo talmente colpiti da quei luoghi da pensare di trasferirci, comprare una masseria e farne una maison d’hotes. Una maison d’hotes perché in quello stesso periodo mi ero avvicinata allo stile decorativo Francese e Provenzale, pensai che una fusione Francia-Puglia sarebbe stata la chiave del mio progetto!. 

Coincidenze della vita, proprio la passione per lo stile decorativo Francese, mi portarono in partenza per quella vacanza, a fermarmi in edicola per prendere una rivista da leggere in viaggio alternativamente al mio libro. Quella rivista era Vivere Country…un’annetto dopo sarei diventata la foodwriter&foodphotographer proprio di quella rivista pubblicata sia in Francia che in Italia.
Tornata a casa, a metà strada tra la Puglia e la Francia, replicai il connubio smeriglio con gli spinaci;  stavolta la fusion la feci io però, inserii gli ingredienti di quel piatto che mi ricordava i Trulli, in una tipica preparazione Francese. Il risultato della Quiche di Spinaci e Smeriglio mi piacque a tal punto da meritarsi un posto d’onore nel mio storico quadernone-ricettario.
Il sogno della maison d’hotes Pugliese è stato ormai accantonato, la mia vita familiare e professionale ha preso sbocchi inaspettati, però ogni volta che preparo questa Quiche, ripenso alle emozioni vissute in quel periodo fatto di sogni.
sogni sono da sempre il motore motivazional-trainante della mia vita.
QUICHE DI SPINACI E SMERIGLIO
INGREDIENTI per 8 persone - tortiera da cm 28 di diametro (la mia è di LeCreuset)
Per la pasta:
200 gr di Farina tipo 00
100 gr di Burro freddo a dadini
50 ml di Acqua ghiacciata
5 gr di Sale
Per la farcia:
250 gr di Smeriglio fresco
100 gr di Spinaci freschi (al netto degli scarti)
6 Uova
50 gr di Parmigiano grattugiato
250 ml di Crema di Latte fresca
Sale e Pepe q.b.
TEMPI di Preparazione/Difficoltà/Costo:
Tempo di lavorazione 30’
Tempo di cottura 40’
Tempo di riposo 30’
Difficoltà bassa
Costo a porzione euro 1,10
PREPARAZIONE:
Ponete nel mixer il burro con la farina ed il sale e procedendo ad impulsi mixate il tutto velocemente sino ad ottenere un composto sabbioso.
Travasate il composto sulla spianatoia leggermente infarina e formate un cratere al centro del quale porrete l’acqua ghiacciata che seguirete ad impastare velocemente senza surriscaldare troppo l’impasto.
Date la forma di un disco ed avvolgete con pellicola.
Fate riposare per 30’ in frigo.
Intanto sbattete le uova con sale, pepe, parmigiano e crema di latte.
Tritate finemente a coltello gli spinaci e riducete in dadolata lo smeriglio.
Trascorso il tempo di riposo della pasta, rilavoratela velocemente, stendetela sottilmente con il matterello e foderatevi una tortiera precedentemente imburrata.
Bucherellate leggermente il fondo della pasta e disponete sopra gli spinaci e poi il pesce.
Coprite con il composto di uova e cuocete per 40-50’ in forno preriscaldato statico a 180°C.
*Consiglio: Prima di porzione la quiche attendete almeno 30’ affinché possa rassodarsi e non frantumarsi al taglio.

Al prossimo racconto commestibile,
A.

Cenerentola – I sogni son desideri ♪

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