Piparelli al vino cotto


Ricchi di mandorle e profumati di spezie i piparelli sono un dolce prelibato tipico del reggino e del messinese. Il nome deriva probabilmente dall’ultima fase di cottura che un tempo avveniva all’interno delle stufe a legno che sembra fumassero come pipe. Ma c’è chi pensa che sia dovuto anche all’utilizzo delle diverse spezie tra cui il pepe nero ( una delle tante varianti comunque ).
La ricetta originale prevede lo strutto, io però l’ho sostituito con l’olio. In più ho aggiunto il vino cotto che rende i biscotti ancora più aromatici e le nocciole.
Ingredienti
400 gr di farina
100 gr di zucchero di canna
1 uovo
100 gr di mandorle e nocciole tostate
70 ml di olio d’oliva
2 cucchiaio di miele di zagara
buccia di mandarino calabrese grattugiata
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di cannella e di chiodi di garofano in polvere
100 ml di vino cotto ( ma dipende da quanto ne assorbe la farina )

Preparazione

In una ciotola inserite tutti gli ingredienti, ad eccezione della frutta secca e del vino cotto. Ricordate che il miele va sciolto a bagnomaria. Iniziate ad impastate aggiungendo il vino cotto a filo. Quando l’impasto è omogeneo aggiungete le mandorle e le nocciole e amalgamate bene il tutto.
Formate adesso dei filoni ed infornateli a 175° per 20 minuti circa.

Una volta pronti tagliate i piparelli in fette trasversali spesse  che farete asciugare in forno alla temperatura di 160° per dieci minuti, prima da un lato e poi dall’altro. Questa fase serve a dare più friabilità ai biscotti.
Noi li gustiamo in compagnia di un vino liquoroso, come il marsala o lo zibbibbo. L’ideale resta comunque il Greco di Bianco.




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