Pane senza impasto o no knead bread (di Jim Lahey)

  

Quella che segue è una ricetta meravigliosa: un pane strepitoso che si realizza in poche mosse, una lunga lievitazione e la cottura in una pentola di coccio con il coperchio o in una comune pentola dai bordi alti (senza ovviamente pezzi in plastica) Il diametro deve essere di 22 centimetri.

L’ho visto preparato dalla bravissima Laura ne sono rimasta conquistata.
Fare il pane è davvero un’arte e, spesso, richiede una conoscenza approfondita delle tecniche della lievitazione; tuttavia, quando ci si trova dinnanzi ad una ricetta così semplice bisogna proprio provarci.
Confesso di essere davvero soddisfatta del risultato e penso che questa bella pagnotta non sia che la prima delle tante che preparerò, magari aggiungendo ingredienti golosi come olive, pomodori secchi, noci ecc, ecc…
La ricetta originale è di Jim Lahey, celebre panettiere americano che, si dice, abbia imparato l’arte a NAPOLI.
Quindi, se volete vedere come si realizza questa meraviglia seguitemi e, in poche mosse e pochissima fatica, lo prepareremo insieme.
Ingredienti:
-450 grammi di farina 00
-3 grammi di lievito di birra fresco
-1 cucchiaino  di miele
-1 cucchiaino di sale
-360 ml di acqua tiepida
-poca semola per spolverare piano di lavoro e superficie della pagnotta
Cottura: 20 minuti in forno preriscaldato a 220° nella pentola coperta e 15 minuti alla stessa temperatura senza coperchio
Difficoltà: bassa
Costo: basso 

Preparazione: in una ciotolina sciogliere il lievito di birra in due dita dell’acqua prevista per la ricetta.
Mettere la farina in una grande ciotola, aggiungere il sale, il miele,  l’acqua senza lievito ed amalgamare gli ingredienti velocemente.
Inserire quindi l’acqua nella quale avete sciolto il lievito e impastare.

Coprire la ciotola con la pellicola e fare lievitare per 18/20 ore.
Ovviamente, quando fa caldo, le ore di  lievitazione si riducono: impastando il pane alle sei del pomeriggio, alle otto della mattina successiva l’impasto è lievitato e si possono dare le due pieghe necessarie.
Quando la prima lievitazione è conclusa,

spolverare un canovaccio con la semola e rovesciarvi l’impasto, allargarlo leggermente ottenendo un quadrato e ripiegare le due basi verso il centro.

Fare lo stesso con i lati opposti.

Per compiere questa operazione consiglio di infarinarvi le mani con la semola, visto che la pasta è morbidissima, ma anche elastica (caratteristica che facilita l’operazione).

Prendere un  tagliere o un vassoio e, con l’aiuto del canovaccio, rovesciarvi il pane (in questo modo le pieghe rimangono sotto, come necessario).
Coprire con un secondo canovaccio e fare lievitare ancora tre ore.
Passato questo tempo scaldare il forno e inserire la pentola, aspettare un quarto d’ora ed estrarla con l’aiuto di due presine perchè sarà caldissima.
Rovesciarvi l’impasto facendolo scivolare, così facendo le pieghe rimarranno sopra.
Spolverare la superficie del pane con la semola, coprire con il coperchio ed infornare per venti minuti: quindi, togliere il coperchio e proseguire la cottura per un altro quarto d’ora, sino a che la superficie della pagnotta è bella dorata.
Sfornare, estrarre dalla pentola capovolgendola e lasciarla raffreddare su una gratella. 
Siamo stati bravi, vero?

Il pane è pronto, profumato e buonissimo. Durerebbe anche qualche giorno, ma c’è sempre chi se lo spazzola allegramente… Vabbè… Lo rifaccio.
Baci, Cristina.

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