Pan brioche allo yogurt senza burro


La pazienza 
è ciò che nell’uomo
più somiglia al procedimento
 che la natura usa nelle sue creazioni.
(Honoré de Balzac)
Viviamo in un mondo impaziente che corre ad alta velocità. Viviamo nel mondo del  tutto e subito, dell’usa e getta, dei social, delle fotocamere digitali, delle notizie istantanee, degli acquisti on line e delle scelte immediate. I nostri memo sono sempre sincronizzati alla prossima scadenza, al prossimo impegno. Un mondo in cui  è sempre più difficile trovare qualcuno che abbia la capacità di aspettare, senza fare nulla in quel lasso di tempo che divide il prima dal dopo. La lamentela di tutti, me compresa, è la mancanza di tempo eppure siamo le stesse persone che abbiamo smesso di regalarci ogni tanto un dolce far niente, di godere dell’arte della sana pigrizia. Riempiamo, anche solo cinque minuti di attesa, con il cellulare in mano sfogliando Instagram o Facebook, giocando a qualche videogame o chattando. Lo facciamo continuamente, basta osservare una sala d’attesa o la fermata di un bus. Colmiamo tutti i tempi morti come se non fosse più possibile, solamente aspettare. Il dolce sapore dell’attesa, la virtù della pazienza sono diventati ormai privilegi per pochi. La pazienza, che con i suoi tempi lunghi così  distanti dall’affanno della routine quotidiana ci consente di attendere la maturazione delle cose che più ci interessano, che a volte sono anche le più belle. Tanto si può fare in poco pochissimo tempo, soprattutto quando abbiamo dalla nostra l’aiuto della tecnologia, ma le cose migliori rimangono quelle che facciamo senza fretta, senza controllare il tempo che scorre, quando decidiamo di regalarci calma e tranquillità. E come per tutto anche in cucina tante cose buone, anzi ottime, si possono produrre con poco tempo, ricette veloci e gustose, ma come per tutte le cose speciali anche in cucina ci sono preparazioni che necessitano al contrario di tempi lunghi. E tra tutti, in assoluto, i lievitati sono quelli che hanno un bisogno totale di dedizione, di calma, di pazienza, di tranquillità, di attenzione e di coccole, ma ci ripagano in sofficità e sapore. Come questo  meraviglioso pan brioche allo yogurt senza burro. 

Ingredienti
Per il poolish
70 ml di latte fresco
50 gr di zucchero semolato
50 gr di farina manitoba
2 gr di lievito di birra disidratato
Per l’impasto
200 gr di farina  manitoba
150 gr di farina di farro
125 gr di  yogurt alla vaniglia 
1 uovo bio
2 cucchiai di miele di acacia
2 cucchiaini di estratto di vaniglia 
40 ml di olio evo
3 gr di sale 
Inoltre 
latte per spennellare
Procedimento
Iniziate preparando  il poolish, in una piccola ciotola unite la farina, il lievito e il latte appena tiepido in cui  avrete sciolto lo zucchero, mescolate con una forchetta e poi  coprite  con della pellicola da cucina, lasciate fermentare per circa  un’ora. (dipenderà ovviamente dalla temperatura che avete in casa). Il poolish sarà pronto quando il volume sarà raddoppiato e noterete numerose bollicine sulla superficie. Trascorso questo tempo, in un’altra ciotola mescolate lo yogurt, il miele, l’estratto di vaniglia e l’uovo, quindi andate ad aggiungere questo composto  nella ciotola della planetaria dove avrete già inserito il resto delle farine e il poolish. Accendete la planetaria a velocità 2 con il gancio a foglia, fate prendere corpo all’impasto e poi passate al gancio ad uncino, aumentate la velocità e portate l’impasto ad incordatura. Alla fine unite il sale e per ultimo l’olio, a filo. Continuate ad impastare fino ad ottenere, come sempre per la pasta brioche, un impasto lucido ed elastico. Coprite la ciotola della planetaria con della pellicola e attendete che l’impasto raddoppi il suo volume, tenendolo in un luogo caldo. Ci vorranno un paio di ore circa. Trascorso questo tempo rovesciate l’impasto sulla tavola e dividetelo in tre parti uguali, fate ad ogni pezzo delle pieghe di forza e poi formate tre palle con la tecnica della pirlatura. Rivestite uno stampo da plum cake da 26 x10 inseriteci le tre brioche,  coprite con un telo di cotone e tenete al caldo per la seconda lievitazione attendendo fino al  raddoppio, un’ora  circa.  A questo punto spennellate il vostro pan brioche con del latte ed infornate in modalità statica a 180° per 25 minuti.  (Gli ultimi 5 minuti abbassate la grata del forno di una tacca).  Mi raccomando non cuocete per un tempo maggiore ne soffrirebbe la sofficità della brioche. Calcolando che i forni non sono tutti uguali vi consiglio di fare la prova stecchino dopo 20 minuti. Il bastoncino di legno deve uscire asciutto. Non appena  sfornerete il pan brioche spennellate nuovamente con del latte e poi lasciatelo raffreddare su una gratella per dolci. Aspettate che sia tiepido prima di tagliarlo a fette. Come per tutti i lievitati, l’aria è il loro grande nemico, per cui conservate il pan brioche a temperatura ambiente ben chiuso in una busta per alimenti. In questo modo resterà un paio di giorni  perfettamente morbido e soffice, oppure potrete tagliarlo a fette e congelarlo per avere sempre una fragranza come appena sfornata. 
Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!


Altre ricette simili a questa:

VAI ALLA RICETTA


Nessun commento...

Inserisci un Commento

Devi effettuare il Login per inserire un commento.

[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]