Pan brioche allo yogurt

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Non è un caso, immagino, che io lieviti e pure i miei dolci…

Almeno, io vorrei tanto che loro continuassero a crescere, belli e tondi, soffici soffici. Battendo in larghezza e pure in abbondanza la mia pancia sempre più piena, dimora della mia bimba che ad agosto verrà al mondo. E mentre Martina si prepara a guardare con i propri occhi ciò che accade qui fuori, io inganno l’attesa così. Cucinando e impastando, tra farina e zucchero a velo, speranze e paure che a tratti si attenuano, per poi riprendere a scalciare impazienti.

Quella con i lievitati, chi mi segue già lo sa, è ormai una sfida. Dopo due tentativi poco felici, perché l’impasto non cresceva, né durante la prima né durante la seconda lievitazione, ero come scivolata nello sconforto… dunque un motivo in più per riprovarci, più convinta che mai di fare meglio. Ancora non posso dire “bene”, mi accontento di poter dire “meglio”. Ho curato con tutte le accortezze la prima lievitazione, lavorando con mani poco più convinte il mio impasto. Ne è valsa la pena!

Ingredienti per un pan brioche

450 gr di Manitoba (io ho usato le farine magiche, confezione rosa per intenderci)

60 gr di zucchero

un pizzico di sale

mezzo cubetto di lievito di birra

100 ml di latte

2 uova intere

1 vasetto di yogurt bianco

Iniziate dalla preparazione del lievito, scaldando appena il latte che vi servirà per sciogliere il lievito di birra.

In una ciotola abbastanza grande da poterci lavorare l’impasto, mettete la farina e al centro – uno alla volta – gli altri ingredienti. Lo zucchero, lo yogurt, le uova e per ultimo il latte con il lievito ormai sciolto.

Lavorate fino a che non vi sposterete sul piano da lavoro, che avrete un pochino infarinato, e impastate per circa dieci minuti. Quando il vostro panetto è liscio e poco appiccicoso è pronto per riposare.

Prima lievitazione

Ponete il panetto in una ciotola, incidete a x con un coltello la parte superiore del panetto e coprite con pellicola trasparente. L’impasto deve riposare almeno due ore, in forno spento con la luce accesa.

Trascorse le due ore riprendete l’impasto e stendetelo, senza lavorarlo troppo, sul piano. A questo punto non vi resta che lavorare l’impasto secondo la forma che preferite dare al pan brioche. Io ho fatto delle pallette, per avere l’effetto di un Danubio.

Rivestite la tortiera con carta da forno, disponete le palline a cerchio, sul bordo della tortiera, e al centro formate una girella. O come preferite.

Seconda lievitazione

Coprite di nuovo con pellicola e fate riposare per un’altra ora. Adesso la crescita del vostro impasto dovrebbe (deve!) essere più evidente.

Prima di infornare spennellate la superficie con un po’ di rosso d’uovo e dello zucchero a velo. Oppure con del latte. Finite con delle gocce di cioccolato o della granella di zucchero, come volete.

Infornate in forno già caldo, statico, a 180° per circa 20-25′.

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“Solo chi passa venti minuti davanti al forno in silenzio, e spera, può afferrare la bellezza e la gioia di un dolce che è lievitato”.

 

Quando vedi che dentro è soffice, quasi non ti sembra vero… devo migliorare il sapore, equilibrare l’armonia nel complesso. Ma qualche piccolo passo avanti è stato fatto. Il pan brioche è ottimo per la colazione, e per una bella merenda. Felici i bimbi, e pure i grandi!

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