Ocra, l’ingrediente magico della cucina caraibica

OKRA

Che cos’è e come si prepara? Scopriamo insieme le caratteristiche di questo alimento tropicale

Aggirandovi tra i banchi dei negozi di alimenti etnici sarà capitato anche a voi di imbattervi in un alimento strano, simile nella forma e nel colore ad un peperoncino verde: l’ocra. Ma non fatevi fuorviare dal suo aspetto: al contrario del peperoncino, infatti, l’ocra non è affatto piccante e anzi il suo sapore ricorda più quello dell’asparago che non quello di jalapeño, friggitelli e affini.

Chiamata anche gombo, bamiya e quiabo a seconda del Paese, l’ocra è il frutto di una pianta della famiglia dell’ibisco. Il frutto dell’ocra ha un bassissimo contenuto calorico (appena 33 kcal ogni 100 g di prodotto), tuttavia è un prezioso scrigno di sostanze nutritive e vitamine preziose per l’organismo: vitamina A, tiamina, B6, acido folico, riboflavina, vitamina C, calcio, zinco e fibra alimentare.

Le sue origini sono da rintracciarsi in Etiopia, ma da secoli è un elemento importantissimo nella cucina cajun, creola e caraibica, dove arrivò al seguito degli schiavi africani, che ne importarono i semi.

Oggi però la sua diffusione non si riduce solo a queste aree del pianeta. Grazie alla sua grande adattabilità, l’ocra viene coltivata praticamente in tutti i Paesi tropicali e nella fascia mediterranea, dalla Grecia all’Egitto, fino al Portogallo. E se avete il pollice verde potete perfino provare a coltivarla sul balcone di casa vostra!

Si può acquistare, fresca o in scatola, nei negozi etnici o nei supermercati particolarmente forniti e può essere cucinata in moltissimi modi diversi ricordando di eliminare entrambe le estremità se si decide di usare quella fresca.

Un’idea semplice e veloce è quella di preparare l’ocra fresca in pastella, in alternativa potete stufarla e unirla ad altri ortaggi per un contorno dai sapori esotici. Se invece volete provare un piatto un po’ più elaborato, vi consigliamo il Gumbo, una ricetta cajun tipica di New Orleans e della Louisiana.

Per una versione sprint di questa famosa ricetta vi servono 45 minuti di tempo e questi ingredienti:

– 200 g di petto di pollo
– 200 g di salsiccette
– 200 g di code di gamberi
– 200 g di ocra in scatola
– 1 cipolla
– 1 spicchio d’aglio
– prezzemolo tritato
– peperoncino tritato
– farina
– olio di semi di arachide
– sale e pepe

  1. Mondate e tritate cipolla e aglio. Tagliate a bocconcini il pollo, quindi pelate e tagliate a tocchetti le salsiccette. A questo punto sgusciate le code di gamberi e privatele del budellino nero.
  2. Preparate un roux cuocendo in una casseruolina 4 cucchiai di olio e 4 di farina per 25 minuti, mescolando.
  3. Nel frattempo, rosolate in una casseruola con poco olio la cipolla e l’aglio, poi unite il pollo e le salsiccette, coprite a filo di acqua bollente e cuocete per 15 minuti, mescolando e unendo acqua bollente in modo che sia sempre a filo.
  4. Unite il roux e l’ocra e cuocete ancora per 10 minuti. Aggiungete solo alla fine i gamberi, regolate di sale e di pepe, profumate con il prezzemolo e il peperoncino e servite in tavola.

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