Occhi di bue alla Nutella.

Lo sapevo, era prevedibile: il mio articolo al vetriolo (nemmeno poi così tanto) sul Natale mi è costato un pugno di lettori. Beh, detto onestamente, detto proprio in confidenza tra di noi, non mi importa proprio nulla. Io sono così: sono schietta, chiara, diretta e parlo senza troppi peli sulla lingua. Detto proprio tra noi: se ti piaccio, mi prendi come sono, se non ti piaccio, tanti saluti. Non mi strappo i capelli, anzi .. Sono sempre stata del partito meglio pochi ma buoni e non mi piacciono i sorrisi di circostanza, le carinerie forzate, il do ut des. Insomma, non calcolo niente, agisco di cuore, di petto ed assecondo sempre ciò che sento, ossia assecondo la mia natura. Sono un po’ testarda, lo ammetto, a volte ferrea, diretta, decisa, coraggiosa e riconosco che possa sembrare una donna difficile con cui interagire, ma in realtà non è così: sono una compagnona, sorrido agli estranei, aiuto se mi è possibile aiutare, ma comunque mi piace selezionare. Ecco, a quelle poche, pochissime persone che, dopo una prima confidenza, mi entrano nel cuore riservo un mondo di affetto e gratitudine. Insomma, se una persona non mi piace, non fingo: si capisce subito perché la mia faccia è un libro aperto e non lascio possibilità. Ecco perché penso che mi stia male addosso il periodo natalizio: troppe falsità, troppi gesti forzati, troppo tutto. Mi piace la cura e mi piace curare quelle poche persone che per me valgono davvero❤ Il resto può farsi benedire. Ad esempio, ieri, domenica 18/12, è stata una giornata intensa perché mi sono divisa tra 2 turni di lavoro, un pranzetto caldo caldo per la mia amica Annalisa❤ (a cui avevo fatto una mega crostata il mese scorso) ed una mega infornata di biscotti alla Nutella che stamani ho portato alle mie colleghe di sventura/lavoro. Beh, mi sono messa la sveglia alle 7:00, mi sono fatta 50 km in treno, in condizioni pessime, da pendolare stanca quale sono, ho consegnato i biscotti, mi sono rifatta 50 km di treno e la mia mattinata praticamente mi è volata. Tutto questo perché? Perché mi piace curare quelle poche vere amiche che (per dirla con una metafora) quando ero a terra non mi hanno aiutato a rialzarmi ma si sono sdraiate al mio fianco fino a quando non sono stata in grado di alzarmi da sola.❤ Ecco, questo è il significato che io do al Natale ed è lo spirito con cui lo vivo e con cui mi piace viverlo.

Ed una teglia di biscotti dolci, dolci per 2 persone speciali.

P.S. Anna, so che leggi e sai che non mi dimentico di te. Non ti scordare che il 26 saremo insieme”</p

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