MANGIA CIO’ CHE LEGGI #95: croque monsieur ispirato da "La piccola erboristeria di Montmartre" di Donatella Rizzati

Vengo sempre attratta dai libri che hanno qualcosa di Parigi nel titolo, li acquisto a scatola chiusa quasi sempre. Ho il mal di Parigi io, e questo romanzo ne ha curato un po’ i sintomi. Oltre ad essere una bella storia di rinascita, una storia delicata d’amore e di amicizia, è un libro che mi ha fatto imparare tanto cose sulla naturopatia e sull’iridologia. Due scienze che non conoscevo per nulla, ma la cosa che ho apprezzato di più e che fanno parte della storia di Viola senza appesantire la narrazione.
Nel libro potrete trovare alla fine di ogni capitolo molti consigli con le relative ricette per prepararvi vari rimedi naturopati da soli a casa.
Le cose che mi sono piaciute tanto di questo romanzo sono sicuramente il protagonista maschile Romain, Parigino affascinante che sa cucinare e la Montmartre descritta sulla sfondo. Ho camminato insieme a Viola per le sue Rue e sentito l’inconfondibile profumo che aleggia sulla Butte, c’è un’ aroma particolare che aleggia a Montamartre, terra umida e pioggia, buon cibo e un ricco passato. Si sente il profumo dell’arte, forse e solo suggestione ma ogni volta che ci vado è quello che sento.
Ringrazio quindi Donatella Rizzati per aver raccontato una bella storia che mi ha fatto trascorrere ore piacevoli, che mi ha insegnato qualcosa e che mi ha riportato come in un sogno a Parigi.

 A questa storia ho abbinato una mia versione del croque-monsieur, perchè avrei voluto che Romain ne preparasse uno anche per me da gustare nel suo bistrot.
Il  croque monsieur è un piatto tipico  della cucina francese, una sorta di toast, arricchito da burro besciamella e formaggio emmentaler.
Questa mia versione prevede del pane rustico invece del pane in cassetta e l’aggiunta di senape alla besciamella per renderlo ancora più gustoso.

INGREDIENTI per 2 persone:

  • 4 fette di pane casareccio spesse circa 1 cm
  • 4 fette di prosciutto cotto di buona qualità
  • 100g di formaggio emmentaler grattugiato a fori larghi
  • 20g di burro morbido
per la besciamella
  • 250ml di latte
  • 50g di farina bianca
  • 25g di burro
  • sale e pepe q.b.
  • noce moscata q.b.
  • 1 cucchiaio di senape di Digione
Preparate la besciamella, sciogliendo il burro in un tegame antiaderente a bordi alti. 
Fatelo a fiamma dolce per far fondere il burro senza farlo bruciare; aggiungete la farina setacciata con una presa di sale e la noce moscata grattugiata a piacere,  mescolate subito per tostarla insieme al burro; quando avranno creato un composto omogeneo, aggiungete il latte poco alla volta mescolando velocemente per sciogliere i grumi, una volta finito tutto il latte otterrete una salsa densa e cremosa. Togliete dal fuoco e aggiungete un cucchiaio di senape, mescolate per amalgamarla.

Imburrate da ogni lato le fette di pane. Componete il sandwich dividendo il prosciutto su due fette di pane, ricopritele con uno strato di besciamella  e uno strato di formaggio, chiudete con le due restanti fette di pane.

Scaldate una padella e rosolate entrambi i sandwich circa un paio di minuti per lato, sistemateli su una teglia da forno e cospargete la fetta superiore dei due panini con uno strato di besciamella e ancora formaggio.
Cuocete in forno caldo a 200° per circa 10 minuti o finché il formaggio non sarà completamente sciolto e formerà una crosticina invitante.

Sfornate è servite subito o ben caldo magari con una generosa macinata di pepe sulla superficie.
Potete accompagnare questi croque monsieur con una fresca insalatina di misticanza, in questo modo saranno un ottimo piatto unico goloso e nutriente.

Sinossi e link d’acquisto:
Viola Consalvi, di professione naturopata, nonostante abbia poco più di trent’anni, la vita ha già colpito duro con lei, portandole via il marito. Così anche il suo lavoro in uno studio di medicina olistica ha smesso di interessarla, e quando tutto sembra sul punto di crollarle addosso capisce che la sola cosa da fare è tornare nella città che anni prima l’ha resa felice: Parigi, dove ha frequentato la scuola di naturopatia e dove, nascosto tra i tetti di Montmartre, c’è l’unico luogo in cui si senta davvero al sicuro, l’erboristeria delle sorelle Fleuret-Bourry.
È in questo spazio magico, in cui il tempo sembra essersi fermato e le emozioni sono accolte e coccolate, stretta nell’abbraccio della saggia e materna Gisèle, che Viola comincia la sua nuova vita. In un curioso bistrot incontra il giovane Romain, un barista sbruffone e misterioso che, tra continui battibecchi e rappacificazioni, farà di tutto per portare al disgelo il cuore di Viola.
Quando Gisèle chiede alla sua giovane collaboratrice di aiutarla a rilanciare il negozio, Viola ha un’intuizione geniale: offrire consulenze di iridologia, una disciplina antichissima e praticata dal suo ex marito, che, partendo dallo studio fisiologico degli occhi, indaga a fondo nell’individuo fino a svelarne la personalità.
Così, sforzandosi di guardare gli altri, la timida e impacciata protagonista di questo romanzo riuscirà finalmente a far luce dentro se stessa e – tra tisane, cosmetici naturali, impacchi per massaggi utili a sprigionare l’energia vitale, rimedi a base di Fiori di Bach e oli essenziali – si avvicinerà sempre più alle risposte che cercava.
L’amore è ancora possibile? Cosa nasconde Romain? È lui la persona giusta

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