MANGIA CIO` CHE LEGGI #123: tartines con chorizo, chévre e peperoni arrostiti, ispirate da "la ragazza che amava Picasso" di Camille Aubray

Questo romanzo di cui vi parlo oggi per la mia rubrica mi è stato fortemente consigliato da mia madre. Dopo aver letto la sinossi dove questa ragazza cucinava per Picasso, ho subito messo in lista la lettura ma ho tergiversato per iniziarlo perché Picasso è uno di quei pittori che non mi stanno molto simpatici.

È stato indubbiamente un grande artista, ma a livello umano non mi ha mai fatto impazzire sarà forse che ho letto molte biografia di Modigliani e Picasso era sempre dipinto come un presuntuoso e un arrogante.

Mentre ero in vacanza in Francia mi sono decisa ed è stato un favoloso viaggio. L’autrice è riuscita a descrivere il sud della Francia i suoi colori, i suoi profumi in una maniera così vivida che sembrava di sentire l’odore del mare attraverso le pagine della storia. Mentre leggerete questo libro avrete perennemente l’acquolina in bocca perché la sua protagonista gioca con gli ingredienti in un modo eccezionale. Di questo romanzo ho preferito la parte narrativa che riguarda Ondine e meno quella che riguarda sua nipote Céline. La parte storica è incredibile, la forza della sua protagonista è qualcosa di eccezionale, nonostante tutte le avversità riesce sempre a tirarsi in piedi e a portare avanti la sua vita, una donna forte, moderna, controcorrente per i suoi tempi. Mentre la storia contemporanea, quella che riguarda la nipote, l’ho trovata un po’ frettolosa è un po’ sforzata in alcuni punti; infatti le parti contemporanee le leggevo in fretta per ritornare alle parti in cui si parlava di onde. Ho apprezzato molto com’è stato narrato Picasso, arrogante, viziato, presuntuoso ma soprattutto affascinante e carismatico, durante i miei studi me lo sono proprio immaginato così. 
Scegliere un #mangiaciòcheleggi per questo romanzo poteva sembrare facile visto gli innumerevoli piatti descritti accuratamente, in realtà ho avuto difficoltà a sceglierne uno perché volevo qualcosa di significativo. 
Così ho scelto le tartines con salsiccia piccante, formaggio e peperoni arrosto, perché subito dopo questo piatto ci sarà una forte svolta nella storia di Ondine. 
Gli ingredienti principali per questa ricetta gli ho reperiti proprio mentre ero in vacanza, formaggio chévre fresco e chorizo, che in realtà è una salsiccia secca spagnola però mi sembrava perfetta per rappresentare il Patron.

Ingredienti per due tartines:

  • Due fette di pane casereccio ai cereali 
  • 2 cucchiai di formaggio chévre fresco 
  • Un peperone giallo arrosto già privato della pelle
  • 10 fettine sottili di chorizo piccante 
  • Un ciuffetto di rucola fresca per guarnire

Accendete il forno sulla funzione grill, una volta a temperatura grigliate le fette di pane per un paio di minuti devono giusto diventare croccanti senza bruciacchiare. 
Spalmate le due fette di pane con il formaggio e disponete sopra il peperone tagliato a dadini piccolissimi. Disponete sopra 5 fette di c’ho riso ciascuna fetta e passate 2/3 minuti sotto il grill queste tartines, giusto il tempo di far sciogliere un po’ la salsiccia piccante e far fondere il formaggio.

Se servite le tartine calde, decorate le subito con la rucola altrimenti se le preparate in anticipo, aspettate di aggiungerla quando andrete a tavola in modo che non appassisca con il calore.

Sei già queste tartine sono state buone assaporate qui a casa mia immagino che cosa dovrebbero essere in riva al mare Juan les Pins.

 SINOSSI E LINK D’ACQUISTO:
1936. È un anno speciale per Pablo Picasso.
In fuga dai troppi amori e dalla troppa intensità di Parigi, cerca rifugio in Costa Azzurra, a Juan-Les-Pins, dove il cielo è incredibilmente blu e il mare pieno di sfumature smeraldo. Qui si stabilisce per un po’, in incognito, riprendendo finalmente a dipingere dopo una lunga pausa. E proprio in questo periodo, per la prima volta, una ragazza con i capelli neri fa capolino nei suoi quadri. Nessuno ha mai saputo chi fosse. Come nessuno ha mai indovinato cosa successe davvero a Picasso in quella breve e misteriosa parentesi della sua vita…
Ondine, folti capelli neri e la freschezza dei suoi diciassette anni, lavora nel Café Paradis, piccolo ristorantino gestito da sua madre, e la sua vita a Juan-Les-Pins è stata scossa finora da un solo terremoto: il primo amore. Quando un misterioso sconosciuto che viene da Parigi prende in affitto una delle ville della città, è lei la prescelta per portargli il pranzo a domicilio.

E così che Ondine incontrerà il grande genio dell’arte, e grazie ai quadri, come al comune amore per la cucina, tra i due nascerà una particolarissima amicizia, che cambierà Ondine per sempre. Un’amicizia i cui effetti dureranno nel tempo, tanto che, due generazioni dopo, la sua nipote Céline, make-up artist a Los Angeles, deciderà di intraprendere un viaggio proprio nei luoghi dell’incontro tra la sua nonna Ondine e Picasso, alla scoperta del passato della sua famiglia, e di se stessa.
Intrecciando in modo irresistibile realtà e fantasia, Camille Aubray ricostruisce un pezzo della vita di Picasso, e immagina una storia trascinante, romantica e misteriosa, condita di deliziosa cucina francese, arte e joie de vivre.

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