L’età non conta, a meno che tu non sia un formaggio

Una leggenda racconta che un mercante arabo si incamminò in un viaggio attraverso il deserto, per sfamarsi durante il viaggio portò con sé, in una bisaccia ricavata dallo stomaco di una pecora, del latte. Il calore della zona, gli enzimi della bisaccia ed il suo movimento acidificarono il latte trasformandolo in formaggio.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, oggi si contano circa migliaia di tipi di formaggi diversi molti dei quali ritroviamo sotto il marchio Non Toccatemi il Formaggio; qui sono raccolti molti prodotti caseari di qualità, formaggi italiani ed europei; oltre 180 formaggi tra italiani, inglesi svizzeri e francesi.
Prodotti artigianali attentamente selezionati tra formaggi cagliati e stagionati, preparati da artigiani attenti soprattutto alla qualità della materia prima. Con Non Toccatemi il Formaggio è come fare il giro del mondo, si può partire dall’Italia con il Blu di Bagnoli, il Bettelmatt d’alpeggio, il Gregoriano, il Gran Nuraghe ed il Vastedda della Valle del Belice; fare un salto in Francia con un classico Brie od il Roquefort di Jacques Carles; passare Oltremanica dove possiamo trovare lo Stilton inglese e lo scozzese Shropshire al Porto e uva di Corinto; non mancano certo le Alpi Svizzere con un gustoso Emmenthal d’alpeggio; si può dire con certezza che sotto il marchio Non Toccatemi il Formaggio ritroviamo una vera e propria fonte di gusto.

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Ho avuto il piacere di assaggiare il Blu di Bagnoli, un formaggio caprino italiano con una particolare caratteristica: le nobili muffe dell’erborinatura che si ottengono “inoculando”, in fase di lavorazione, il penicillium roqueforti; la forma viene poi avvolta in garze di cotone impregnate di vino Friulare Passito di Bagnoli di Sopra ed infine spolverato con frutti di bosco e fiori di malva.
Il Friularo Passito del Dominio di Bagnoli è un vino rosso rubino, un rosso amabile tendente al dolce, prodotto con il 90% di Raboso del Piave ed il 10% da altri vitigni a bacca rossa.
Essendo un formaggio fresco non è pensabile farlo stagionare per più di sei giorni ed è anche consigliabile mangiarlo nel giro di pochi giorni.
Perfetto per l’abbinamento con alimenti dolci come panna montata, cioccolato o pane alle nocciole.

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Per il secondo formaggio siamo, geograficamente nelle, Highlands scozzesi, dove inizia la storia dello Shropshire al Porto e uva di Corinto.
E’ un formaggio a pasta molle fatto con latte bovino, la forma privata dalla buccia viene invecchiata nel Porto, lasciata stagionare per non più di dodici settimane e consumato nel giro di pochi giorni dalla fine della stagionatura.
Alla vista si presenta con un piacevole contrasto di colori, la pasta è di un arancio intenso dato dall’utilizzo dell’annatto, un carotenoide estratto da una pianta spontanea dell’Amazzonia, la Bixa orellana che si abbina perfettamente con il verde muffato del penicillium roqueforti che viene inoculato in fase di lavorazione.
Al termine dell’affinamento la forma viene rivestita in superficie con uva di Corinto; questo permette di avere una gustosa gamma aromatica dell’erborinatura per le infiltrazioni che avvengono lungo i canali verde-bluastri donando al formaggio dolci note di caramello e cioccolato.
E’ un tipico “formaggio da meditazione” che si abbina perfettamente a vini di passitura estrema.

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Una piacevole scoperta il marchio Non toccatemi il Formaggio che permette di conoscere una vasta gamma di formaggi e prodotti caseari che arricchiranno piacevolmente le nostre tavole.
Anna

http://www.selectaspa.it

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