Le frappe della tris nonna

A Roma le chiamano frappe, in Lombardia chiacchiere, in Toscana cenci, in Emilia frappe e sfrappole, in Trentino cròstoli,  in Veneto galani, in Piemonte bugie ….praticamente il dolce più fritto e mangiato d’Italia in questo periodo ha un nome diverso in ogni regione. Classicamente fritte e innondate di zucchero a velo, oppure per i più salutisti nella versione al forno o per i golosoni innovativi con una colata di cioccolato fondente, rimangono comunque e sempre il  dolce simbolo del carnevale. A casa mia se ne fanno tante e se mangiano tante, ma sempre con la stessa ricetta, tramandata di generazione in generazione,  è della mia tris nonna……la nonna della mia nonna! Una ricetta antica, dove tutte le dosi erano a occhio, a cucchiaio, a bicchiere, ma con  la mia mamma quest’anno ci siamo messe pazientemente  a dosare e a pesare tutto, per poi poter condividere la ricetta con voi, facilitandovi le cose. Ricetta antica,  si diceva,  per cui uno degli ingredienti fondamentali è lo strutto. Il segreto della friabilità di queste frappe sta proprio nella presenza dello strutto e nel riuscire a tirare la sfoglia molto sottile. Io ho la fortuna di avere sempre in frigo dello strutto fatto in casa come una volta, la mamma di una mia amica napoletana, affettuosamente me ne rifornisce, ma sinceramente meglio utilizzare quello del super che sostituirlo con il burro, a parer mio. Comunque nel caso vogliate usare il burro per questa dose di frappe, usatene 40 grammi. Allora, mi sembra di aver detto tutto,  si inizia a friggere?

Ingredienti
500 gr di farina 00
1 uovo  intero + 2 tuorli
30 gr di strutto
50gr di zucchero semolato
un pizzico di sale
160 ml di vino bianco
10 ml di grappa

olio per friggere
zucchero a velo

Procedimento 
 A mano
Setacciate la farina e dategli la classica forma a fontana. Mettete al centro lo strutto ammorbidito, lo zucchero, un pizzico di sale, le uova, il  vino e la grappa (se volete potrete omettere la grappa, ma non dovrete aumentare la quantità del vino). Lavorate bene gli ingredienti, impastando fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. (dovrà diventare tipo quello della pasta all’uovo). Date all’impasto la forma di una palla e lasciatelo riposare  avvolto nella pellicola trasparente in un luogo fresco per almeno 30 minuti ( io ho una casa molto calda per cui lo metto in frigo per 1 ora). Trascorso il tempo mecessario iniziate a stendere l’impasto con il mattarello o con la macchinetta,  l’importante è che riusciate a tirare una sfoglia sottilissima. A questo punto con la rotella dentellata ricavatene delle strisce della grandezza che preferite e fate un taglio dentro ogni striscia. Mettete a scaldare abbondante olio e iniziate a friggere le vostre frappe, vi consiglio di  cuocerne pochissime alla volta e di girarle spesso, saranno pronte in un paio di minuti, state attenti a non bruciarle, appena diventeranno dorate, toglietele dall’olio e ponetele a sgocciolare su carta assorbente da cucina. Una volta fredde servitele cosparse di abbondante zucchero a velo.
 Con la planetaria. 
Mettete nella ciotola delll’impastatrice la farina, lo zucchero, lo strutto, il vino, la grappa e le uova leggermente sbattute con un pizzico di sale. Impastate con il gancio  a media velocità per circa 5 minuti. Fate riposare la pasta in frigorifero per 1 ora e poi tirarte la sfoglia sottilissima con la macchinetta. Friggette le vostre frappe in abbondante olio ben caldo e mettetele man mano a scolare su carta assorbente da cucina. Servitele con abbondante zucchero a velo. Le frappe si conservano perfettamente fino a tre giorni semplicemente coperte con un tovagliolo di carta.
Buon appetitto!

Buona vita
e alla prossima ricetta!

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