La rete siamo noi. Aspettando Slow Fish 2017.

La Regione Liguria, coordinatrice di Slow Fish fin dalla prima edizione, si conferma un importante motore, non solo creativo ma anche organizzativo di tutti gli aspetti che caratterizzano la Liguria. L’edizione 2017 dell’evento sarà come di consueto un momento non solo conviviale, ma soprattutto una preziosa occasione di approfondimento dei temi della qualità agroalimentare e dei modelli di sviluppo“.
Queste le significative parole con cui il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha aperto la conferenza stampa cui ho partecipato venerdì 24 marzo e durante la quale è stato presentato ufficialmente il programma della manifestazione che si svolgerà al Porto Antico di Genova dal 18 al 21 maggio, evento organizzato da Slow Food Italia e dalla Regione Liguria, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Slow Fish , l’evento internazionale, nato nel 2004 e dedicato al pesce e alle risorse del mare, coniuga la convivialità alla conoscenza scientifica e alle buone pratiche, con focus sull’educazione al gusto e l’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici.

La rete siamo noi sarà il leit motiv dell’ottava edizione. 
Fin dalla prima edizione, Slow Fish ha sviluppato un insieme di conoscenze, scambi e relazioni tra tutti gli operatori della filiera, per i quali Genova è ormai un punto di riferimento irrinunciabile.
Ogni due anni, nella città della Lanterna, si incontra una rete sempre più fitta di pescatori, artigiani e chef da tutto il mondo, a sostegno di un approccio sano e giusto alla realtà ittica, alla biodiversità marina e all’equilibrio delle acque dolci.
La manifestazione è dedicata a chiunque voglia acquisire maggiore conoscenza sul consumo del pesce e sulla sua importanza nell’alimentazione, per l’equilibrio degli ecosistemi e la salute dei mari e dei fiumi.
Ma Slow Fish promuove anche un approccio ludico ed educativo al mondo del mare e della pesca, basato sul piacere legato al cibo ed avvalendosi di un linguaggio semplice ed immediato.
Un approccio che secondo Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, rende Slow Fish differente da qualsiasi altra manifestazione del settore. Un evento sempre più accessibile, condiviso, non solo con gli operatori della filiera, ma anche con la cittadinanza.
L’aspetto centrale è quindi l’accessibilità. La rete di Slow Fish negli anni si è fatta sempre più fitta, trovando il sostegno della rete associativa, dei numerosi volontari che si prodigano affinché l’evento sia sempre più fruibile, a partire dall’ingresso gratuito e lavorando per una immediata comprensione dei contenuti scientifici.

Per aiutare i visitatori a vivere Slow Fish nel modo più completo, verranno proposti i Percorsi Slow: Che pesci prendere.
Il punto di partenza sarà Casa Slow Food, dove si avrà l’opportunità di incontrare le comunità della pesca provenienti da tutto il mondo e consultare le ultime novità pubblicate da Slow Food Editore.

Il percorso continuerà attraverso un viaggio tra gli stand grazie al quale si incontreranno esperti ed espositori, si avrà l’occasione di degustare specialità ittiche e approfondire alcune tematiche, come, ad esempio, il binomio cibo-salute. Tutto questo grazie alla preziosa guida dei dietisti e cuochi di Master of Food.
Imperdibili saranno i 15 appuntamenti con la Cucina dell’Alleanza. 
Attraverso numerosi show cooking, si racconteranno gli ingredienti dei piatti realizzati, provenienti da realtà attente all’ambiente e al benessere animale. Spazio, poi, ai protagonisti della rete internazionale e alle bancarelle di pesce fresco e conservato, all’olio, al sale e alle spezie. Tutto questo grazie a Fish-à-porter, che si rifarà allo stile del Mercato della Boqueria di Barcellona.
Ai fornelli si alterneranno cuochi e pescatori che abbineranno alla preparazione il racconto della storia e delle particolarità dei piatti preparati.

Molte altre saranno le novità proposte da Slow Fish 2017. La Piazza delle Feste del Porto Antico ospiterà Mixology, una guida per imparare a bere consapevolmente e conoscere alcuni dei segreti dei più noti bartender genovesi.
Come perdere Pizza n’fish, l’incontro gourmet con i pizzaioli italiani attenti alle materie prime di stagione e del territorio di provenienza?
E poi Punto Gamberi, per inebriarsi con il profumo ed il sapore semplice e sublime  dei gamberi rossi e rosa, appena pescati nelle acque sanremesi.
Gli amanti della birra troveranno di che soddisfare la propria curiosità visitando gli stand collocati in Piazza Caricamento e avranno l’opportunità di abbinare al boccale lo street food delle Cucine di Strada, dei Food truck provenienti da tutte le regioni italiane.
Last but not least gli Appuntamenti a Tavola : sei cene preparate da chef italiani ed internazionali per degustare piatti che profumano di acqua dolce e di mare aperto. Dall’affascinante location del Ristorante Il Marin di Eataly Genova, con vista mozzafiato sul Porto Antico, alle suggestive atmosfere regalate dagli affreschi seicenteschi delle sale di Cavo Ristorante.

Ma Slow Fish, anche in questa edizione,  sarà l’occasione per dare rilevanza agli operatori della pesca, specie in un momento non facile per le imprese legate al settore.
Tra i progetti, quello della sottoscrizione, insieme ad altre regioni e al Ministero, di un protocollo che definisca un modus operandi per salvare le aziende ittiche.
Nell’ambito della manifestazione, come ha affermato durante la conferenza stampa Stefano Mai, Assessore regionale alla Pesca e all’Agricoltura, verrà dato molto spazio a questo, ma il focus sarà anche sull’aspetto turistico del settore e su attività come ittiturismo e pescaturismo, attraverso le quali il turista ha l’opportunità di vivere da protagonista le attività legate al mare.

#Lamialiguria

La Regione sarà presente a Slow Fish con lo spazio espositivo #lamialiguria
In programma, eventi, laboratori e show cooking con prodotti tipici utilizzati dagli chef aderenti al marchio Liguria Gourmet, che certifica la vera Liguria nel piatto con basilico genovese DOP, olio extravergine di oliva della Riviera Ligure DOP, senza tralasciare i sorprendenti vini DOP del territorio. Spazio anche alle caratteristiche erbe aromatiche, preziose nella realizzazione dei piatti e nell’ornamento dello spazio espositivo.
Gli Artigiani aderenti al marchio “Artigiani in Liguria: un mare di emozioni”, saranno presenti con numerose aziende della categoria, che esporranno i loro prodotti ispirati al mondo del mare e della pesca. L’ardesia della Val Fontanabuona, la ceramica, il ferro battuto. E poi la panificazione, la pasta fresca. 
Numerosi saranno i laboratori e le occasioni per assistere alle dimostrazioni che illustreranno le varie lavorazioni, con la possibilità di partecipare, previa prenotazione, a percorsi guidati nel centro storico alla scoperta delle vegie botteghe e delle imprese artigiane aderenti al marchio.
L’ingresso alle iniziative in programma nell’area #lamialiguria sarà gratuito.
“Genova deve essere cosciente che, durante quello che si riconfermerà un evento di grande spessore e richiamo, alla città non guarda il solo territorio ligure o l’Italia, ma anche il mondo, specialmente per quel che riguarda la pesca sostenibile. Genova rimane caposaldo della politica di Slow Food sulle tematiche del mare. Un ruolo che la città ha conquistato non solo grazie alle sue tradizioni, ma anche dalla sua storica apertura culturale. Da Genova si è guardato per la prima volta al Nuovo Mondo e tutto il mondo è passato da Genova. Dal Porto sono partiti molti dei 60 milioni di italiani emigrati all’estero “.
Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food.

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