La corona pasquale


Ecchesce a Ppasqua. Ggià lo vedi, Nino:
la tavola è infiorata sana sana
d’erba-santa-maria, menta romana,
sarvia, perza, vïole e ttrosmarino.
Ggià ssò ppronti dall’antra sittimana
diesci fiaschetti e un bon baril de vino.
Ggià ppe ggrazzia de Ddio fuma er cammino
pe ccelebbrà sta festa a la cristiana.
Cristo è risusscitato: alegramente!
In sta ggiornata nun z’abbadi a spesa
e nun ze penzi a gguai un accidente.
Brodetto, ova, salame, zuppa ingresa,
carciofoli, granelli e ’r rimanente,
tutto a la grolia de la Santa Cchiesa.

Giuseppe Gioacchino Belli
19 aprile 1835

Ma voi la mattina di Pasqua come fate colazione, quali sono le abitudini della vostra regione? A Roma la tradizione pasquale  vuole che la giornata si apra con un pasto a dir poco impegnativo. Per un giorno si abbandona il classico cornetto con il cappuccino e ci si siede ad una tavola imbandita per una ricca colazione salata. Un pasto particolarmente sentito, che quasi supera di importanza il classico pranzo. Il menu varia di famiglia in famiglia, ma comprende ovviamente dei punti fermi: torte salate, uova sode, frittata di carciofi, pizza pasquale e salame corallina. Un salame con un impasto finissimo composto da tre parti di carne magra di maiale macinata e da una parte di lardello a cubetti che forma della larghe occhiature.  E proprio questo particolare tipo di salame ho utilizzato per imbottire la mia corona pasquale, perfetta per la nostra colazione, ma anche come centro tavola per il classico pranzo pasquale, oppure da portare nel cestino del pic nic per la scampagnata di pasquetta! 

Ingredienti
300 gr di farina manitoba 
200 gr di farina di farro 
250 ml di latte 
1 cucchiaino di miele di acacia
20 gr zucchero semolato
8gr di sale
3.5 di lievito di birra disidratato 
1 uovo bio
150 gr di burro a temperatura ambiente
Per il ripieno
200 gr di salame corallina
150 gr provolone piccante 
Procedimento
Iniziate facendo intiepidire leggermente il latte e poi scioglieteci lo zucchero. In una ciotola mettete il latte tiepido zuccherato, il lievito e 50 g di farina manitoba  date una mescolata semplicemente con una forchetta, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare per 40 minuti circa. Trascorso questo tempo, mettete nella ciotola dell’impastatrice il resto delle  farine,  aggiungete il lievitino, il miele e l’uovo leggermente battuto. Accendete l’impastatrice con il gancio ad uncino a velocità media, quando l’impasto si sarà formato aggiungete il burro morbidissimo poco per volta ed il resto della farina. Appena tutto il burro sarà ben assorbito, aggiungete il sale e passate a velocità sostenuta, portando  l’impasto ad incordatura. A questo punto spegnete la macchina, togliete il gancio e lasciate l’impasto nella ciotola dell’impastatrice, coprite con della pellicola trasparente, e mettete a lievitare al caldo per circa 2 ore. L’impasto dovrà raddoppiare. Nel frattempo riducete in dadolata fine il salame e il formaggio e metteteli da parte. Trascorso il tempo della lievitazione, girate l’impasto sulla tavola e con l’aiuto di un tarocco preparate delle pezzature  da 40 gr l’una.  Prendete un pezzetto di impasto alla volta volta  e formate dei panini nel seguente modo: schiacciate leggermente cercando di fargli assumere una forma rettangolare, quindi iniziate a creare un cilindretto arrotolando e cercando di “serrare” via via il pezzo che si arrotola, poi girate di 90° il pezzo, con la giuntura verso l’alto ed eseguite di nuovo la stessa operazione di appiattimento leggero e poi  arrotolamento. Questo serve a conferire maggior forza all’impasto. Infine chiudete il cilindro andando ad unire le due estremità, dando una forma sferica e serrando pian piano la pallina da sotto.
Quando tutti i panini saranno formati, riprendetene uno per volta, schiacciatelo con le mani tanto da formare un cerchio ponetevi al centro un pochino di ripieno (in questo caso salame corallina e provolone piccante, ma potete scegliere anche cotto e provola, oppure mortadella e groviera) e chiudete il disco sigillandolo sul fondo in modo da formare un piccolo panino. Rivestite di carta forno una teglia e disponete i panini tutt’intorno al bordo molto vicini, ma non attaccati, lievitando si uniranno. Fate riposare al caldo per circa 45/50 minuti. Una volta che anche la seconda lievitazione sarà conclusa, spennellate con del latte ed infornate in forno statico preriscaldato a 180° per 30/35 minuti.  
Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!



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