La Celiachia: molto più di una semplice intolleranza

In questa guida cercherò di spiegare in maniera semplice ma esaustiva in cosa consiste questa intolleranza che sembra diffondersi sempre di più.

Tutti noi (o quasi tutti) sappiamo che si parla di intolleranza alimentare quando il nostro organismo non riesce a sintetizzare alcuni alimenti. Questa difficoltà durante la digestione causa diversi sintomi, molto spesso anomali come gonfiore e mal di stomaco.

La celiachia è quindi intesa come un’intolleranza alimentare ma a differenza delle altre che possono anche svanire col passare del tempo e con lo sviluppo essa è permanente. La persona che soffre di celiachia prende il nome di celiaco.
A COSA E’ INTOLLERANTE UN CELIACO?

La celiachia è l’intolleranza al glutine, un complesso proteico presente in molti cereali (orzo, segale, spleta, kamut, farro, triticale..) e nel frumento.  Inoltre il glutine è contenuto anche in altri alimenti definiti “insospettabili”.

Ci sono alimenti in cui non ti aspetti di trovare glutine, definiti quindi insospettabili. CLICCA QUI e leggi l’articolo per scoprire gli alimenti più comuni che i celiaci non dovrebbero proprio mangiare.

COSA ACCADE QUANDO UN CELIACO MANGIA GLUTINE?

Quando un celiaco ingerisce un alimento che contiene glutine danneggia i villi intestinali (delle strutture simili a piccole setole che coprono buona parte dell’intestino e che si occupano dell’assorbimento dei nutrienti).

I sintomi che appaiono sono molto vari; si va dal semplice gonfiore addominale al dimagrimento, dai dolori ossei all’anemia, dall’irritabilità alla depressione, dalla costipazione alla diarrea.

OGGI LA CELIACHIA INTERESSA UNA PERSONA SU 100, l’1% della popolazione ITALIANA è celiaca

LA TERAPIA
Un celiaco dovrà convivere per sempre con la propria intolleranza e seguire un regime alimentare ben definito. Al bando logicamente il frumento; si dovranno consumare esclusivamente alimenti che naturalmente (ad esempio frutta e verdura fresche, carne, pesce, uova) o artificialmente sono privi di glutine. Quest’ultimi devono obbligatoriamente essere approvati dal Ministero della Salute riportando il simbolo della Spica barrata oppure il marchio ALIMENTO SENZA GLUTINE.
Solo in questo modo il consumatore sarà certo di acquistare prodotti rpivi di glutine (o che rispettino comunque il limite di 20ppm \ 20 milligrammi per chilo).

Esiste un prontuario creato dall’AiC che permette di visionare ggli alimenti idonei al consumo per una dieta priva di glutine.  E’ edita con frequenza annuale e può essere scaricata online CLICCANDO QUI.

tutti gli alimenti GLUTEN FREE in Italia vengono sottoposti al controllo dell’Associazione Italiana Celiaci.
CLICCA QUI per conoscerne di più sull’A.i.C.

COME FACCIO A SAPERE SE SONO CELIACO

Ovviamente devono presentarsi i sintomi descritti in precedenza.
E poi occorre eseguire dei test per capire se il malessere è davvero attribuibile alla celiachia. Molto spesso si tratta di altri tipi di intolleranze oppure malattie (ad esempio il colon irritabile presenta gli stessi sintomi).
Il mio consiglio è di consultare il medico di base, mai improvvisarsi dottori…MAI.
Consultare un medico permette di valutare se si soffre di intolleranza oppure di sensibilità al glutine e oltre a consigliarci dove eseguire il test, se necessario, può consigliarci una visita da un gastroenterologo.
ATTENZIONE==> il test per verificare l’intolleranza al glutine non è il test per le intolleranze alimentari.
Per diagnosticare la celiachia occorre effettuare una ricerca sierologica ed una biopsia della mucosa duodenale (con una duodenoscopia)
Inoltre è possibile anche eseguire accertamenti per la celiachia attraverso un test del sangue molto affidabile.

Restate comunque fedeli al vostro medico di base. Fate quello che vi dice di fare perchè tutto quello che leggete sul web, anche su questo blog, deve solo ed esclusivamente servire per conoscere meglio l’argomento.

DIFFIDATE SEMPRE da GUIDE ONLINE o GURU della medicina online.

In Italia quando si riceve la diagnosi definitiva i celiaci hanno diritto alla gratuità dei prodotti gluten – free (fino a un tetto massimo di spesa).

MANGIARE FUORI CASA
Fino a qualche anno fa la maggior parte delle attività ristorative era ignara o del tutto impreparata su quest’argomento. Oggi invece sembra tutto molto migliorato ed i nuovi sviluppo nel campo industriale abbinati con una maggior consapevolezza da parte dei ristoratori permette una vita più comoda per i celiaci. Usando il web puoi tranquillamente cercare un locale Gluten-Free ed anche qui a Napoli le pizzerie per celiaci sono sempre più diffuse.


COSA DEVE FARE UN RISTORANTE PER SOMMINISTRARE ALIMENTI SENZA GLUTINE
Non è obbligatorio per un ristoratore proporre alimenti senza glutine, tuttavia oggi sempre più aziende ristorative si adeguano in quanto i celiaci stanno coprendo una buona fetta di mercato.
Se sei un ristoratore che vuole cucinare\somministrare alimenti senza glutine devi seguire un iter ben preciso (che può subire variazioni a seconda della regione dove opera).
Innanzitutto occorre presentare agli uffici della propria ASL la notifica di inizio attività (o variazione in caso l’esercizio sia già operativo). Stranamente per ora, le aziende che operano in maniera occasionale e su commissione (i catering ad esempio) sono esonerate da questa comunicazione.
Inoltre il ristoratore deve garantire che alimenti “normali” ed alimenti senza glutine non entrino in contatto tra loro. Occorre evitare quindi le contaminazioni incrociate.

Mi riserbo di scrivere una guida dalla A alla Z per il ristoratore che vuole allargare o convertire la propria offerta gastronomica

All’interno del blog sotto la voce SPECIALI trovi la sezione SENZA GLUTINE. Costantemente propongo ricette semplici da seguire ma sempre originali.

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