IL PANE CHAPATI DI ZANZIBAR E LE MIE VACANZE DI INVERNALI

Buongiorno a tutti e buon 2018!

Quest’anno ho deciso di fare un winter break alternativo e di andare al caldo a Zanzibar.
La scelta, inutile dirlo, si è rivelata azzeccatissima…

Auguri di buon anno
Belle eh le vostre foto in montagna

Il giorno del mio arrivo sull’isola, il 25 dicembre, ho seguito insieme ai miei compagni di viaggio un corso di cucina davvero interessante sulla cucina zanzibarina, conclusosi con un’ottima cena, da consumare seduti per terra con le mani. Il modo giusto per cominciare la vacanza!

Tra strani strumenti per grattugiare il cocco, fornellini da campo per cucinare e chiacchiere sugli usi e cosumi del posto, abbiamo (hanno) cucinato dei piatti deliziosi.

Donna che gratta il cocco
Questa donna era bravissima a grattugiare il cocco, al contrario nostro

La preparazione che mi è rimasta più impressa, perchè poi l’abbiamo mangiata durante tutto il viaggio, è il pane chapati. Voi direte: “ma il chapati è un pane indiano!”. Sì ma si mangia anche in alcuni paesi africani, come per l’appunto la Tanzania e il Kenia, giuro.

Preparazione ChapatiPreparazione chapati

INGREDIENTI

  • 5 tazze di farina
  • 2 tazze di acqua tiepida
  • mezzo cucchiaio di sale
  • mezza tazza di olio vegetale (noi abbiamo usato quello di palma, ma credo che possa andare bene anche quello di semi).
  • farina in più per infarinare il piano su cui stendiamo la pasta

PREPARAZIONE

…cerco di spiegarvelo a parole, ma vi invito a vedere questo video per capire bene tutti i passaggi. Non fossilizzatevi sullo swaili, guardate le immagini!




Mettete in una ciotola la farina setacciata ed in sale. Aggiungete l’acqua e create un impasto sodo ed impastatelo bene, finchè risulterà liscio. Poi fatene delle palline.

Infarinate un piano e stendete ogni pallina, creando un dischetto (come da mia foto).
Dopo spennellatelo con abbondante olio. A questo punto bisogna allargarlo con le mani e creare un buco in mezzo (qui fate riferimento al video) finchè rimanga solo il perimetro. Poi spezzate il cerchio ed arrotolatelo a spirale. Il risultato lo vedete sempre nella mia foto.

Stendete nuovamente la pasta e mettetela a cuocere in una padella unta…ad occhio decidete quando sarà pronto, un pò bruciacchiato, delizioso! Non vedo l’ora di rifarlo.

Ma con cosa possiamo mangiarlo? A Zanzibar ad esempio vanno fortissimi i piatti a base di latte di cocco (simili ai curry thailandesi, ma non piccanti) e di pesce naturalmente. 

Sul mio blog trovate qualche spunto un pò fusion, per mangiare i nostri chapati…

Alla messicana, con guacamole e salsa piccante
Con la salsina alla menta, stile indiano
Alla peruviana, col cheviche
Alla mediorientale, al posto della pita, con la mousse di melanzane
Ed infine alla zanzibarina, molto reinterpretato, con merluzzo e latte di cocco

Spiaggia di Zanzibar
Una normale spiaggia di Zanzibar

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