Il mio viaggio in Russia …prima parte

Умом Россию не понять,
Аршином общим не измерить
 У ней особенная стать.
В Россию можно только верить.
(FEDOR TJUTCEV 1803-1873)
La Russia con l’intelletto non si comprende,
con il metro comune non si misura,
particolare è la sua statura,
nella Russia non si può che credere.
Un viaggio sognato, desiderato, accarezzato e … finalmente realizzato! Tolstoj, Čechov, Dostoevskij, Caterina II, i Romanov,  Stravinskij, Chaikovsky, i mitici balletti russi e poi i palazzi, le chiese,  le architetture bizantine, l’Ermitage … insomma un libro di storia e di cultura che volevo assolutamente sfogliare, ma soprattutto respirare. Perché questa è la differenza per me tra viaggio e vacanza, vacanza è una spiaggia, il mare, buon cibo e tanto relax, ma il viaggio è assaporare culture diverse, conoscere città e paesi, assaggiare cibi sconosciuti, camminare là dove la storia si è svolta e tornare carica di conoscenza, non per sentito dire o per aver letto o visto, ma per aver toccato!
Ed ora iniziamo a parlare di questo mio assaggio di Russia, una terra dove tutto è immenso, dove il peso della storia è ad ogni angolo, dove una piazza ha 1 km di diametro e una strada cittadina ha 6 corsie. Città pulitissime, inaspettatamente molto verdi, dove efficienza e sostanza sono al primo posto. Un paese forse con regole un pò troppo rigide per il nostro metro di giudizio e con un clima eccessivamente freddo per le nostre abitudini, ma in cui tornerei volentieri, e che consiglio a chiunque di andare a visitare. 
Prima tappa Mosca. E se la Federazione Russa viene definita immensa, la sua capitale è enorme! Una metropoli monumentale e avveniristica insieme, immersa nel traffico e vibrante di luci, racconta settant’anni di soviet e molti secoli di storia.  Una città che guarda  alla globalizzazione, ma senza dimenticare le sue tradizioni,  insomma una città particolare, ma indiscutibilmente unica. 
Cattedrale di San Basilio


San Basilio – interni

Uno dei simboli di Mosca è la  magnifica cattedrale di S. Basilio, una delle chiese più celebri e fotografate del mondo, con la sua copertura coloratissima e i suoi interni sfarzosi. Situata sulla Piazza Rossa, nel cuore della città,  ha ripetutamente subito minacce, prima dalle truppe francesi, quando stavano lasciando Mosca nel 1812, volevano farla esplodere. Poi, alla fine degli ‘20 le autorità sovietiche la volevano smantellare, in quanto edificio religioso situato al centro della città, dava fastidio all’allora governo sovietico. Ma la Cattedrale di San Basilio è sopravvissuta e dal 1990 è stata inclusa nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il monumento bronzeo che vedete in foto è anch’esso un simbolo importante per il popolo russo in quanto raffigura due eroi nazionali, il principe Dmitrij Požarskij e il soldato Kuz’ma Minin, che ebbero un ruolo decisivo nella vittoria dell’esercito russo contro gli invasori polacchi.

Cremlino 
Non si può raccontare Mosca senza parlare del Cremlino. Cittadella degli Zar, quartier generale dell’Unione Sovietica ed ora luogo di lavoro di Putin, attuale presidente russo.  La parola Cremlino significa fortezza o città fortificata. In Russia si possono trovare più di 20 Cremlini, soprattutto in antiche città medioevali, che con il passare del tempo sono cresciute, spingendo la propria popolazione a vivere al di fuori delle mura. Il più famoso dei Cremlini è indiscutibilmente quello di Mosca, in quanto simbolo del  governo russo.  
GUM – esterno
Il lato della Piazza Rossa opposto al Cremlino è occupato dal GUM. Un edificio bellissimo e frequentatissimo, una via di mezzo tra un grande magazzino molto chic e un centro commerciale. Praticamente l’equivalente moscovita di Harrods a Londra o delle Galeries Lafayette a Parigi. 
GUM – interni
Il GUM è un capolavoro dell’architettura della fine del diciannovesimo secolo. Famoso nel periodo sovietico per gli scaffali spesso vuoti, le commesse scorbutiche, e le lunghe, interminabili file. Dopo essere stato privatizzato, è invece diventato il simbolo del nuovo capitalismo russo, con le sue boutique di grandi firme europee.
Stazione della metropolitana – Mosca
Nessuno può lasciare Mosca senza aver visitato le sue famosissime stazioni metro, 14 linee e 203 stazioni: un reticolato da record che trasporta oltre 9 milioni di persone ogni giorno. Il servizio è efficientissimo e molto ben organizzato, ma per chi non legge l’alfabeto cirillico è impossibile orientarsi! Ben 45 stazioni sono tutelate come patrimonio artistico nazionale. Alcune elegantemente severe, altre in stile neoclassico, altre ancora in stile art déco. Potrete ammirare immensi lampadari, cornici scolpite, stemmi, mosaici, colonne corinzie, statue, fossili imprigionati nei marmi provenienti da tutta l’ex URSS, bassorilievi, vetrate colorate, insomma un piccolo museo da non perdere.

Via Arbat

Sinceramente, prima di partire mi immaginavo di trovare una città diversa, grigia, austera e massicciamente cementificata ed invece l’ho trovata  ariosa, colorata, pulitissima e piena di verde anche se purtroppo, anche piena di smog!

Galleria Tret’jakov
Moskva City
Salutiamo Mosca con lo skyline della sua parte più avveniristica, e sinceramente anche quella che non mi ha per nulla entusiasmato, il Centro di affari internazionali meglio conosciuto come Moskva-City.
Chiesa dell’Ascensione
Ed ora parliamo di Kolomenskoe, un antico villaggio, vicino Mosca, un tempo  rifugio di campagna della famiglia reale russa, ora splendido complesso monumentale che include chiese, torri, giardini e santuari il tutto circondato da rigogliosi boschi. Un posto unico per scoprire e apprezzare stralci di storia e arte russa, in un bellissimo contesto naturale. Un caratteristico e silenzioso angolo di mondo dove il tempo sembra essersi fermato al XVII secolo.

Dacia di Pietro il Grande
San Giorgio
Chiesa della nostra Signora di Kazan
Per ora mi fermo, non vi voglio annoiare oltre e poi è ora di trasferirci più al nord verso il golfo di Finlandia ….

Dasvidania 
… e alla prossima puntata!

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