"Il Cibo di Mezzo" de La Speranzina

Si dice spesso che la curiosità è donna, e che essa sia una caratteristica tipicamente femminile è una credenza diffusa. Curiosità ovvero lo stato dell’essere curioso, in cerca di informazioni, interessato, pronto a tutto pur di capire e conoscere qualcosa.
Sono da sempre curiosa di scoprire quello che succede intorno a me. E non credo sia solo per una questione di appartenenza al “dolce sesso”, ma una peculiarità del mio essere.
E tra maniacali letture di riviste del settore, articoli sul web, condivisioni e amicizie comuni, poco più di un mese fa, sono venuta a conoscenza di un’iniziativa, mi correggo, l’iniziativa che aspettavo da tempo. “Cibo di Mezzo”.
Dieci ristoranti di spicco bresciani, riuniti in un progetto a tutela della buona cucina e del nostro territorio. Dieci menù esclusivi tutti da scoprire, con l’utilizzo consapevole e con la valorizzazione di prodotti locali d’eccellenza rigorosamente selezionati, talvolta sconosciuti.
Dalla terra, dai nostri laghi,  e da coltivazioni attente e rigorose, alla scelta, allo studio di un menù accattivante che li valorizzi in tutta la loro purezza e semplicità, fino ad arrivare alla tavola, in un percorso a tutto tondo. 
La nostra provincia, talmente ampia e variegata sia per aspetti climatici che puramente territoriali, è invidiata proprio per produzioni di materie prime di altissima qualità. Dalle preziose bollicine Franciacorta, al delicato Olio Extravergine del Garda Dop, a farine, a profumati limoni, cedri, bergamotti dell’alto Garda, simboli naturali del clima mediterraneo che è proprio del lago.
Piccoli produttori con storie affascinanti da raccontare, spesso legate a antiche tradizioni di famiglia e a gesti che si ripetono negli anni, spinti da pura passione, desiderosi di far conoscere i propri prodotti attraverso l’esperienza e le sapienti mani di chef pronti a valorizzarli.
E’ proprio questa condivisione, questa collaborazione a rendere interessante e unico questo progetto.
La mia conoscenza del territorio, e la mia curiosità, mi hanno portata in uno dei luoghi più affascinanti del Lago di Garda. Sirmione, conosciuta come “la perla delle isole e delle penisole” grazie a Catullo e rinomata per le note proprietà curative delle sue acque termali.
In un sabato piovoso e per nulla promettente, il padrone di casa Stefano, Kristina, lo chef Daniele Mei e lo staff al completo de La Speranzina Restaurant & Relais mi accolgono nel loro ristorante con spontanea ospitalità e quel pizzico di sofisticata semplicità che mi fa sentire  “la benvenuta”
Ambiente accogliente e ricercato, caratterizzato da bianchi ed eleganti arredi, spazi luminosi, ma raccolti e da una vista mozzafiato, dove si respira sin da subito aria fresca e leggera.
Determinazione, voglia di fare, ricerca e cura del dettaglio, ma soprattutto passione, balzano subito all’occhio, lasciandomi incuriosita e impaziente di gustare i piatti del loro menù Cibo di Mezzo.
La Speranzina è stata da me scelta perché corrisponde esattamente ai canoni di un’esperienza di gusto, ovvero la consapevolezza che per sviluppare al massimo il potenziale della materie prime, sia necessario, non solo lavorare sullo studio della ricetta e della sua realizzazione, ma anche dare importanza a tutto ciò che coinvolge gli altri sensi: vista, tatto, udito.
Assaporare un piatto deve rappresentare un’esperienza e deve saper regalare qualcosa: un’emozione.
Grande ricerca delle materie prime, lavorate il meno possibile per non disperderne profumi, colori, valori nutritivi. Valorizzazione delle eccellenze del territorio, scelte e rese protagoniste, in un menù innovativo, ma con quella punta di tradizione che non guasta mai.
Freschezza, ricerca, in un susseguirsi di piatti e consistenze che sorprendono, fino ad arrivare al piatto rappresentativo e più vicino allo chef…e come dargli torto!

“Croccante di scampi e branzino, limone, erba cipollina insalatina di frutta e verdura”.
Una ventata improvvisa di primavera. Il piatto che senz’ombra di dubbio mi ha colpita maggiormente proprio per l’alternanza di sapori, temperature, consistenze che lo compongono.
Legato a ricordi ed a esperienze passate dietro ai fornelli dello chef Daniele Mei, raccontato con emozione e sentimento e con quel pizzico protezione verso la propria creazione, questo piatto nasconde tra colori vivi armoniosamente mischiati tra loro, tutta la sua storia e il suo sapere.
La rusticità di un pane pugliese tagliato sottilmente, avvolto a cannolo e fritto, per darne la giusta croccantezza e golosità, racchiude una tartare di scampi e branzino.
L’elemento più rappresentativo e semplice della tavola di tutti i giorni, e il crostaceo più pregiato, dal sapore delicato vagamente  minerale e dalla preziosa polpa, in un unico e indissolubile abbraccio.
Guscio caldo croccante e interno volutamente freddo. Una sorpresa ad ogni boccone proprio per l’alternanza di consistenze, e di sapori. L’acidità di sottili fette di mela verde Grammy Smith, alternata alla dolcezza di veli di carota, dal sapore terroso di croccanti ravanelli tagliati alla perfezione, a piccoli germogli di rucola e chicchi di melagrana.
Un piatto che continueresti a mangiare all’infinito.
Il piatto che ti prende per mano e ti porta in quel luogo magico dal quale non vorresti più tornare.

La Speranzina Restaurant & Relais
Via Dante, 16
25019 Sirmione (BS)
tel. 030 9906292

https://www.lasperanzina.it/

Altre ricette simili a questa:

VAI ALLA RICETTA


Nessun commento...

Inserisci un Commento

Devi effettuare il Login per inserire un commento.

[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]