Gnocchi di patate con finferli, speck di cinghiale e noci per MTC59

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Ho sempre saputo che sarebbe stato difficile conviverci. Sapevo quali sono i momenti no, quelli in cui chiudersi in un guscio di noce sarebbe l’unica cosa che si desidera. Sapevo di quali sono le mie reazioni a tutto questo. Chiudere, tutto. Il cuore, gli occhi, lo stomaco.. la bocca.

Giorni difficili, di quelli che tornano ogni tanto a scombussolare stomaco ed emozioni. Giorni in cui ti rendi conto che certe emozioni viaggiavano solo in un verso, in continuo dare senza pretendere, ricevere poco e aver paura di chiedere di più.

Sono giorni in cui rimetto in discussione tutto, in cui crolla tutto, mattoncini tirati via da un colpo di vento. Fragilità. E’ lì che mi ritrovo rannicchiata, dietro quel vetro sottile che era la campana che mi ero costruita, occhi bendati e cuore a mille. Ho creduto a cose non vere o vere solo a metà. Ho permesso che accadesse quello che mi ero ripromessa non permettere più.

Sono giorni in cui è più facile lasciare che prendere, è più facile scorrere che trovare una direzione, è più facile chiudere che curiosare dietro una porta.

Sono giorni in cui era facile lasciarsi andare, contare chicchi di uva e dimenticare che le ore passavano senza toccarne neanche uno. E mi sono presa sfide, su sfide, impegni e momenti che ruotassero intorno al mio angolino, sperando di trovare la forza di perdermi nei profumi che amo, di giocare con le farine e lasciare che le mani profumassero di burro.

Ad ogni idea c’era il terrore del dopo, del che fine farle fare perché no, mangiarla proprio no. E mi sono aggrappata ancora una volta all’MTC, come già faccio da anni, il 4 di ogni mese. E mi sono aggrappata a quella scadenza e alla voglia di non essere fuori da quel mondo che mi ha dato la forza di cambiare tutto, di rimettermi in gioco e di continuare a farlo.

E’ per questo che mi sono ridotta all’ultimo minuto, a un pomeriggio di un sabato. E’ per questo che, anche se non perfetti, pubblico lo stesso, chiedendo scusa ad Annarita, in primis, e a tutta la community, perché di fronte ai loro capolavori, arrivo io con le mie imperfezioni. Ma era una sfida, prima di tutto con me stessa e contro un mostro che riaffiora ogni tanto.

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Per questo mese la sfida proposta da Annarita, vincitrice della sfida sulle pizze, sono gli gnocchi di patate. Era da tempo che volevo provarli e se non ci fosse stata lei con la sua proposta, forse non mi sarei mai decisa a provarci. Ho pensato a varie idee, ma quella che mi ha convinta di più è stata quella di ritrovare i sapori rustici di viaggi fatti anni fa, unire pezzi di cuore lasciati sparsi tra l’Alto Adige e Bologna e riportarli nel piatto.

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GNOCCHI DI PATATE CON FINFERLI, SPECK DI CINGHIALE E NOCI

INGREDIENTI per 1/2 persone 

Per gli gnocchi di patate (ricetta di Annarita)

200 g patate a pasta bianca di uguali dimensioni

60 g farina di frumento 00

sale

Lavare le patate, porle in una pentola con abbondante acqua fredda e portare a bollore. Cuocere le patate per circa 30 minuti, scolarle e spellarle ancora calde. Versare in una ciotola, schiacciare con lo schiacciapatate o con un passaverdure e lasciare intiepidire. Quando le patate saranno più tiepide, unire la farina e il sale e cominciare a impastare, facendo attenzione a non lavorarli troppo per evitare che gli gnocchi possano indurirsi troppo. Quando si sarà formata la pagnotta, dividerla in diversi pezzi e da ognuno ricavare dei salsicciotti. Da ogni salsicciotto ricavare degli gnocchi, rigarli sui rebbi di una forchetta, schiacciando nel centro di ogni gnocco in modo da formare la fossetta (vi rimando al post di Annarita che ha inserito un video utile per capire come rigare gli gnocchi).

 

Per il condimento

200 g finferli puliti dal terriccio

30 g speck di cinghiale

15 g noci sgusciate

1 bustina di zafferano

1 rametto di timo fresco

1/4 di scalogno

olio extravergine d’oliva

sale

Tritare grossolanamente i finferli con un coltello. Dividere lo speck a cubetti. In una padella, rosolare lo scalogno tritato finemente, in un filo di olio. Unire lo speck e rosolare per circa 10 minuti. Unire i finferli, regolare di sale e lasciare cuocere a fiamma bassa per circa 15/20 minuti, o finché non saranno totalmente appassiti. Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata a cui avrete aggiunto una bustina di zafferano. Scolarli quando saranno risaliti a galla e versarli nella padella del condimento con un mestolo di acqua di cottura. Spolverare con timo e servire.

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Con questa ricetta partecipo alla sfida 59 dell’MTChallenge 

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