Gli Ingredienti Magici: il Grano Saraceno

Ci ho pensato, ci ho pensato tanto…
In questo anno e mezzo di pausa dal blog ero indecisa sul da farsi: chiudere o continuare? Gli impegni familiari e lavorativi mi hanno portato ad una sorta di pigrizia che mi impediva di dedicarmi, come avrei voluto, a questa mio piccolo angolo che è il blog… 
Nel mentre dimarzapane.blogspot.it è diventato dimarzapane.com, su FB è nato un piccolo gruppo in cui continuo a pubblicare ogni tanto qualche piatto, ho in attivo qualche collaborazione amichevole…
La Cucina comunque c’è e costituisce ancora una parte importante della mia vita!!!
Oggi ho deciso di ricominciare, con timore, ma almeno ri-provarci (dopo aver visto che tutti pubblicano di tutto)e ci riprovo con ciò che è il mio forte, lo studio degli ingredienti e ricomincio da qui, dal Grano Saraceno, perché proprio un paio di giorni fa mi è capitato, dietro richiesta dei figli, di preparare una ciambella usando la farina di Grano Saraceno (in proporzione 60/40 con farina di frumento)… buona lettura :)

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Il Grano Saraceno non è un vero e proprio cereale, infatti non appartiene alla famiglia delle Graminacee ma a quella delle Poligonacee, tuttavia può essere considerato un cereale ad honorem per gli usi alimentari e per le proprietà nutrizionali.
Il suo nome scientifico è Fagopyrum Esculentum. La pianta è originaria dell’Asia (Manciuria, Siberia e Cina) dove si utilizza nella produzione del pane. Presumibilmente fu introdotto in Europa ad opera dei Turchi durante il Medio Evo. In Europa è stato utilizzato utilizzato per preparare il porridge, come anche in sostituzione del riso.
I suoi chicchi hanno forma triangolare; la raccolta si esegue quando i chicchi del grano cominciano ad assumere una colorazione marrone scuro dopodiché vengono lasciati ad essiccare al sole per circa una ventina di giorni prima di essere trebbiati.

Il grano saraceno è composto da acqua, fibre alimentari, ceneri, carboidrati, proteine e grassi; presenti anche calcio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, manganese e ferro; vitamine del gruppo B ed E; non meno importante la presenza di ben 8 aminoacidi.
Prima di essere cucinato necessita di essere lavato; è preferibile anche più di un lavaggio in acqua fredda fino a che non risulti limpida. Una volta scolati i chicchi devono essere tostati per un paio di minuti dopodiché possono essere cotti in acqua calda salata per un tempo non inferiore ai 20 minuti.
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Il grano saraceno viene coltivato essenzialmente per ricavarne farina ad uso alimentare. Sotto forma di farina, è molto indicato nella dieta dei celiaci, perché non contiene assolutamente glutine; con la sua farina si preparano pasta, polenta e pane con buoni benefici per la salute.
Il consumo di grano saraceno, grazie al suo alto valore proteico simile a quello della carne e della soia, è anche consigliato in caso di deperimento fisico e, grazie alla presenza della rutina, aiuta a conservare l’elasticità dei tessuti dei vasi sanguigni.
Alcuni ricercatori hanno scoperto la presenza nel grano saraceno di un principio attivo, il chiroinositolo, che potrebbe avere un ruolo fondamentale nella cura del diabete mellito perché abbasserebbe la glicemia in percentuale notevole.

Il grano saraceno è disponibile quasi esclusivamente confezionato, soprattutto nelle erboristerie e nei negozi di cibo biologico. Non è facile trovarlo nei supermercati o nei negozi comuni. Al contrario la sua farina è piuttosto diffusa in quanto è l’ingrediente fondamentale nella preparazione della Polenta Taragna e Pizzoccheri della Valtellina e delle valli del bergamasco.



Notizie tratte da:


Questo mio articolo è apparso la prima volta sulla pagina FB Dolci Folly il 13 novembre 2012.

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