GIORNO 08 {…voltare pagina}

C’è una sera, come tutte le altre. Un venerdì qualunque, chiassoso e colorato. L’appuntamento con gli amici di sempre, le solite cavolate dette o solo pensate, le grida di felicità, le stelle che pure d’autunno si vedono, il freddo che inizia a diventare pungente, le felpe a coprire braccia che vorrebbero solo essere accarezzate.

E poi… arriva il venerdì fatidico, quello che cambia il tuo modo di pensare drasticamente. Quello che porta ad avere il volto rigato dalle lacrime, quello che ti porta a chiedere perché. Perché tu che cerchi mai di non dare fastidio, cerchi senza disturbare nessuno il tuo angolino di mondo, che non chiedi altro che di essere capita dietro a tutti quei silenzi, ricevi le batoste dalle persone più vicino. Un’altra volta.
E allora pensi, forse sono stato stupido. Per quale motivo non ho pensato bene di cambiare molto tempo prima, per quali motivo hai pensato che questa volta forse diverso?! I segnali c’erano. Il sesto senso pure. Ma poi ti domandi: ma perché devo sempre essere io quella che rimette? Perché non posso essere io, per una volta, quella con la vittoria in tasca. Quella che canterebbe , come una cretina, “we are the champions” in mezzo a una strada.

Non lo so. Me lo sono domandata a dicembre, me lo domando pure ora. Non lo so. Non so per quale motivo permetto agli altri di farmi questo, perché poi per una seconda volta. Non so per quale motivo commetto sempre gli stessi errori, non so perché non salto sui treni. E ora una nuova domanda. Se in quello Luglio 2016, io avessi preso al volo quel treno, senza timori e ne remore, senza fregarmene di nulla e tanto meno di me stessa, ora le cose sarebbero diverse?
Mistero. Non posso saperlo io, che scrivo e vivo questa storia, ne’ tu che leggi e forse ridi sotto i baffi dicendo “ma che cretina è questa”. Ora rimane solo una cosa  da fare. L’unica cosa che ogni lifecoach, ogni passante che incroci per strada ti consiglia: … voltare pagina.

Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina. Voltare pagina.

Me lo ripeto come un mantra. Ma funziona davvero?!
La prima volta sì. O no? O è stato il tempo a far guarire tutto?!
Ma una seconda volta, si potrà superare? Lo si deve, pure per forza, perché questo mondo ci vuole donne coraggiose, che navigano a vele spiegate pure quando il vento rema contro. Forse sarà meno facile perché inizi a incolparti per tutti mali di questo mondo. O forse sarà facile perché ci hai fatto l’abitudine.

No. Io sono del primo gruppo. Infatti, è da ieri sera che non riescono a dipingermi un sorriso –nemmeno un accenno-  sul mio volto. E in questi casi, allora che si fa? Si cercano consigli.
Io ho googlato. Ed ho trovato. 12 cose da fare per rimettersi in sesto. Ma funzioneranno?! Ed ecco che si riaffacciano le 1000 domande e i cento dubbi. Proviamo. Male che vada esiste il tempo, ha sistemare tutto.

#01 Abbruttisciti per tutto il giorno.  
O per una settimana se è necessario. Prenditi il tempo che ti serve per soffrire, piangere, rifugiarti sotto il piumone e non emergere per ore. Mettiti il pigiama e mangia tonnellate di cioccolata. Può sembrare paradossale ma sentire il dolore, accettarlo, sfogarlo è il miglior modo per cominciare a lasciarlo andare e voltare pagina. Non devi reagire subito o far finta che non esista, perché quel dolore è lí per un motivo.

#02 Scrivi, scrivi ancora.  
Scrivi. Scrivi tutto. Lascia che la tua mano fluisca libera sul foglio di carta o sulla tastiera del tuo computer, non analizzare, semplicemente scrivi tutto quello che ti passa per la testa. Sentirai la mente più leggere e calma e rileggendo, a distanza di qualche giorno sono certa vedrai nuovi punti di vista attraverso cui guardare.

#03 Guarda un film, o meglio leggi un libro.
Libri e film hanno il dono di permetterti di immergerti nella vita di altri personaggi e guardare il mondo con occhi diversi, sanno sussurrarti la frase giusta nel momento giusto e regalare esplosioni di profonda consapevolezza.

#04 Canta sotto la doccia.
Metti una playlist che non ascolti da un po’, una canzone che riporta alla memoria un momento particolarmente felice della tua vita e canta a squarciagola.

#05 Ringrazia ogni giorno.
Lo so, quando stai male tutta l’attenzione è risucchiata da ciò che ti manca. Ed è proprio per questo che è essenziale ringraziare per tutto quello che sei ed hai nella tua vita. Comincia con 3 cose. Può essere il sole che sorge, il sorriso di un estraneo, un buon caffè, il messaggio di un amico, un lavoro che hai svolto bene o semplicemente la tua forza di rinascere nonostante tutto.

#06 Scrivi una lettera di perdono.
Perdona e perdonati. Scrivi una lettera a te stesso o a quella persona e man mano che scrivi ascolta il cuore diventare più leggero, senti il peso del risentimento scivolare lontano da te.

#07 Metti in ordine la casa.
O la camera, oppure l’armadio. Fai spazio. Butta vecchi vestiti, scontrini e oggetti inutili. Rimuovi la polvere e fai brillare i vetri. Sposta mobili e soprammobili per dare al tuo luogo un nuovo sapore. Non c’è niente che liberi la mente e ti doni nuova potente energia come il riordinare, ripulire e organizzare.

#08 Vai a correre, balla, fai yoga.
Corri, corri per te stesso, senti i tuoi muscoli, il cuore che batte più forte, ascolta il sangue pulsare. Lo senti? Sei vivo.

#09 Immagina oltre ogni limite. Desidera ardentemente.
Chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e immagina te stesso al massimo della tua felicità, immaginati mentre guardi sorgere il sole di fronte al mare mentre una brezza leggera ti accarezza la pelle e il calore di un nuovo giorno ti riempie di luce.

#10 Crea la mappa della visione
Prendi un foglio A3, disegna o scrivi il tuo nome al centro e colora, disegna, scrivi e sogna. Lascia che la tua immaginazione si trasformi in una bellissima mappa che ti guiderà verso i tuoi sogni.

#11 “ Fake it, until you become it”.
Significa cominciare ad agire come se fossi certo, sicuro, pieno d’amore, grato e felice anche se ancora non riesci a sentire queste emozioni completamente dentro di te.

#12 fai quel passo e fallo ora.
Buona rinascita a me. A te. A chi crede che non abbia bisogno, a chi si illude, a chi piange, a chi non crede più a nessuno.
Federica.


Credits:
omnama.it

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